ARGENTI, Felice
Mario Barsali
Nato a Viggiù (Varese) il 2 marzo 1802 da Davide e Marianna Ganna, compì i primi studi a Milano, entrando poi come praticante nella ragioneria della Mensa arcivescovile.
Non [...] di Verona in 20 anni di carcere duro allo Spielberg. L'A. vi giunse il 25 sett. 1834; liberato il 28 nov. 1835 dall'indulto di Ferdinando I e portato al castello di Eggenberg a Gradisca il 29 febbr. 1836, il 10 agosto fu deportato per gli Stati Uniti ...
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CARAFA, Cesare
Carla Russo
Nacque in data imprecisabile (dopo il 1518) da Diomede, conte di Maddaloni, e dalla sua terza moglie Porzia Gaetani, dei conti di Traetto.
Le condizioni economiche della famiglia [...] il suo nome era stato incluso per errore tra quelli dei ribelli condannati e quando il viceré ebbe promesso un largo indulto, di cui avrebbe goduto anche il fratello Francesco. Ma il giorno dopo il suo ritorno fu arrestato e nuovamente processato per ...
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FILIPPELLI, Filippo
Giovanna Bosman
Nacque a Cosenza il 17 febbr. 1890 da Gennaro e Filomena Ruffolo. Nel 1912 sposò a Lecce Olga Moschettini, dalla quale avrebbe avuto due figli, Elga e Gennaro. Diventato [...] celebrato il processo e il F. fu condannato ad otto anni di reclusione. Tornò libero nel 1934, scarcerato per indulto.
Tornato a Milano, il 18 maggio 1936 entrò come amministratore unico nella società Azeta, impegnata nello "sfruttamento industriale ...
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ARACRI, Gregorio
Giovanni Cervigni
Nacque a Stallettì, presso Squillace (Catanzaro), nel 1749 da Francesco e Teresa Capricotto. Nel 1763 vestì l'abito cappuccino e due anni dopo professò i voti, assumendo [...] , morti esuli entrambi lo stesso giorno, 3 ag. 1855, il primo a Madrid e l'altro a Malta), godette però dell'indulto del 10 febbr. 1801. Durante la latitanza l'A. scrisse alcuni componimenti poetici, rimasti tutti inediti: La Grancheide, in dialetto ...
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FIESCHI, Matteo
Giovanni Nuti
Nato nella prima metà del secolo XV, era figlio di Ettore e di Bartolomea Fieschi di Canneto; suoi fratelli furono Giorgio, Giacomo, Paride e Niccolò.
Il F. appartenne [...] truppe sforzesche, guidate da Prospero Adorno, ripresero il controllo di Genova. L'8 maggio il duca Gian Galeazzo concesse pieno indulto ai sudditi che avevano partecipato ai moti di marzo, ma escluse Matteo di Daniele; l'anno dopo, egli rientrò in ...
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BONACOSSI, Alessandro
Carlo Francovich
Nato a Ferrara il 6 nov. 1771 dal conte Pinamonte e da Giulia Cittadella, aderì ai principi propagandati dai giacobini italiani e dall'armata rivoluzionaria francese. [...] di carattere divulgativo, stampato a Parigi nel 1847, La Chine et les Chinois. In quello stesso anno, probabilmente in seguito all'indulto promulgato da Pio IX, rientrò in Italia e si recò a Roma per chiedere al pontefice la riammissione al godimento ...
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SANSEVERINO, Antonio
Alessio Russo
– Secondogenito maschio del nobile napoletano Giovanni Antonio Sanseverino e di Enrichetta Carafa, nacque, verosimilmente a Napoli, dopo il 1477.
Suoi fratelli furono [...] , principi di Bisignano, duchi di Somma, in Studi meridionali, VII (1974), 1, pp. 332-334; M. Castellana, La questione dell’Indulto (1531-1741), Martina Franca 1980, ad ind.; D.L. De Vincentis, Storia di Taranto, Taranto 1983, p. 278; V. de Marco ...
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BRANCACCIO, Marco Antonio
Gaspare De Caro
Nato a Napoli da Carlo e da Camilla Pisanello intorno al 1570, ancora fanciullo, il 12 marzo 1577, venne ricevuto nell'Ordine dei cavalieri di S. Giovanni di [...] don Giovanni d'Austria e del viceré conte d'Oñate nell'aprile del 1648, fu pubblicato dagli Spagnoli un indulto che comprendeva anche il Brancaccio.
Poco fiducioso nelle garanzie offerte dagli Spagnoli, il B. approfittò dell'occasione per abbandonare ...
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. In generale è una convenzione, un accordo su determinati oggetti. Nel linguaggio pubblicistico significa principalmente una convenzione fra la Chiesa e uno stato per regolare materie di comune interesse. [...] rispettiva della Chiesa e dello Stato e ai loro rapporti. Una prima teoria, detta curialista o dell'indulto (theoria privilegiorum), considera i concordati semplicemente come privilegi, come concessioni benevole fatte dalla Chiesa al sovrano, e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Cesare Balbo
Maria Fubini Leuzzi
Tra le figure più note del 19° sec. in Italia, Cesare Balbo si distingue per la complessa personalità, poco riducibile a schemi: protagonista del Risorgimento, provvisto [...] Parlamento alle leggi Siccardi. Amaramente Cesare ricorda che a lui, diversamente da altri, non fu concesso l’indulto, probabilmente per la precedente colpa di giurisdizionalismo imputatagli dalla scomunica. L’amarezza del fallimento delle richieste ...
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indulto2
indulto2 s. m. [dal lat. tardo indultum, der. di indulgēre «indulgere»]. – In senso generico, atto d’indulgenza, di benigna concessione, consistente in una remissione totale o parziale della pena, nell’esenzione da un obbligo, e sim....
indultino
s. m. Provvedimento legislativo di clemenza verso i detenuti, che produce effetti di portata molto inferiore alle aspettative. ◆ La maggioranza punta su un «indultino». Preso atto dell’impossibilità di approvare amnistia o indulto...