Teologo francescano (Belalcázar, Cordova, 1489 - Toledo 1578). Fu teologo al Concilio di Trento, dove difese le indulgenze e il celibato ecclesiastico (argomenti sui quali scrisse poi Disputationes de [...] indulgentis, 1565; De sacrorum hominum continentia, 1568). Definitore generale dell'ordine, per essere entrato in polemica col domenicano D. de Soto in difesa del francescano G. Wild, subì le persecuzioni ...
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Nome umanistico di Johannes Findling (n. Kreuznach - m. Amberg dopo il 1538); francescano, dapprima lettore di teologia in varie città (Magonza, Heidelberg, Ingolstadt, Tubinga), poi guardiano a Magonza [...] (1516) e predicatore; come tale difese le indulgenze contro Lutero, che combatté dal pulpito e con gli scritti. ...
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Prelato cattolico (Vaucouleurs, Lorena, 1863 - Roma 1936), dei Servi di Maria. Prof. di teologia dogmatica al collegio di Propaganda Fide (1892), generale dell'ordine (1913), fu creato cardinale nel 1927. [...] Tomista, è autore di studî teologici e biblici: Le indulgenze (1897); Institutiones theologiae dogmaticae ad textum s. Thomae (25 voll., 1901 e segg.); L'opera dei sei giorni secondo la tradizione e la scienza (2 voll., 1904); Il mondo invisibile ( ...
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FUMÈ, Michelangelo
Giuseppe Maria Croce
Nacque ad Alba, nelle Langhe, intorno al 1750. Entrato giovanissimo nel monastero camaldolese di S. Croce di Fonte Avellana, emise la professione religiosa il [...] genovese V. Palmieri, già fatto oggetto degli attacchi del Giornale ecclesiastico (S. Cipriani, Un importante trattato giansenistico sulle indulgenze e il sinodo di Pistoia, in Divus Thomas, LII [1949], pp. 142-160). Il lavoro del F., giudicato ...
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Teologo domenicano (Miranda, Navarra, 1503 - Roma 1576). Sostenne al Concilio tridentino l'obbligo di residenza dei vescovi. Nel 1557 fu eletto arcivescovo di Toledo. I Comentarios sobre el catecismo cristiano [...] (1558), in cui condannava la corruzione del clero e l'abuso delle indulgenze, provocarono la reazione dell'inquisizione spagnola; fu giudicato a Roma nel 1567 e gli fu proibito di rientrare nella sua diocesi prima di 5 anni. Ma C. morì poco dopo. ...
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Teologo boemo (m. Jindřichův Hradec 1414), prof. di filosofia (1390), poi di teologia (1404) nell'univ. di Praga. Difese le dottrine di Wycliffe, onde fu accusato a Roma e processato; ma ottenne l'assoluzione. [...] Più tardi, per aver difeso la dottrina cattolica contro Jan Hus sul tema della vendita delle indulgenze, fu espulso da Praga (1413). ...
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BOTTURNIO (Bochturnius), Anselmo
Adriano Prosperi
Nacque nella seconda metà del sec. XV da Giacomo "de Buttaris" (cognome che egli più tardi latinizzò in "Bochturnius") di Castel Goffredo; le fonti [...] . Fra coloro che accolsero l'invito vi fu un certo Girolamo Franchi il quale, insieme con la moglie Caterina, lucrò l'indulgenza plenaria. Qualche tempo dopo, narra il B., la casa del Franchi cominciò ad essere turbata da strani e insoliti rumori; si ...
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Scrittore italiano (Matelica, Macerata, 1905 - Roma 1993). I suoi racconti e romanzi (Esterina, 1942; Un'amicizia difficile, 1945; Il villino, 1946; Un discorso d'amore, 1948, poi ampliato in Disamore, [...] ; Uccidi o muori, 1958; I racconti, 1961, che raccoglie la sua produzione in questo genere narrativo, Il congresso, 1963; Le indulgenze, 1966; La controfigura, 1968; Dalla donna alla luna, 1972; Le stanze, 1976; Due senza, 1979; Il viaggiatore, 1984 ...
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CONTI, Innocenzo
Luisa Bertoni
Nacque a Roma l'8 febbr. 1731 da Stefano, duca di Poli e Guadagnolo, e da Maria Vittoria Ruspoli; fu fratello di Michelangelo, ultimo duca della famiglia. Nel 1747 entrò [...] 1775 segretario ai Brevi su pressioni portoghesi. Fece parte delle Congregazioni per i Vescovi, dei Riti, del Concilio, delle Indulgenze e delle Reliquie. In qualità di segretario ai Brevi dimostrò la sua buona disposizione verso la corte di Vienna ...
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indulgente
indulgènte agg. [dal lat. indulgens -entis, part. pres. di indulgēre «indulgere» e agg.]. – Di persona che, per mitezza di carattere o per umana comprensione, è naturalmente disposta a perdonare, scusare e compatire, o che in casi...
indulgenza
indulgènza s. f. [dal lat. indulgentia, der. di indulgens -entis «indulgente»]. – 1. Benevola disposizione d’animo per cui si è portati a perdonare, compatire, scusare le colpe, gli errori, i difetti altrui (si contrappone in genere...