ANGELO da Vallombrosa
Ada Alessandrini
Nacque probabilmente verso la metà del sec. XV.
Incerto è il suo cognome di famiglia: nei repertori degli incunaboli le sue pubblicazioni sono poste sotto "Angelo [...] sua tomba.
Fonti e Bibl..: Per le epistole e i libelli, di e ad A., editi anteriormente al 1500, si rimanda ai repertori di incunaboli, e precisamente a: L. Hain, Repertorium bibliographicum, I, 1, Milano 1948, pp. 589 s., n. 1096 a-e; W. A. Copinger ...
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Teologo domenicano (sec. 13º), discepolo di Alberto Magno, priore dei domenicani a Strasburgo, autore di un Compendium theologicae veritatis, manuale in sette libri, diffuso in numerosi manoscritti, incunaboli [...] e stampe (trad. anche in ted.), che risente dell'ambiente neoplatonico di Colonia ...
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Teologo ed erudito (forse Stein, Baden, 1430-33 - Basilea 1496); studiò a Lipsia, Lovanio e Parigi, e insegnò filosofia e poi teologia a Parigi (1455-65), a Basilea (1465-67) e ancora a Parigi (1467-72) [...] ove introdusse l'arte della stampa facendo venire dei tipografi da Magonza e curandovi la pubblicazione dei primi incunaboli. Nel 1478 fu a Tubinga tra i fondatori di quella univ. ove fu anche professore per un anno; si diede poi alla predicazione ...
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Nell’arte libraria antica, la terra rossa usata per tingere l’asticella centrale del volume (umbilicus), la custodia di esso e l’index, cioè la membrana pendente del rotulus; inoltre per scrivere le prime [...] e i richiami. Tale uso, continuato nei libri a stampa, è oggi limitato ai libri liturgici.
Con riferimento a codici o incunaboli, si chiama r. sia il singolo titolo scritto in rosso, sia il prospetto (detto anche rubricario o tavola) che, al ...
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BERIO, Carlo Giuseppe Vespasiano
Armando Petrucci
Nacque a Genova nel 1712 da illustre famiglia genovese; abbracciata la carriera ecclesiastica e divenuto dottore in teologia, entrò a far parte, nel [...] divulgazione delle più recenti scoperte scientifiche. Raccolta nella sua abitazione in palazzo Raggi una vasta biblioteca, ricca di incunaboli e di rari cimeli, ma soprattutto specializzata in materie scientifiche e in studi colombiani, l'aprì al ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] vi è conservata la miscellanea Santangelo composta, da 954 libretti d’opera dei sec. 18° e 19°. Possiede 2667 manoscritti; 1101 incunaboli, tra i quali il De oratore di Cicerone, il primo libro stampato in Italia nel 1465; 200.000 stampati. Dal 1941 ...
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Cardinale (Pistoia 1419 - Viterbo 1473). Protetto da Enea Silvio Piccolomini suo parente, fu creato da lui, divenuto papa (Pio II), vescovo di Teano, poi tesoriere apostolico e quindi (1460) cardinale. [...] di sapienza cui era annessa la libreria che forma ora la Biblioteca Forteguerriana, e che si arricchì del prezioso fondo del cardinale Sozomeno e di varî altri fondi claustrali e laici: oggi possiede 1091 manoscritti, 72 incunaboli, 98.000 volumi. ...
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DE ROSSI, Giovan Francesco
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Roma il 6 dic. 1796 da Giovanni Gherardo, noto letterato ed erudito discendente da una famiglia di mercanti di stoffe e banchieri d'origine [...] buoni cataloghi, come quello dei mss. miniati di H. Tietze, quello dei mss. greci, fatto da E. Gollob, e quello degli incunaboli (con inventario dei libri stampati dopo il 1500), redatto dal gesuita P. Dichtl.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Lucca ...
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CATONE (Cato, Cattho), Angelo (Angelo de Supino)
Augusto De Ferrari
Nacque a Benevento intorno al 1440 da famiglia nobile, la quale forse proveniva da Supino, presso Frosinone; è da escludere invece [...] centro di cultura umanistica, tanto che il re gli affidò la sovrintendenza della sua splendida biblioteca, ricca di manoscritti ed incunaboli, e lo scelse anche come suo medico personale.
Il C. usava firmarsi "philosophus et medicus",ma la sua fama ...
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incunabolista
(o incunabulista) s. m. e f. [der. di incunabolo (o incunabulo)] (pl. m. -i). – Studioso, bibliologo, specializzato in incunaboli; non com., chi fa collezione d’incunaboli.
incunabolo
incunàbolo (o incunàbulo) s. m. [dal lat. incunabŭla, plur., propr. «fasce», der. di cunae «culla»; la parola ha assunto il sign. bibliografico dal titolo del primo repertorio di incunaboli, di C. van Beughem: Incunabula typographiae...