Nel presente articolo indicheremo con 'razzismo' l'insieme delle teorie razziali in quanto distinte sia dalla discriminazione razziale intesa come razzismo messo in pratica, sia dall'antisemitismo, sebbene [...] sarebbero stati gli unici o i più antichi creatori e portatori di cultura, e ciò solo perché tra alcuni popoli indoeuropei, come gli Indoari, i Germani e i Celti, predominava probabilmente il tipo biondo di pelle chiara. D'altro canto il sistema ...
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Urano
Emanuele Lelli
L’antichissimo dio del cielo
Urano (dal greco Ouranòs «Cielo») fa parte della prima generazione di dei e simboleggia l’elemento celeste. Egli è sposo di Gea, la Terra; per lungo [...] processo di sovrapposizione tra le due visioni della religiosità proprie delle genti mediterranee da una parte, e degli indoeuropei dall’altra. Le prime, che abitavano la penisola greca in tempi remotissimi, privilegiavano i culti della terra legati ...
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Greci antichi
Emanuele Lelli
Alle radici della cultura occidentale
Per le straordinarie esperienze vissute in diversi campi ‒ dalla politica alla letteratura ‒ e per le affascinanti creazioni di cui [...] abitanti della Grecia.
I Greci nacquero dall'incontro fra le genti nomadi provenienti dall'Asia centrale (gli indoeuropei) e le popolazioni di cultura mediterranea. Queste originarie diversità si mantennero nella distinzione fra le tre cosiddette ...
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GOBINEAU, Joseph-Arthur, conte de
Fedor Schneider
Scrittore, nato il 14 luglio 1816 a Ville d'Avray, morto il 13 ottobre 1882 a Torino. Nel 1849 entrò nella carriera diplomatica: fu segretario a Berna, [...] culturale, anzi del primato dell'elemento germanico ritenuto il più puro rappresentante della razza "aria" (v. indoeuropei) e della rigenerazione per mezzo suo dei rimanenti popoli europei. Nonostante la limitatezza delle sue cognizioni etnologiche ...
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Vedi ETRUSCA, Arte dell'anno: 1960 - 1994
ETRUSCA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Nelle singole voci topografiche relative a località poste entro i limiti geografici dell'Etruria vera e propria, o a località [...] in serio e fondato dubbio da varie considerazioni, tra le quali principali: la coincidenza dell'area linguistica non indoeuropea (Etruschi, Liguri) con quella di diffusione della supposta invasione; la constatazione che il latino non deriva dall'osco ...
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Gruppo di popolazioni europee stanziate nell’Europa centrale e orientale. Secondo una delle numerose etimologie proposte, il termine S., che ricorre anche negli etnonimi Slováky «Slovacchi» e Slovenci [...] ablativo sanscrito); la desinenza dello strumentale, e del dativo duale e plurale, presenta una formante iniziale m- invece di bh- indoeuropeo (noštĭ-mŭ «alle notti», di fronte al lat. nocti-bus e al sanscrito nakti-bhyas); il tema dei casi obliqui ...
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Nell'antichità furono sostenute due tesi opposte, note entrambe a Dionisio d'Alicarnasso (I, 26,30), sulle origini degli Etruschi, che per l'una tesi, indigena, erano autoctoni d' Italia per l'altra, greca, [...] a Tinia in quanto è una divinità del cielo, maneggiatore del fulmine e perciò giustamente assimilato al dio supremo degl'indoeuropei e rappresentato in figura di Zeus. La potenza fulminatrice di Tinia è documentata da Servio e Marziano Capella. Delle ...
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INDIA (A. T., 93-94)
Umberto TOSCHI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Umberto TOSCHI
Egon von EICKSTEDT
Renato BIASUTTI
Ambrogio BALLINI
Alberto PINCHERLE
Umberto TOSCHI
Umberto TOSCHI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe [...] il birmano, che è la lingua dell'antico regno di Birmania (v. indo-cinesi, lingue).
III. Famiglia dravidica. - Dopo la famiglia indoeuropea (vedi appresso), la più diffusa in India. Confina a O. col Mare Arabico, a 100 miglia circa al di sotto di Goa ...
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Gli ultimi quarant'anni hanno apportato dei cambiamenti profondi alle nostre conoscenze delle l. a.; scoperte di nuovi documenti, decifrazione di scritture, nuovi studi si sono succeduti con tale rapidità [...] ; v. XXI, p. 100) è noto soprattutto grazie a inscrizioni del 4° secolo da Sardi e altre parti della Lidia. Il suo carattere a. e indoeuropeo è ormai ovvio (cfr. amu "io", nom. sing. in -š, acc. sing. in -v; nom., acc. neut. in -d, ecc.); più che al ...
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JOKL, Norbert
Carlo Tagliavini
Albanologo austriaco, nato a Bzenec (Moravia meridionale) il 25 febbraio 1877, bibliotecario alla biblioteca universitaria di Vienna fino al 1938; libero docente di linguistica [...] i suoi studî sull'albanese. I primi lavori del J. sono destinati soprattutto a rivendicare al primitivo patrimonio indoeuropeo voci albanesi che dai predecessori erano considerate elementi mutuati ed a chiarire la storia di voci albanesi, fino a ...
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indoeuropeo
indoeuropèo (o indeuropèo) agg. e s. m. [comp. di indo- e europeo]. – 1. a. In linguistica, lingue i. (meno com. arie, arioeuropee, indogermaniche), famiglia di lingue parlate in età storica in India, nell’Asia occid. e in Europa,...
urrita
agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – Degli Urriti (o Hurriti, o anche Orrèi, dal nome ebr. Ḥōrīm), popolazione insediata già dalla fine del III millennio a. C. in Mesopotamia e quindi nella Siria settentr. e nell’Armenia, e annessa nel...