CAVEDALIS, Giambattista
Giannantonio Paladini
Nacque a Spilimbergo (Pordenone) il 19 marzo 1794 da Girolamo e da Angela Diana. La famiglia paterna, spilimberghese, godeva di un peso economico e sociale [...] già colpito da bando, perché il suo nome, con quello di altri, era stato espressamente escluso dal beneficio dell'indulto proclamato dal Radetzky il 12 agosto; e che tra i quaranta proscritti figuravano vari ministri della repubblica e personalità di ...
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PASSERINI, Silvio
Giampiero Brunelli
PASSERINI, Silvio (Filippo Silvio). – Nacque a Cortona nel 1469 da Rosado e da Margherita Del Braca.
La famiglia Passerini era insediata a Firenze dall’ultimo quarto [...] fatto che una delle porte era stata lasciata sguarnita. Seguirono alcune ore di combattimenti: un accordo che prevedeva l’indulto generale per gli insorti pose fine alla rivolta. Sia Guicciardini sia Della Rovere si attribuirono il merito del veloce ...
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DUODO, Nicolò
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 2 apr. 1657 da Pietro di Girolamo, del dovizioso e prestigioso ramo a S. Maria Zobenigo, e da Chiara Foscarini di Nicolò.
La prematura scomparsa del [...] mesi i suoi sforzi ottennero risultati assai modesti, come l'emanazione da pane di Clemente XI, nell'ottobre del '15, di un indulto per quanti si fossero offerti di militare nell'armata veneta; più tardi, però, dopo lo sbarco turco a Corfù e l'invio ...
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CASONI (Casone, Casini, Latone, Latoni), Antonio (Felice o Felice Antonio)
Giuseppe Miano
Molto scarse sono le notizie sui primi trent'anni della vita di questo medaglista, scultore e architetto marchigiano, [...] della sede francescana irlandese ebbe Luke Wadding, che era subentrato ai francescani spagnoli; a questi, in un primo tempo, per indulto di Gregorio XV, era stato concesso di erigere una loro casa in Roma, con i fondi messi a disposizione da ...
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GRIPPA, Giuseppe
Antonello Pizzaleo
Nacque a Napoli nel 1744, da Francesco e Antonia Bonanni.
Mancano notizie precise sulla sua prima formazione e la gioventù. Annoverato tra gli allievi di A. Genovesi [...] del Fiore, dovevano essere stati espressi voti di morte, il G. non poté beneficiare, come altri giacobini salernitani, dell'indulto incluso nelle clausole dell'armistizio di Foligno del 1801 (Cosimato, p. 27). Passato a Torino al seguito dei Francesi ...
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DE MARRA, Placido
Stefano Andretta
Nacque a Napoli intorno alla metà del sec. XVI da Giovanni Donato e Ippolita Carbone. Inesistenti sono le informazioni di rilievo sull'andamento della sua formazione [...] imperiale di dimostrarsi concilianti riguardo ai vescovati occupati dai protestanti con la concessione temporanea dell'investitura o dell'indulto e nel caso di Magdeburgo, addirittura con l'assegnazione del seggio elettorale, il nunzio contribuì con ...
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BORGIA, Alessandro
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Velletri il 6 nov. 1682 da Clemente Erminio e da Cecilia Carboni. Nel 1695 fu inviato a Roma presso lo zio Giovanni Paolo Borgia, canonico della cattedrale [...] delle feste di precetto: anzi per primo fra i vescovi, con il consenso di Benedetto XIV, egli pubblicò un Indulto sopra il precetto di astenersi dalle opere servili in alcune feste, Fermo 8 sett. 1746, con la caratteristica doppia motivazione ...
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CANTIMORRI, Felice
Alessandro Albertazzi
Nacque a Russi (Ravenna) il 30 genn. 1811 da Giacomo e da Maria Orlandi. A quindici anni entrò nel seminario di Faenza, ma si trasferì, dopo pochi mesi, a Ravenna [...] e rispettare tutto quello, che non contraria le loro passioni, i loro interessi, i pretesi lumi della loro ragione" (Indulto quaresimale 1869, p. 3).
La sua fede cieca, fondata sulla autorità, pose naturalmente il vescovo di Parma tra coloro ...
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MALATESTA (de Malatestis), Galeotto Novello, detto Galeotto Belfiore
Anna Falcioni
Figlio di Galeotto (I), signore di Rimini, e Gentile da Varano, nacque il 5 luglio 1377 a Montefiore Conca. Fratello [...] devozione e, il 29 sett. 1399 festa di S. Michele Arcangelo, oltre a vestire la tunica bianca emanò a Sansepolcro un indulto per le pene pecuniarie e personali, ordinando altresì la cancellazione dei relativi processi.
Il M. morì di peste a soli 23 ...
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CATALDO Tarsino
Roberto Zapperi
Nativo di Tarsia in Calabria (oggi in provincia di Cosenza), risulta attivo a Palermo come notaio negli anni intorno al 1560. Probabilmente in virtù della sua professione [...] alle confische indiscriminate. La richiesta fu accolta e il viceré Medinaceli promulgò il 20 genn. 1561, per ordine reale, un indulto generale per i fatti del settembre precedente, con la sola esclusione di C. e di suo cognato.
Della parte che egli ...
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indulto2
indulto2 s. m. [dal lat. tardo indultum, der. di indulgēre «indulgere»]. – In senso generico, atto d’indulgenza, di benigna concessione, consistente in una remissione totale o parziale della pena, nell’esenzione da un obbligo, e sim....
indultino
s. m. Provvedimento legislativo di clemenza verso i detenuti, che produce effetti di portata molto inferiore alle aspettative. ◆ La maggioranza punta su un «indultino». Preso atto dell’impossibilità di approvare amnistia o indulto...