Letterato (Pontito, Pescia, 1763 - Lucca 1834). Medico in India delle truppe coloniali inglesi, poi bibliotecario a Lucca. Frutto del soggiorno in India furono le Lettere sulle Indie Orientali (1802; 2a [...] ed. corr. 1829); tradusse poi il Paradiso perduto di Milton (1811) e altro; ma più importanti sono i Commentari della Rivoluzione Francese, di cui pubblicò nel 1830-31 solo la 2a parte (la 1a apparve postuma ...
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Scrittore e poeta inglese (Bombay 1865 - Londra 1936). Tra i più noti autori di libri di avventura e per ragazzi, ha scritto poesie, romanzi e racconti - molti dei quali di ambientazione indiana - in cui [...] the great war, 1925; ecc.) che nulla aggiungono alla sua fama. L'opera di K. narratore, sia nei racconti di ambiente indiano (Kim, come serie di quadri di vita indiana, è un classico), sia nei racconti per ragazzi in cui crea una mitologia radicata ...
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Sultano musulmano di Persia (969-1030), conquistatore dell'India. Le sue ripetute spedizioni militari in questo paese, partendo dalla sua capitale di Ghazna (od. Ghaznī in Afghānistān) si spinsero fin [...] stabilmente che parte del Panjāb: con tutto ciò, esse costituiscono la prima larga penetrazione dell'islamismo in India. Verso Occidente, M. tolse parte della Persia ai Buwaihidi, atteggiandosi a campione dell'ortodossia sunnita. Benché turco ...
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Diplomatico inglese (Simla 1862 - Londra 1949). Funzionario in India, dove fra il 1910 e il 1914 resse la segreteria degli affari esteri, guidò la delegazione britannica alla conferenza di Simla (1913-14), [...] sezione interna, sotto il controllo di Pechino, da una esterna, autonoma, e stabiliva il confine fra il Tibet e l'India (la cosiddetta linea M.). Tale confine, non riconosciuto dalla Cina, è rimasto controverso anche dopo l'indipendenza dell'Unione ...
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Medico (Glasgow 1865 - Millbank 1926); medico militare in India, divenne poi prof. di patologia alla Scuola di sanità militare di Netley e direttore generale della Sanità militare. Si occupò di microbiologia, [...] scoprì l'agente etiologico del kala-azar, che da lui prese il nome (Leishmania) ...
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Viaggiatore inglese (Birkenhead 1827 - Eastbourne 1886). Recatosi in India fin dal 1848, partecipò a numerose missioni diplomatiche e scientifiche. Diresse poi una importante missione nel Turchestan orientale [...] (1873-74), e durante la permanenza a Kashgar guidò parecchie escursioni che fruttarono utili dati geografici sulle regioni dell'Āmū Daryā e del Tarim ...
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Gesuita (Lisbona 1566 - Goa 1642), fu missionario in India (1601), e, per trenta anni (dal 1604), in Etiopia, donde, espulso, ritornò a Goa. Oltre a scritti ascetici in etiopico e traduzioni di libri liturgici [...] nella stessa lingua, lasciò un ampio trattato a confutazione degli errori etiopici (Maqśafta ¸Hasetāt o Flagellum mendaciorum, 1642) ...
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Missionario (Montepulciano 1577 - Mailapur, Madras, 1656), gesuita. In India (1605-1645), nella sua opera di evangelizzazione, accolse e fece accogliere dai missionarî costumi e usanze degli indigeni. [...] Condannato da Roma come pericoloso per la fede, il nuovo metodo fu difeso come ortodosso dal Bellarmino, che ne ottenne l'approvazione pontificia (Cost. apost. Romanae sedis Antistes, 31 genn. 1623). Esperto ...
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Ammiraglio (Saint-Malo 1699 - Parigi 1753). Inviato nell'India a soccorrere J.-F. Dupleix, bloccato dagli Inglesi a Pondichéry, nel 1746 batté le squadre del commodoro C. Barnett e poi di lord E. Peyton, [...] occupando Madras. Scese a patti con gli Inglesi stabilendo il riscatto della città per denaro; sconfessato da Dupleix, si ritirò in Francia (1748), dove subì tre anni di carcere; processato, fu assolto ...
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Scrittore inglese (Calcutta 1811 - Londra 1863). Nato in India, ma cresciuto nell'Inghilterra vittoriana, T. fu un autore caratterizzato dalla vena satirica e caricaturale delle sue opere, spesso condizionata [...] da una esigenza moralistica che gli consentì, però, di trovare consensi nella società del suo tempo. Raggiunse la notorietà in particolare con Vanity fair (1847-48).
Vita
Mortogli a quattro anni il padre, ...
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indi
(ant. inde) avv. [lat. ĭnde; cfr. ne1], letter. – 1. Con valore locativo, da lì, da quel luogo: Poder di partirs’indi a tutti tolle (Dante); Indi traendo poi l’antiquo fianco ... (Petrarca). Talora fig., con valore causale (perciò, in...