Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] , che arriveranno a 15 nel 1874), è anche vero che molte comunità sfiorirono nella diffusione di un fenomeno di indifferenza e di abbandono degli elementi cultuali e religiosi di riconoscimento. Dal punto di vista dei centri culturali, si sviluppò ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] ai diritti di cui la Chiesa godeva in alcuni Stati, che si fuggisse qualsiasi impressione di irenismo o di indifferentismo. Solo monsignor Giovanni Colombo, vescovo di Milano, pronunciò un intervento assai autorevole e in controtendenza rispetto agli ...
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Pio IX, beato
Giacomo Martina
Giovanni Maria Mastai Ferretti, ultimo di nove figli, nacque a Senigallia il 13 maggio 1792, dal conte Girolamo e da Caterina Solazzi, in una famiglia di agiati proprietari [...] Chiesa la libertà che il liberalismo promette a tutti. La libertà di coscienza, rettamente intesa, non fondata sull’indifferentismo, è conciliabile col cattolicesimo. Abbiamo, sì, l’obbligo morale di aderire alla verità riconosciuta tale, ma lo Stato ...
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Pio VIII
Giuseppe Monsagrati
Terzo di otto figli (e secondo maschio), Francesco Saverio Maria Felice Castiglioni nacque a Cingoli (Macerata) il 20 novembre 1761, dal conte Carlo Ottavio e dalla contessa [...] cui, oltre a ribadire l'autorità papale sui vescovi, aveva, in linea con la tradizione, fulminato bersagli quali l'indifferentismo religioso, le società bibliche e l'attività delle sette (contro queste ultime mise in atto uno sforzo repressivo che ...
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Se si volesse tracciare un bilancio della storiografia monastica italiana relativa al periodo che va dall’Unità nazionale a oggi, non potremmo che fare i conti con una bibliografia quantitativamente ridotta [...] del nuovo secolo-millennio, la presenza di una dissonanza nella vita di fede. La secolarizzazione, l’indifferentismo, e quello che viene chiamato dalle gerarchie ecclesiali «relativismo dilagante», ha generato dubbi, accidia dello spirito, scarso ...
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L'Opera dei congressi
Liliana Ferrari
«Come spiegasi che siasi giunto da qualcuno a tanta fierezza di ostilità da intimare pel prossimo Congresso di Bologna l’aut aut, o voi scaccierete noi, o noi ci [...] pacelliano furono all’insegna delle condanne. Dopo il comunismo ateo (sempre comunque presente) salirono alla ribalta laicismo e indifferentismo. L’attenzione si rivolse all’interno, dove si era iniziato a contestare – in Italia e fuori – il diritto ...
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La questione della liberta religiosa in Italia dalla reviviscenza concordataria del decennio freddo al dibattito conciliare
Silvia Scatena
‘Tesi’ cattolica, ‘nuova Italia’ e congelamento della Costituzione [...] temporale quando era in gioco la meta soprannaturale; dovere del potere civile di sostenere la religione senza restare indifferente a essa e di adempiere agli obblighi religiosi da parte della stessa autorità civile; esclusione dalla sua legislazione ...
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indifferentismo
s. m. [der. di indifferente]. – 1. In filosofia, denominazione generica di concezione (etica o gnoseologica) che si basa sul principio dell’indifferenza. 2. Nell’uso moderno, l’atteggiamento teorico e pratico di chi non prende...
indifferente
indifferènte agg. [dal lat. indiffĕrens -entis, comp. di in-2 e part. pres. di differre «differire» (v. differente); voce coniata da Cicerone per calco del gr. ἀδιάϕορος]. – 1. ant. Non differente, non diverso, identico: Rimase...