ABATI OLIVIERI, Fabio
Roberto Zapperi
Nacque a Pesaro il 29 apr. 1658 da Gian Andrea e da Giulia di Orazio Albani. Ordinato sacerdote, per intercessione del cardinale Gian Francesco Albani, di cui era [...] cardinale del titolo dei SS. Vito e Modesto. Fu anche economo della Fabbrica di S. Pietro e membro delle Congregazioni dei Riti, delle Indulgenze, di Propaganda, ecc.
Alla morte di Clemente XI nel 1721, fu fatto il suo nome fra i papabili, ma la sua ...
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FIANDINO, Ambrogio (Ambrosius Neapolitanus, Parthenopeus, de Flandinis)
Franco Bacchelli
Nacque probabilmente in Napoli verso il 1467 da famiglia francese. Presto entrò nell'Ordine agostiniano, dove [...] predicò a Siena e si adoperò per smorzare i contrasti sorti tra agostiniani e francescani a proposito, anche in questo caso, di indulgenze. Dal luglio del 1511 al 1517 era di nuovo a Napoli (fino almeno al 1514 con la dignità di provinciale di Terra ...
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Andrea di Giovanni
F. Rangoni
Pittore orvietano, la cui attività è documentata tra il 1378 e il 1424. Di A. si hanno notizie che riguardano esclusivamente la sua attività di pittore e di restauratore [...] la Maestà, dipinta da A. per la chiesa cornetana di S. Egidio (opera perduta); nel 1404 gli vennero pagate alcune indulgenze da lui dipinte con l'immagine della Madonna per il Capitolo del duomo di Orvieto. Nella chiesa orvietana di S. Ludovico si ...
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Cardinale, nato a Pontecorvo il 30 settembre 1826. Studiò presso i barnabiti in Napoli; laureatosi in filosofia e teologia nel Seminario romano, nel 1850 entrò nella diplomazia pontificia, nella quale [...] , col titolo di S. Tommaso in Parione, cambiato poi in quello di S. Prassede. Fu prefetto della Congregazione delle indulgenze e sacre reliquie; poi dell'economia nella Congregazione di Propaganda Fide, e per quasi un decennio della Congregazione dei ...
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SAINT-PIERRE, Jacques Henri-Bernardin de
Mario Bonfantini
Scrittore francese, nato a Le Havre il 19 gennaio 1737, morto a Éragny (Seine-et-Oise) il 21 gennaio 1814. Di condizione civile, con pretese [...] d'aventures". Avventuroso fu, in realtà, da giovane; per il resto sembra sia rimasto tutta la vita quello che le indulgenze materne ne avevan fatto: tenero, puerilmente presuntuoso e suscettibile all'eccesso, sempre disposto a scusare sé stesso e a ...
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Fu secondo figlio dell'elettore Giovanni Cicerone di Brandenburgo e nacque il 28 giugno 1490. Avviato alla carriera ecclesiastica e ben nutrito anche di studî umanistici, a 23 anni egli era già vescovo [...] i Fugger gli fecero un prestito di 30.000 corone), A. sollecitò da Leone X l'appalto della vendita delle indulgenze: occasione, poi, con i suoi vergognosi abusi, alla prima levata di scudi del luteranesimo. Di fronte al quale, naturalmente, egli ...
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È incerto se Bernardo da Pisa, abate del monastero cisterciense di S. Anastasio a Roma, che fu eletto papa ex insperato concorditer il 15 febbraio 1147, fosse dei Paganelli di Montemagno; pisano lo dicono [...] di Maroniti e di Armeni. Dalla vicina Vetralla bandì il 1° dicembre 1145 la seconda crociata, concedendo larghe indulgenze e favori; ma i risultati furono scarsi. Costretti i Romani a riconoscerne la sovranità, pure mantenendo il senato, rientrò ...
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ARMELLINI MEDICI, Francesco
Gaspare De Caro
Nacque a Perugia o a Fossato nel luglio 1470 dal mercante Benvegnate (o Benvenuto), che pare rinunziasse al proprio cognome (Pantalissi) per quello della [...] di Corte e prelati, impegnò per cifre enormi le rendite future della curia. Anche per quanto riguarda la vendita delle indulgenze per i defunti, documenti assai significativi, anche se non numerosi, dimostrano che l'A. fu tra gli animatori di quel ...
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PORCIA, Egidio
Dario Busoni
PORCIA (Porzia, Portia), Egidio (in religione Leandro). – Nacque nel castello di Porcia, in Friuli, il 24 dicembre 1673 dai conti Fulvio e Laura di Maniago. Nipote per parte [...] , Porcia fu presto chiamato a Roma a insegnare nel monastero di S. Calisto. Nominato consultore delle congregazioni cardinalizie delle Indulgenze, della Visita apostolica e dell’Indice, venne eletto priore dell’abbazia di S. Paolo fuori le mura e ...
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È un pezzo di metallo, solitamente di forma analoga a quella delle monete, fuso o coniato, e destinato a ricordare una persona o un fatto determinati. Delle persone essa reca l'effigie e il nome nel diritto [...] i pellegrini riportavano da Roma. Un nuovo impulso alla diffusione di questi oggetti di pietà venne dall'uso di applicarvi le indulgenze. Forse il primo a farlo fu Paolo IV (1555-1559; cfr. padre Theodoro dello Spirito Santo, De indulgentiis, II, 209 ...
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indulgente
indulgènte agg. [dal lat. indulgens -entis, part. pres. di indulgēre «indulgere» e agg.]. – Di persona che, per mitezza di carattere o per umana comprensione, è naturalmente disposta a perdonare, scusare e compatire, o che in casi...
indulgenza
indulgènza s. f. [dal lat. indulgentia, der. di indulgens -entis «indulgente»]. – 1. Benevola disposizione d’animo per cui si è portati a perdonare, compatire, scusare le colpe, gli errori, i difetti altrui (si contrappone in genere...