DOMENICO da Pistoia
Paola Scarcia Piacentini
Le sole notizie che attualmente si hanno su questo domenicano figlio di Daniello o Daniele da Pistoia sono strettamente legate con la storia della tipografia [...] . 16, 32; R. Ridolfi, La stampa in Firenze nel secolo XV, Firenze 1958, pp. 16-19; B. Maracchi Bigiarelli, Editori di incunabuli fiorentini, in Contributi alla storia del libro italiano. Miscellanea in onore di L. Donati, Firenze 1969, pp. 24, 215; S ...
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LIBRO
Guglielmo Cavallo
Armando Petrucci
Giuliano Vigini
Il libro nell'antichità e nel Medioevo
di Guglielmo Cavallo
Introduzione
Nel lungo arco di tempo dall'antichità al basso Medioevo il libro [...] Boemia e dalla Polonia fino alla penisola iberica, dal Montenegro all'Inghilterra (W. Caxton, 1476).
Sostanzialmente gli incunabuli (cioè i libri stampati nella seconda metà del Quattrocento) si distinguono dal libro manoscritto, di cui imitavano i ...
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incunabolo
incunàbolo (o incunàbulo) s. m. [dal lat. incunabŭla, plur., propr. «fasce», der. di cunae «culla»; la parola ha assunto il sign. bibliografico dal titolo del primo repertorio di incunaboli, di C. van Beughem: Incunabula typographiae...
incunabolista
(o incunabulista) s. m. e f. [der. di incunabolo (o incunabulo)] (pl. m. -i). – Studioso, bibliologo, specializzato in incunaboli; non com., chi fa collezione d’incunaboli.