CONTI, Innocenzo
Luisa Bertoni
Nacque a Roma l'8 febbr. 1731 da Stefano, duca di Poli e Guadagnolo, e da Maria Vittoria Ruspoli; fu fratello di Michelangelo, ultimo duca della famiglia. Nel 1747 entrò [...] 1775 segretario ai Brevi su pressioni portoghesi. Fece parte delle Congregazioni per i Vescovi, dei Riti, del Concilio, delle Indulgenze e delle Reliquie. In qualità di segretario ai Brevi dimostrò la sua buona disposizione verso la corte di Vienna ...
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PALMIERI, Vincenzo
Francesco Buscemi
PALMIERI, Vincenzo. – Nacque a Genova nel 1753.
Si formò nella città natale alla scuola degli scolopi Giambattista Molinelli e Martino Natali, fu poi membro dell’oratorio [...] attribuiva ai «cattivi studi de’ scolastici» e all’avarizia di molti frati e monaci gli abusi nella pratica delle indulgenze (Codignola, 1941, II, p. 13). Il suo linguaggio caustico preoccupò il giansenista Paolo Marcello Del Mare, che ne attenuò ...
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Movimento religioso, politico, culturale che produsse nel 16° sec. la frattura della cristianità in diverse comunità, gruppi o sette.
La R. scaturì principalmente da motivazioni religiose dettate dalla [...] Lutero avrebbe affisso alla porta della chiesa del castello di Wittenberg le sue 95 tesi contro lo scandalo delle indulgenze, affrontando i problemi della penitenza, del peccato e della grazia. La dottrina luterana divenne arma di lotta politica dei ...
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Predicatore eretico, di cognome Ruckerath o Rickerath (Oberwesel inizî sec. 15º - Magonza 1481); studiò a Erfurt, ove divenne magister (1445) e poi dottore in teologia (1456); poi (1460) fu canonico a [...] , cui dedicò il trattato Super modo obligationis legum humanarum, propagò dottrine analoghe a quelle di Hus e scrisse contro le indulgenze per il giubileo del 1450. Fu quindi considerato come un precursore e quasi un maestro di Lutero; ma non risulta ...
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COLONNA, Giacomo
Daniel Waley
Nacque intorno al 1250 da Oddone di Giordano, del ramo di Palestrina, e da Margherita Orsini. Poco si conosce dei suoi primi anni: indirizzato alla carriera ecclesiastica, [...] resoconto di un suo incontro con il C. in questo periodo, quando il C., di maggio, venne a Ravenna per lucrare le indulgenze accordate alle chiese della città. Il 12 marzo 1278 fu innalzato al cardinalato, col titolo di S. Maria in via Lata..
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Ecclesiastico (Milano 1474 - Roma 1539); prof. di diritto a Bologna, dopo la morte della moglie (1509), entrò nella Chiesa, che servì utilmente con la sua opera accorta di diplomatico e di riformatore. [...] Tornato a Roma, suggerì ad Adriano VI un ardito piano di riforme della Curia (divieto del cumulo dei benefici, soppressione delle indulgenze, ecc.). Vescovo di Bologna (1523), fu in Germania nel 1524 e tentò di sedare il moto riformatore, ma nel nov ...
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CARACCIOLO, Diego Innico
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Martina Franca (Taranto) da Francesco, duca di Martina, e da Stefania Pignatelli dei duchi di Monteleone, il 18 luglio 1759. Destinato dalla famiglia [...] prestata a Pio VI. Gli fu assegnato il titolo presbiteriale di S. Agostino e la prefettura della Congregazione delle Indulgenze e sacre reliquie: fu anche membro delle Congregazioni dei Vescovi e regolari, della Residenza dei vescovi, dei Riti, della ...
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Sacerdote e teologo ceco (n. Velký Páleč, Rakovník, circa 1370 - m. dopo il 1422). Compì gli studî all'univ. di Praga e più tardi (1400) divenne rettore della facoltà degli artisti; intorno al 1410 conseguì [...] XXIII, lo tenne per un certo periodo prigioniero a Bologna. Ma già nel 1412 ruppe con Hus sulla questione delle indulgenze, accostandosi alla tesi del primato romano e alla concezione gerarchica della Chiesa; risalgono a questo periodo le sue opere ...
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giubileo
Raffaele Savigni
L'anno santo dei cattolici
La Bibbia aveva fissato una ricorrenza speciale, ogni cinquant'anni, per ricordare che la Terra è di Dio e che gli uomini la possiedono solo in modo [...] dalla Chiesa a vantaggio di tutti i cristiani per liberarli dei loro peccati. Questo avveniva mediante la concessione di indulgenze parziali o plenarie (ossia totali), che consistevano nel condono delle pene del Purgatorio che i fedeli o i loro ...
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Scrittore religioso ceco (Štítné, Boemia merid., tra il 1331 e il 1335 - Praga tra il 1401 e il 1409). Influenzato dal rinnovamento religioso boemo della sua epoca, Š. è il più fecondo e innovativo scrittore [...] ), pur non ponendo in discussione l'autorità ecclesiastica, Š. critica aspramente la concezione dei miracoli e la vendita delle indulgenze, e propone le basi di un'etica del cristiano rinnovata secondo lo spirito evangelico. Tradusse in ceco, tra l ...
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indulgente
indulgènte agg. [dal lat. indulgens -entis, part. pres. di indulgēre «indulgere» e agg.]. – Di persona che, per mitezza di carattere o per umana comprensione, è naturalmente disposta a perdonare, scusare e compatire, o che in casi...
indulgenza
indulgènza s. f. [dal lat. indulgentia, der. di indulgens -entis «indulgente»]. – 1. Benevola disposizione d’animo per cui si è portati a perdonare, compatire, scusare le colpe, gli errori, i difetti altrui (si contrappone in genere...