BONINI (Boninis), Bonino
Alfredo Cioni
Conosciuto anche come Dobrida Dobric - forma slava del nome italiano, peraltro da lui mai usata - nacque poco prima del 1450 nel ramo non nobile della famiglia, [...] ,passim; T.Accurti, Editiones saec. XV pleraeque bibl. ignotae, Florentiae 1930, p. 27;D. Reichling, Appendices..., Monachii, 1905-14, passim; Indice generale degli incunaboli posseduti dalle biblioteche d'Italia, I-IV, Roma, 1943-1966, passim. ...
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BODONI, Giambattista
Francesco Barberi
Nacque a Saluzzo il 26 (non il 16) febbr. 1740, terzo figlio del tipografo Francesco Agostino e di Paola Margherita Giolitti. Dopo il tirocinio nell'officina paterna, [...] dal Fumagalli, che il B., per i caratteri latini, "avrebbe potuto rievocare il bel carattere 'romano' degli incunaboli romani e veneziani, che si inspirava alla vaghissima scrittura umanistica...", quasi che avesse potuto evadere dalla sua epoca, da ...
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La conservazione e il restauro dei manufatti archeologici
Rossella Colombi
Costantino Meucci
Giovanni Scichilone
Cristina Menegazzi
Giovanna De Palma
Paola Fiorentino
Mario Micheli
Roberto Nardi [...] storiche, praticamente cancellando (si pensi agli allestimenti del Pigorini al Collegio Romano) non pochi rari e preziosi incunaboli della storia del museo, giunti intatti quasi fino a noi. Ciò è particolarmente vero nell'ambito specifico della ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] , la lunga serie databile delle promissioni ducali miniate, delle commissioni e delle mariegole. La stampa come arte, sino dagl'incunaboli ha Venezia fra i suoi centri primi e maggiori e prosegue con immensa, mirabile produzione sino a tutto il ...
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incunabolista
(o incunabulista) s. m. e f. [der. di incunabolo (o incunabulo)] (pl. m. -i). – Studioso, bibliologo, specializzato in incunaboli; non com., chi fa collezione d’incunaboli.
incunabolo
incunàbolo (o incunàbulo) s. m. [dal lat. incunabŭla, plur., propr. «fasce», der. di cunae «culla»; la parola ha assunto il sign. bibliografico dal titolo del primo repertorio di incunaboli, di C. van Beughem: Incunabula typographiae...