MACRINO d'Alba (Gian Giacomo de Alladio)
Francesco Sorce
Nacque ad Alba, come attesta l'iscrizione nella pala da lui eseguita per l'abbazia di Lucedio, intorno al 1465-70, verosimilmente dal notaio albese [...] Novanta del XV secolo hanno persuaso Romano (in Spanzotti, pp. 15, 22 s.) a considerare il dipinto un incunabolo della produzione dell'artista, aprendo un possibile spiraglio sul periodo antecedente il viaggio romano e l'assimilazione del repertorio ...
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CENDRATA, Ludovico
Marco Palma
Nacque a Verona verosimilmente intorno 4 secondo decennio del sec. XV. Suo padre Battista era cugino di Taddea, moglie di Guarino Veronese. La prima attestazione pervenutaci [...] stampato a Verona dal tipografo francese Pierre Maufer, che lo portò a termine il 25 dic. 1480 (cfr. l'Indice gen. degli incunaboli d. Bibl. d'Italia, III, n. 5388). Il C. era convinto, come afferma nella dedica dell'edizione ad Antonio Donati, che ...
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CASTALDO, Antonino
Salvatore Nigro
Nacque e visse a Napoli, dove morì intorno al 1590. Rinomato notaio, fu segretario dell'Accademia dei Sereni e cancelliere della città proprio durante i tumulti del [...] del Regno di Napoli (Napoli 1768, VI, pp. 31-143) - e fu così "popolare" da diventare presto incunabolo di locali tradizioni storiche. aneddotiche e leggendarie.
Al manoscritto secentesco della Bibl. Brancacciana (III, A, 9), rintracciato dal ...
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LAZZARI, Beatrice (Bice)
Sergio Cortesini
Nacque a Venezia il 15 nov. 1900, secondogenita delle tre figlie di Luciano, commerciante, e Francesca Rinaldo, di agiata famiglia di imprenditori edili e architetti. [...] e merletti moderni italiani allo Stedelijk Museum di Amsterdam - retrospettivamente intitolato Astrazione di una linea e salutato come incunabolo di un precoce astrattismo (bozzetto: Milano, collezione L. Vergine). Nel 1933 alla V Triennale di Milano ...
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BORDON (Bordone), Benedetto
Myriam Billanovich
Nato a Padova intorno al 1450 da modestissima famiglia - sarto il nonno, barbieri il padre Baldassarre e un fratello -, fu uomo di varia cultura e multiforme [...] di Gotha e i due libri liturgici appena nominati - s'inserisce come opera quasi certa del B. l'ornamentazione di un incunabolo coi Dialoghi di Luciano tradotti in latino, che il miniatore stesso aveva raccolto e fatto stampare a sue spese nel 1494 a ...
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GUCCIO di Mannaia
Antonella Capitanio
Non si conoscono né il luogo né la data di nascita di questo orafo, smaltista e incisore di sigilli, documentato a Siena dal 1291 al 1322.
La sua fama e la sua [...] concretizzate solo quasi tre decenni più tardi con Simone Martini, proprio la tecnica dello smalto traslucido, che ha il suo incunabolo nel calice di Assisi, pone G. sulla stessa linea di ricerca formale sviluppata da Giotto e Pietro Cavallini: l ...
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CASARIO, Antonio
Giancarlo Schizzerotto
Nacque a Cesena in un anno imprecisato della prima metà del sec. XVI, da una famiglia oriunda fiorentina. Non sappiamo nulla della giovinezza, dei suoi studi [...] sull'autorità del C. "cuius diligentiam plurimi facio"; al dire del C., citato da Aldo, la lezione accolta si trovava anche nell'incunabolo di Cicerone stampato a Venezia da N. Jenson nel 1475.
Numerosi sono i richiami al C. da parte di Paolo Manuzio ...
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BERNARDO Parenzano (Parentino)
Maria Maddalena Palmeggiano
Lorenzo da Parenzo, in religione Bemardo, nacque intorno al 1437.
Fu monaco agostiniano. Nella sua opera di pittore è evidente una notevole [...] di Montecassino, del 1469; forse il frontespizio del cod. Plut. 53.2, alla Laurenziana, del 1474 (Salmi, 1954); l'incunabolo del 1483, stampato a Venezia, oggi nella Pierpont Morgan Library di New York. Ricordiamo inoltre i suoi disegni (al British ...
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CAVALLI, Francesco
Marco Palma
Nacque a Brescia, probabilmente dopo la metà del sec. XV. Tutto quello che sappiamo di preciso sul suo conto si riferisce a un periodo di tempo abbastanza breve, tra gli [...] , Repertorium bibliographicum, I,2, n. *4884; Gesamtkat. der Wiegendrucke, VI, n. 6515). Si trova anche ai ff. 407-414r di un incunabolo finito di stampare il 20 ag. 1499 da Simone da Lovere per conto di Andrea Torresano e contenente opere dei medici ...
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FALCONE, Domizio
Maria Giuseppina Marotta
Nato a Mantova nella seconda metà del sec. XV, fu uno degli esponenti dell'ancor oggi poco noto umanesimo mantovano. Il suo nome, infatti, ricorre in un gruppo [...] esistenza e di cui è testimonianza, oltre alla provenienza bolognese del citato codice Barb. lat. 2163, anche l'incunabolo 189della Biblioteca comunale di Mantova, che contiene, fra l'altro, epigrammi indirizzati al F. da Giovanni Battista Spagnoli ...
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incunabolo
incunàbolo (o incunàbulo) s. m. [dal lat. incunabŭla, plur., propr. «fasce», der. di cunae «culla»; la parola ha assunto il sign. bibliografico dal titolo del primo repertorio di incunaboli, di C. van Beughem: Incunabula typographiae...
incunabolista
(o incunabulista) s. m. e f. [der. di incunabolo (o incunabulo)] (pl. m. -i). – Studioso, bibliologo, specializzato in incunaboli; non com., chi fa collezione d’incunaboli.