«Tengo la testa alta,attraverso il mio cuore e spero di morireamarmi è complicatotroppa paura, molti cambiamentisto bene e tu sei il mio preferitonotti buie in preghiera»Alright, Kendrick Lamar Red Bull [...] della celebrità: nel processo creativo del rap abbraccia con una similitudine la figura del fachiro, il mendicante indù dai proverbiali riti ascetici, che gli permettono di superare prove sovraumane di sacrificio e resistenza, come l’attraversamento ...
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indu
indù agg. e s. m. e f. [dal pers. hindū, pl. hinduwan, der. del nome sanscr. Sindhu, del fiume Indo]. – Dell’India non musulmana. Come sost., un i., una i., gli I., gli abitanti non musulmani dell’India, e anche i seguaci dell’induismo;...
induizzato
induiżżato agg. [der. di indù]. – Di individuo, popolo o gruppo etnico assimilato alla civiltà indù, o fortemente influenzato dagli Indoarî nella lingua e nella cultura.
〉. - Soprannome del capo indù Dandu Panth (n. 1825 circa), figlio adottivo dell'ultimo principe dei Maratti, Baji Rao. Inasprito contro gli Inglesi che non gli riconoscevano il diritto ereditario, aderì alla rivolta dei Sepoys di Kanpur (luglio...
Maestro spirituale indù (n. presso Ayodhya 1781 - m. 1830). In età giovanissima scelse di seguire la via ascetica, approdando ben presto al Satsang, ordine monastico di ispirazione kriṣṇaita, fondato da Swāmi Rāmānanda, di cui divenne il successore....