BASSET (Bassetti), Francesco
Nino Cortese
Al pari dei vari altri Basset, che come ufficiali o sottufficiali fecero parte alla fine del Settecento dell'esercito napoletano, fu uno degli oriundi francesi [...] dal carcere napoletano, fu inviato alla Favignana. A restituirgli la libertà provvidero, dopo poco, la pace di Firenze e l'indulto che ad essa seguì. Ma ormai l'aria di Napoli non gli si confaceva più perché era pubblicamente accusato di avere ...
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DE LUPIS (Lupis), Bisanzio
Rosario Contarino
Nacque a Giovinazzo (Bari) nel 1478 da Micco (Domenico) e da Costantina Paglia, appartenenti entrambi a famiglie ragguardevoli della cittadina.
In patria [...] Saraceno. Bandito una prima volta per aver partecipato a certi disordini nel dicembre 1501, rientrò dopo breve tempo in seguito all'indulto proclamato da Gonzalo de Cordoba; ma nel 1502 fu di nuovo esiliato con l'accusa "che la parte e concorrenti ...
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CAETANI, Francesco
Paola Supino Martini
Terzo di questo nome, nacque intorno al 1390 da Giacomo (III) e da Rogasia da Eboli; suoi fratelli furono Giacomo (IV), primogenito, Ruggero e Ludovico.
Signore [...] regina Giovanna di tornare all'obbedienza, né furono inclusi tra i molti seguaci del Colonna, ai quali Eugenio IV concedeva l'indulto nell'autunno di quell'anno. Solamente nel 1433, dopo aver avviato l'anno precedente le trattative di pace con i ...
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BONAZZI, Pompeo
Guido D'Agostino
Nacque a Bari il 22 ott. 1752 da Giovanni Andrea, giureconsulto di nobile famiglia originaria di Bergamo, e da Isabella Picca. Compiuti i primi studi nella città natale, [...] inizialmente alle persecuzioni, furono presi ed incarcerati, ma, per una serie di fortunose circostanze, poterono beneficiare dell'indulto del 1801 e sfuggire così alla pena capitale loro comminata. Lentamente il B. si reinserì nella vita pubblica ...
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ALDROVANDI (non Aldovrandi), Pompeo
Elena Fasano Guarini
Nacque a Bologna il 23 sett. 1668, dal conte Ercole, di famiglia patrizia bolognese, e da Maria Giulia Albergati. Iniziò gli studi a Roma nel [...] . È certo che l'A. non ottenne la porpora per l'Alberoni; e solo il 16 genn. 1717 ebbe un breve di indulto che permetteva al governo spagnolo di esigere un tributo dal clero per preparare un'armata navale contro i Turchi. D'altra parte, proprio ...
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PISANI, Francesco
Giuseppe Trebbi
PISANI, Francesco. – Nacque a Venezia nel 1494. Era figlio del patrizio Alvise di Giovanni, banchiere e uomo politico, e di Cecilia Giustinian. Ebbe un fratello, Giovanni, [...] le cui entrate (valutate intorno ai 7000 ducati) furono amministrate tra il 1529 e il 1541 da Alvise Cornaro. Un amplissimo indulto di Clemente VII del 9 settembre 1524 diede ‘carta bianca’ a Pisani per la collazione dei benefici della sua diocesi (e ...
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CUNEO, Giuseppe
Magda Vigilante
Nacque verso la metà del sec. XVII a Messina, come si deduce dai suoi Avvenimenti... di Messina, inediti. (conservati a Messina, Biblioteca dei Museo civico, sez. II, [...] 'odio per i Merli "inimici di Messina loro Patria e Madre" (Avvenimenti, parte IV., f. 78) e l'attesa impaziente dell'indulto reale che consentirebbe ai dispersi esuli Malvizzi di rivedere l'amata città.
Dopo la concessione da parte di Carlo II della ...
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ANDREA Corsini, santo
Ludovico Saggi
Nacque in Firenze all'inizio del sec. XIV, uno tra i dodici figli di Niccolò Corsini e Gemma degli Stracciabende.
La prima menzione che si ha di lui è del 3 ag. [...] , il papa aveva comunicato la nomina al capitolo della cattedrale, al clero e al popolo della diocesi, e dava l'indulto per la consacrazione. La iscrizione sepolcrale dirà che "fu rapito dal Carmelo alla Chiesa ed alla mitra flesolana": da qui ...
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BOZZUTO, Annibale
Roberto Zapperi
Appartenente a una nobile e antica famiglia napoletana del seggio di Capuana, non si conosce la data della sua nascita che dovette cadere negli anni intorno al 1520. [...] costarono care: nell'agosto del 1547 don Pedro pubblicò una lista di persone maggiormente compromesse nei tumulti che venivano escluse dall'indulto emanato da Carlo V a favore della città; in essa figurava il nome del B., per il quale ora restare a ...
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ARPAIA, Francesco Antonio
Gaspare De Caro
Nacque nel 1587 a Napoli da un "vardaro" (bastaio), che aveva bottega nella piazza del popolarissimo quartiere Mercato. Fu schermitore di professione, tra i [...] ., che cercò di convincere la Piazza a contentarsi dell'abolizione delle gabelle, della parità di voti con la nobiltà e dell'indulto generale, non ebbe successo. A fatica l'A. fu sottratto alla folla inferocita dai suoi partigiani. Tra gli Spagnoli l ...
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indulto2
indulto2 s. m. [dal lat. tardo indultum, der. di indulgēre «indulgere»]. – In senso generico, atto d’indulgenza, di benigna concessione, consistente in una remissione totale o parziale della pena, nell’esenzione da un obbligo, e sim....
indultino
s. m. Provvedimento legislativo di clemenza verso i detenuti, che produce effetti di portata molto inferiore alle aspettative. ◆ La maggioranza punta su un «indultino». Preso atto dell’impossibilità di approvare amnistia o indulto...