CAPRIS, Gaspare
Angela Dillon Bussi
Nacque quasi certamente nell'ultimo ventennio del sec. XV, da Stefano e da Ginevra (o Valenza) Balbiano, secondo alcuni a Torino; ma più probabilmente a Vercelli, [...] politico: veniva a confermare l'esistenza di un legame di fedeltà e di devozione del C. verso il duca. In forza dell'indulto di Niccolò V (13 genn. 1451), infatti, i duchi sabaudi esercitavano un amplissimo diritto di scelta dei più alti dignitari ...
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CAPRANICA (Crapanica), Domenico
Alfred A. Strnad
Nacque il 31maggio dell'anno del giubileo 1400 a Capranica Prenestina nel Lazio dal "nobilis romanus" Niccolò (Cola), morto nel 1438, e da una Iacobella [...] fine dell'anno, il conferimento dell'amministrazione della diocesi di Fermo nella Marca d'Ancona. Il 22 dicembre ottenne l'indulto che gli permetteva di non farsi consacrare né prete né vescovo se prima non fosse giunto nel possesso indisturbato di ...
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GIOVANNI da Fano
Dagmar Von Wille
Nacque a Fano nel 1469, terzo figlio di Ugolino Pili e Brigida di Luigi Arnolfi, entrambi discendenti da famiglie patrizie del luogo. Entrò nell'Ordine dei frati minori [...] perseguitati da G., sicuro dell'approvazione da parte della S. Sede, essi ottennero infine, il 18 maggio 1526, un indulto del cardinale Lorenzo Pucci, che li autorizzava a vivere fuori dei conventi sotto l'ubbidienza del vescovo della diocesi della ...
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BORROMEO, Vitaliano
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Milano il 3 marzo 1720, in una delle più nobili famiglie milanesi, terzogenito del conte Giovanni Benedetto e di Clelia del Grillo. Dopo aver compiuto [...] dell'11 genn. 1766 è una circolare del Kaunitz ai vescovi d'Austria e Boemia, in cui si chiedeva di aggiungere all'indulto già accordato, di lavorare in alcuni giorni festivi, la dispensa dal precetto di ascoltare la messa; il B. non riusciva neppure ...
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CARACCIOLO, Diego Innico
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Martina Franca (Taranto) da Francesco, duca di Martina, e da Stefania Pignatelli dei duchi di Monteleone, il 18 luglio 1759. Destinato dalla famiglia [...] seminario; per la collazione dei vescovadi, rimanendo fermi quelli di patronato regio, al re sarebbe stato inviato un indulto papale che lo autorizzasse al loro conferimento (a questo proposito rimase il dissenso fra i plenipotenziari pontifici, che ...
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FERRERO, Filiberto
Raffaella Cascioli
Nacque a Biella nel 1500 da Maddalena Aimerico Sanseverino e da Gioffredo, signore di Casalvolone, Pezzana e Villata, che, dopo essere stato al servizio del duca [...] . 1538, registrata in Parlamento il 16 dicembre seguente, limitava inoltre i poteri del F. in materia di riforma e di indulto, sulla quale non erano mancati conflitti con i cardinali francesi. Infine gli furono affiancati nella nunziatura i ben più ...
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PASSERINI, Silvio
Giampiero Brunelli
PASSERINI, Silvio (Filippo Silvio). – Nacque a Cortona nel 1469 da Rosado e da Margherita Del Braca.
La famiglia Passerini era insediata a Firenze dall’ultimo quarto [...] fatto che una delle porte era stata lasciata sguarnita. Seguirono alcune ore di combattimenti: un accordo che prevedeva l’indulto generale per gli insorti pose fine alla rivolta. Sia Guicciardini sia Della Rovere si attribuirono il merito del veloce ...
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BORGIA, Alessandro
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Velletri il 6 nov. 1682 da Clemente Erminio e da Cecilia Carboni. Nel 1695 fu inviato a Roma presso lo zio Giovanni Paolo Borgia, canonico della cattedrale [...] delle feste di precetto: anzi per primo fra i vescovi, con il consenso di Benedetto XIV, egli pubblicò un Indulto sopra il precetto di astenersi dalle opere servili in alcune feste, Fermo 8 sett. 1746, con la caratteristica doppia motivazione ...
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CANTIMORRI, Felice
Alessandro Albertazzi
Nacque a Russi (Ravenna) il 30 genn. 1811 da Giacomo e da Maria Orlandi. A quindici anni entrò nel seminario di Faenza, ma si trasferì, dopo pochi mesi, a Ravenna [...] e rispettare tutto quello, che non contraria le loro passioni, i loro interessi, i pretesi lumi della loro ragione" (Indulto quaresimale 1869, p. 3).
La sua fede cieca, fondata sulla autorità, pose naturalmente il vescovo di Parma tra coloro ...
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COMPEY, Jean de
François-Charles Uginet
Appartenente al ramo dei signori di la Chapelle e di Draillans dell'antica famiglia del Chiablese, il C. nacque nella prima metà del sec. XV da Jean e da Antoinette [...] capitolo aveva eletto il 19 luglio Urbain de Chevron-Villette abate di Tamié, e che il duca di Savoia, forte di un indulto concesso nel 1451 da Niccolò V, aveva designato a sua volta Francesco di Savoia, fratello cadetto del vescovo defunto e priore ...
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indulto2
indulto2 s. m. [dal lat. tardo indultum, der. di indulgēre «indulgere»]. – In senso generico, atto d’indulgenza, di benigna concessione, consistente in una remissione totale o parziale della pena, nell’esenzione da un obbligo, e sim....
indultino
s. m. Provvedimento legislativo di clemenza verso i detenuti, che produce effetti di portata molto inferiore alle aspettative. ◆ La maggioranza punta su un «indultino». Preso atto dell’impossibilità di approvare amnistia o indulto...