PALMIERI, Vincenzo
Francesco Buscemi
PALMIERI, Vincenzo. – Nacque a Genova nel 1753.
Si formò nella città natale alla scuola degli scolopi Giambattista Molinelli e Martino Natali, fu poi membro dell’oratorio [...] attribuiva ai «cattivi studi de’ scolastici» e all’avarizia di molti frati e monaci gli abusi nella pratica delle indulgenze (Codignola, 1941, II, p. 13). Il suo linguaggio caustico preoccupò il giansenista Paolo Marcello Del Mare, che ne attenuò ...
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Archeologo e numismatico (n. Palestrina seconda metà sec. 15º), arciprete di S. Maria ad Martyres. Scrisse una descrizione di Roma in esametri, Antiquaria Urbis (1513), e le Antiquitates Urbis in 5 libri [...] Urbis cum regionibus simulacrum, carta topografica delle antichità di Roma in 14 fogli (1527), secondo un progetto di Raffaello. Scrisse anche un Trattato delle indulgenze, un'egloga sulla nascita di Cristo, una descrizione dell'università di Roma. ...
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Predicatore eretico, di cognome Ruckerath o Rickerath (Oberwesel inizî sec. 15º - Magonza 1481); studiò a Erfurt, ove divenne magister (1445) e poi dottore in teologia (1456); poi (1460) fu canonico a [...] , cui dedicò il trattato Super modo obligationis legum humanarum, propagò dottrine analoghe a quelle di Hus e scrisse contro le indulgenze per il giubileo del 1450. Fu quindi considerato come un precursore e quasi un maestro di Lutero; ma non risulta ...
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COLONNA, Giacomo
Daniel Waley
Nacque intorno al 1250 da Oddone di Giordano, del ramo di Palestrina, e da Margherita Orsini. Poco si conosce dei suoi primi anni: indirizzato alla carriera ecclesiastica, [...] resoconto di un suo incontro con il C. in questo periodo, quando il C., di maggio, venne a Ravenna per lucrare le indulgenze accordate alle chiese della città. Il 12 marzo 1278 fu innalzato al cardinalato, col titolo di S. Maria in via Lata..
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ADAMO di Rotwill (Rotwyl, Rothwill; Adamo Rot)
Anita Mondolfo
Prototipografo tedesco (oriundo di Rotwill), chierico della diocesi di Metz, figlio di Burcardo (o egli stesso soprannominato Burcardo), [...] specializza in materia giuridica, dando tra l'altro forse più di cinque raccolte di pareri legali (Consilia), e in Indulgenze e Mirabilia Rornae, produzione particolarmente redditizia quest'ultima, di cui è, almeno a Roma, l'iniziatore nel 1471-72 ...
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Ecclesiastico (Milano 1474 - Roma 1539); prof. di diritto a Bologna, dopo la morte della moglie (1509), entrò nella Chiesa, che servì utilmente con la sua opera accorta di diplomatico e di riformatore. [...] Tornato a Roma, suggerì ad Adriano VI un ardito piano di riforme della Curia (divieto del cumulo dei benefici, soppressione delle indulgenze, ecc.). Vescovo di Bologna (1523), fu in Germania nel 1524 e tentò di sedare il moto riformatore, ma nel nov ...
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CARACCIOLO, Diego Innico
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Martina Franca (Taranto) da Francesco, duca di Martina, e da Stefania Pignatelli dei duchi di Monteleone, il 18 luglio 1759. Destinato dalla famiglia [...] prestata a Pio VI. Gli fu assegnato il titolo presbiteriale di S. Agostino e la prefettura della Congregazione delle Indulgenze e sacre reliquie: fu anche membro delle Congregazioni dei Vescovi e regolari, della Residenza dei vescovi, dei Riti, della ...
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Sacerdote e teologo ceco (n. Velký Páleč, Rakovník, circa 1370 - m. dopo il 1422). Compì gli studî all'univ. di Praga e più tardi (1400) divenne rettore della facoltà degli artisti; intorno al 1410 conseguì [...] XXIII, lo tenne per un certo periodo prigioniero a Bologna. Ma già nel 1412 ruppe con Hus sulla questione delle indulgenze, accostandosi alla tesi del primato romano e alla concezione gerarchica della Chiesa; risalgono a questo periodo le sue opere ...
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BANNISIO (Bannisius, Bannissius, de Bannissiis), Iacopo
Gerhard Rill
Nato il 15 ott. 1547 nell'isola di Curzola in Dalmazia, da Paolo Bannisio, forse di una famiglia di bassa nobiltà, il B., compiuti [...] servizio di Massimiliano I. Ebbe anche diversi incarichi dai pontefici: nel 1501 accompagnò il commissario pontificio per le indulgenze, cardinale Raimondo Peraudi, in Germania, e svolse missioni politiche alla corte imperiale per conto di Giulio II ...
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Settimo figlio (Augusta 1459 - ivi 1525) di Jakob I il Vecchio, fu dal 1511 l'unico proprietario della ditta. Continuò l'attività commerciale della casa, prese in affitto miniere d'argento, di rame e di [...] di un debito, la concessione della quota di proventi spettante all'arcivescovo di Magonza, partecipò nel 1517 alla vendita delle indulgenze, suscitando l'indignazione di Lutero. Concesse 500.000 fiorini per l'elezione di Carlo V a imperatore. ...
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indulgente
indulgènte agg. [dal lat. indulgens -entis, part. pres. di indulgēre «indulgere» e agg.]. – Di persona che, per mitezza di carattere o per umana comprensione, è naturalmente disposta a perdonare, scusare e compatire, o che in casi...
indulgenza
indulgènza s. f. [dal lat. indulgentia, der. di indulgens -entis «indulgente»]. – 1. Benevola disposizione d’animo per cui si è portati a perdonare, compatire, scusare le colpe, gli errori, i difetti altrui (si contrappone in genere...