PALLAVICINO, Lazzaro
Silvano Giordano
PALLAVICINO (Pallavicini), Lazzaro. – Nipote di Agostino Pallavicino, doge dal 1637 al 1639, nacque a Genova nel 1602 dal marchese Niccolò (m. 1653) e da Maria [...] IX, pochi giorni prima di morire, lo creò cardinale. Non avendo ancora gli ordini minori, gli fu dato l’indulto per ricevere tutti gli ordini sacri fuori dei tempi previsti e senza osservare gli intervalli contemplati dal diritto vigente. Poté ...
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SERSALE, Antonino. –
Giulio Sodano
Nacque a Sorrento, il 25 giugno 1702, da Cesare e da Anna Antinori.
Il padre discendeva da un’aristocratica famiglia sorrentina, tradizionalmente iscritta anche al [...] peste di Messina, ritardò il suo ingresso nella città pugliese e fu consacrato a Napoli da Spinelli il 20 ottobre per indulto di Benedetto XIV. Il 3 novembre per mezzo del suo tesoriere prese possesso della diocesi, dove giunse effettivamente solo l ...
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FASULO, Giuseppe
Renata De Lorenzo
Nacque a Napoli il 26 marzo 1763, da Filippo e da Celidea Vinacci; era fratello di Nicola, Alessio e Margherita. Non si dedicò alla professione forense che aveva permesso [...] per i quali venne ritenuto potessero essere considerati come "compresi nella capitolazione" (De Nicola, p. 293), ottenne l'indulto reale il 1º maggio 1802.
Rimesso in libertà, attese nella capitale al propri interessi fino al 1806 quando intraprese ...
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BOBBA, Marcantonio
Lino Marini
Figlio primogenito di Alberto, conte palatino, e di Margherita Santamaria, nacque a Casale, nel marchesato di Monferrato, agli inizi del Cinquecento; ma non si sa con [...] e che non erano i suoi: fu sintomatica fra le altre, nel 1564, la tensione fra lui e Pio IV a proposito dell'indulto di Niccolò V, che egli voleva ampliare e che il papa voleva restringere nei suoi effetti. L'opposizione contro i protestanti era una ...
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REALE, Eugenio
Franco Andreucci
REALE, Eugenio. – Nacque a Napoli l’8 giugno 1905. Il padre, Federico, era un medico; la madre, Melania Reggio d’Aci, proveniva da una famiglia di antica nobiltà borbonica.
Attivo [...] Celeste Negarville, Umberto Terracini), sconfitto, ma attivo nelle carceri fasciste. Nel 1934 fu liberato da un indulto e così riprese la sua attività clandestina (riorganizzazione del partito, diffusione di stampa e propaganda), potendo approfittare ...
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BECCIO (Becci), Francesco
Fernanda Torcellan Ginolino
Nato ad Occimiano (Alessandria) nei pressi di Casale Monferrato nel febbraio 1519, da Giovanni Antonio, apparteneva ad una antica famiglia monferrina [...] . In veste di paciere, fra le due fazioni, il B. ebbe il compito di far vidimare a Parigi il decreto di indulto con cui Guglielmo Gonzaga riconosceva agli abitanti di Casale la legittimità dei beni acquistati durante gli anni di guerra.
Dopo la morte ...
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GENOCCHI, Giovanni
Rocco Cerrato
Nacque a Ravenna il 30 luglio 1860 da Federico e da Celeste Gori. Compiuti i primi studi nel seminario diocesano, nel 1877 passò a Roma al pontificio seminario Pio. [...] sua vocazione missionaria, nel settembre 1886 entrava nel noviziato dei missionari del S. Cuore d'Issudun, pronunciando, per un indulto speciale di Leone XIII, i voti solenni dopo appena due mesi dall'accettazione nella nuova congregazione. Alla fine ...
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CALCAGNO, Vincenzo
Maristella Cavanna Ciappina
Cameriere di Gian Luigi Fieschi, il protagonista della congiura del 1547 contro i Doria, indicato come uno dei suoi consiglieri, non si hanno precise notizie [...] Senato invia il cancelliere Ambrogio Senarega a notificare l'indulto concesso ai Fieschi e ai loro uomini a patto di Gian Luigi, Andrea Doria chiede e ottiene la revoca dell'indulto: per provvedere al bando da tutto il territorio genovese, alla ...
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DELFICO, Giovanni Berardino (o Bernardino)
Vincenzo Clemente
Nacque a Teramo il 29 dic. 1739 primogenito di Berardo e Margherita Civico, di famiglia patrizia appartenente alla oligarchia teramana dei [...] la fuga di Melchiorre a Napoli dove questi si sottraeva al mandato di carcerazione.
La vicenda giudiziaria si chiuderà con un indulto, ma è probabile che il prestigio della famiglia presso la corte fosse scosso, e può supporsi che la zelante attività ...
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MASTRILLO, Garzia
Maria Teresa Napoli
– Nacque a Palermo intorno al 1570 da Mario e da Aloisia Corbera.
Il padre, dottore in utroque iure, proveniva da una facoltosa famiglia originaria di Nola, che [...] del Sacro Regio Consiglio e gli affidò l’incarico di protettore del Banco Balsamo. Nello stesso periodo compose le additiones all’indulto generale concesso da Filippo III per le sue nozze il 1° ott. 1600 (Palermo 1604) in cui affrontò la materia del ...
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indulto2
indulto2 s. m. [dal lat. tardo indultum, der. di indulgēre «indulgere»]. – In senso generico, atto d’indulgenza, di benigna concessione, consistente in una remissione totale o parziale della pena, nell’esenzione da un obbligo, e sim....
indultino
s. m. Provvedimento legislativo di clemenza verso i detenuti, che produce effetti di portata molto inferiore alle aspettative. ◆ La maggioranza punta su un «indultino». Preso atto dell’impossibilità di approvare amnistia o indulto...