La più occidentale delle tre penisole dell’Europa meridionale, chiusa a NE dai Pirenei, che rappresentano un confine naturale molto deciso. Con una superficie di circa 590.000 km2, la Penisola I. supera [...] a N fino a comprendere il bacino del fiume Ebro.
Storia
Nel 6° sec. a.C. penetrarono dalla Francia i Celti (indoeuropei), che s’insediarono nell’interno del paese e a O, dalla Galizia all’Algarve; nelle parti orientali della meseta si mescolarono ...
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(o Anatolia) Grande penisola di forma all’incirca rettangolare (politicamente appartenente alla Turchia), che dall’Asia si protende verso l’Europa, dalla quale la separano gli stretti del Bosforo e dei [...] occidentale prevalsero invece i Frigi, provenienti dalla Tracia, e accanto a essi altre popolazioni, solo in parte di schiatta indoeuropea (Cappadoci, Pisidi, Misi, Cari, Lidi, Lici). Sia le città-Stato del SE, sia il regno frigio furono costretti a ...
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RAZZA (XXVIII, p. 910)
Virginio GAYDA
La politica fascista della razza. - La politica demografica del Regime fascista, definita da Mussolini fin dai primi anni di governo come uno dei compiti elementari [...] il ministro Achille Starace, nel senso che la razza italiana, con tipiche e riconoscibili individualità, appartiene al gruppo degl'Indoeuropei, mentre "gli Ebrei si considerano da millenni dovunque e anche in Italia come una razza diversa dalle altre ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gaetano De Sanctis
Mario Mazza
Gaetano De Sanctis è stato indubbiamente il più grande storico italiano dell’antichità della prima metà del Novecento. Con profondo senso storico e insieme con grande [...] 1900 al 1923 egli si fece storico di Roma monarchica e repubblicana, in cinque tomi, indagando, dalla preistoria dei popoli indoeuropei, la prima storia italiana (I-II, 1907; III, 1-2, 1916, 1917; IV, 1, 1923). Egli così esaminò criticamente tutto ...
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BELOCH, Karl Julius (Carlo Giulio), o più comunemente Julius (Giulio)
Arnaldo Momigliano
Tedesco di nascita, divenne cittadino italiano negli ultimi anni della sua vita, avendo insegnato storia antica [...] che riteneva semi-barbari. Il disgusto per l'imperialismo romano (che egli comunicò insieme con l'idea della superiorità degli Indoeuropei al suo allievo De Sanctis) diventò sempre più preciso e prese forma classica nel vigoroso saggio del 1900, Der ...
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Storia, teorie della
Pietro Rossi
La scoperta della storia come processo unitario
La nozione di 'storia' come processo unitario, comprensivo delle vicende degli uomini in tempi e luoghi diversi, e quindi [...] talvolta al vagheggiamento dell'Oriente biblico, come in Herder, o al mito di un'origine comune dei popoli indoeuropei, come in Friedrich Schlegel. Se le teorie della storia come provvidenza privilegiavano la tradizione ebraico-cristiana, ed ...
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Una delle cinque tradizionali parti del mondo e la più vasta tra esse (44.600.000 km2, comprese le acque interne). Si estende per oltre 75° di latitudine (tra Capo Čeljuskin, 77° 41' N, e Capo Piai, 1°16' [...] C. ca.: i Sumeri creano la prima entità statuale che unifica tutta la Mesopotamia.
3°-2° millennio a.C. Migrazioni dei popoli indoeuropei e formazione di nuovi regni in Asia Minore e in India.
2500-1800: nascita e sviluppo della civiltà dell’Indo; ne ...
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indoeuropeo
indoeuropèo (o indeuropèo) agg. e s. m. [comp. di indo- e europeo]. – 1. a. In linguistica, lingue i. (meno com. arie, arioeuropee, indogermaniche), famiglia di lingue parlate in età storica in India, nell’Asia occid. e in Europa,...
urrita
agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – Degli Urriti (o Hurriti, o anche Orrèi, dal nome ebr. Ḥōrīm), popolazione insediata già dalla fine del III millennio a. C. in Mesopotamia e quindi nella Siria settentr. e nell’Armenia, e annessa nel...