Termine buddhistico di amplissimo significato, fino a pochi anni fa malamente inteso e confusamente tradotto. M. e W. Geiger in una pregevole memoria (Pāli Dhamma vormehmlich in der kanonischen Literatur, [...] a determinare l'uso e i significati del vocabolo. Per la maggior parte si possono considerare comuni alla letteratura indiana in generale, ma alcuni hanno un valore più precisamente buddhistico di tale importanza, da dover riconoscere che ci troviamo ...
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koli
Comunità castale indiana di origini tribali, presente soprattutto nell’India centroccidentale. Dal nome k. gli inglesi hanno tratto il sostantivo coolie «portatore», «facchino». ...
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Città dell'Unione Indiana, capitale dello stato del Panjab. Sorge in vista dello Himālaya su di un declivio di 4000 ettari. Progettata per ospitare 150 mila abitanti da Le Corbusier assistito dagli architetti [...] P. Jeanneret (francese), M. Fry, e J. Drew (britannici), si incomincò a costruirla, con impiego esclusivo di mattoni e cemento, nel 1951 ed ebbe formale inaugurazione il 7 ottobre 1953 quando già mille ...
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Shinde, Tarabai
Attivista sociale indiana (n. 1850-m. 1910). Collaboratrice di «Mahatma» Jotiba G. Phule e membro del Satyasodhak samaj, partecipò al movimento per l’emancipazione femminile e nel saggio [...] in marathi Confronto tra donne e uomini (1882) denunciò le discriminazioni subite dalle donne ...
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Tarabai
Regina indiana (sec. 18°). Ascese al trono maratha nel 1700 alla morte del marito Rajaram, figlio di Shivaji Bhonsle. Condusse campagne contro i Mughal in Berar, Gujarat e Ahmednagar. Quando [...] Shahu, figlio del cognato Shambhuji, venne rilasciato da Aurangzeb (1707), dovette cedergli il trono di Pune, ritirandosi a Satara con il figlio Shivaji III, che in seguito successe a Shahu ...
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Sorabji, Cornelia
Attivista sociale indiana (Nasnik 1866-Londra 1954). Di famiglia parsi convertitasi al cristianesimo, studiò legge a Oxford (1892-94); tornata in patria, praticò l’avvocatura e fu membro [...] attivo di diverse associazioni, fra cui il National council for women in India. Vide nel dominio britannico un fattore di sviluppo culturale e sociale. Dal 1929 visse a Londra ...
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Reddy, Muthulakshmi
Riformatrice indiana (Pudukottai, Tamil Nadu, 1896-Madras 1968). Medico chirurgo, si batté per i diritti delle donne e fu cofondatrice della Women’s Indian association (1917). Nominata [...] membro del Consiglio legislativo di Madras (1927), prese parte alle consultazioni che precedettero le riforme istituzionali del 1935. Nel 1954 inaugurò un ospedale per la cura del cancro ad Adyar ...
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Madurai
Città dell’Unione Indiana, in Tamil Nadu. Fu capitale dell’antica dinastia dei Pandya e importante centro religioso shivaita. Nel 14° sec. fu saccheggiata e conquistata dai Tughlaq; dopo la fine [...] dell’impero di Vijayanagara vi ebbe sede un importante regno Nayaka (16°-18° sec.), che divenne soggetto prima ai Mughal (1693) e poi agli inglesi (1751) ...
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Maukhari
Dinastia indiana affermatasi nella zona occidentale della piana gangetica agli inizi del 6° sec. con Harivarman. Acerrimi nemici dei Gupta posteriori, con Ishanavarman (550-565) e Sarvavarman [...] (565-585) conquistarono Kanauj e il Magadha. Un’alleanza matrimoniale con i Pushyabhuti di Thanesar (603 ca.) portò all’unificazione dei due regni alla vigilia dell’ascesa di Harsa Vardhana ...
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Nanda
Dinastia indiana (ca. 343-321 a.C.). Di umili origini, con Mahapadma strapparono agli Shishunaga il trono del Magadha. Grazie al forte esercito espansero il regno a O e a S; inoltre introdussero [...] un efficiente sistema fiscale, e dettero impulso all’agricoltura costruendo canali di irrigazione. Su queste basi l’usurpatore Chandragupta fondò l’impero Maurya ...
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indiana
s. f. [dal fr. indienne, der. di Inde «India»]. – Tela sottilissima, per lo più di cotone, stampata a colori vivaci, proveniente in origine dalle Indie e molto in voga nel principio del sec 19°: un bellissimo scialle lungo ... d’i.,...
indianismo
s. m. [der. di indiano, nel sign. 1]. – 1. Carattere di ciò che è indiano, che è proprio dell’India antica o moderna. 2. Idiotismo, ossia modo peculiare, delle lingue dell’India.