FUÀ, Giorgio
Claudio Sardoni
Economista, nato ad Ancona il 19 maggio 1919. Laureatosi in giurisprudenza e scienze politiche all'università di Pisa, ha insegnato in quella università ed è attualmente [...] ); Occupazione e capacità produttive: la realtà italiana (1976); Problemi dello sviluppo tardivo in Europa (1980); Industrializzazione senza fratture, in collaborazione con C. Zacchia (1983); Conseguenze economiche dell'evoluzione demografica (1986). ...
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sottosviluppo In economia, situazione di grandi aree geografiche di singoli paesi o di zone limitate di un paese, in cui si registra una crescita economica costantemente inferiore a quella che si verifica [...] (➔ sviluppo).
Nell’ambito del paradigma della modernizzazione, il concetto di sviluppo indica il processo di industrializzazione dei cosiddetti paesi ‘sottosviluppati’ o ‘poveri’. Tali paesi, secondo questo modello, dovrebbero essere aiutati a ...
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Impresa e società
Franco Maria Amatori
Introduzione
L'impresa è un insieme di azioni svolte da diverse persone ma predeterminate da un piano e dirette e coordinate da una volontà unitaria (cfr. Sombart, [...] a quella di automobili; al convertitore Thomas, brevettato nel 1879, decisivo passo avanti in quel settore basilare per l'industrializzazione moderna che è il settore dell'acciaio; alla possibilità, per l'apparato produttivo, di servirsi di una fonte ...
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ERBA, Carlo
Silvana Casmirri
Nacque a Vigevano (odierna prov. di Pavia) il 17 ott. 1811 da Francesco Antonio e da Caterina Brasca, primo di cinque figli maschi. Il padre, speziale, gestiva a Milano [...] in tal modo partecipare alle scelte di fondo che avrebbero fissato gli indirizzi dello sviluppo urbano in materia di industrializzazione, credito, servizi, sviluppo edilizio ecc.
Il 25 sett. 1872 l'E. fu ascoltato dal Comitato d'inchiesta sulla ...
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Dati statistici, censimenti. - La superficie della Cina è calcolata in 9.598.029 km2; di questi, 9.561.000 km2 costituiscono il territorio controllato dal governo della Repubblica Popolare Cinese, con [...] raggiunti nei settori dei cotoni e delle cotonate. Il primo piano ha avuto il merito di gettare le basi dell'industrializzazione del paese; le incertezze e le sfasature attraverso le quali esso si è svolto, e il relativo insuccesso nel settore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Programmazione economica e politica industriale
Fabio Lavista
Dai primi studi empirici sui consumatori all’econometria
La programmazione è un’opzione che si presenta ogniqualvolta sia necessario prendere [...] l’obiettivo di raggiungere il pieno impiego, di espandere gli usi sociali del reddito nazionale e di favorire l’industrializzazione delle regioni meridionali, ma che aveva però legami molto più laschi con le contemporanee politiche economiche.
Tra le ...
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Economia pubblica
Ruggero Paladini
Premessa
Un'analisi dell'economia del settore pubblico presuppone lo sviluppo delle moderne nazioni europee e quindi di strutture statali in cui le spese e le entrate [...] analogo si può ripetere per gli altri paesi a capitalismo sviluppato, e si può notare che i paesi di seconda industrializzazione presentano, sin dall'inizio, quote di spesa pubblica più elevate: ad esempio l'Italia parte da una percentuale iniziale ...
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Il funzionamento di un sistema economico si può sempre considerare come il frutto dell'interazione tra comportamento dei mercati e scelte di politica economica. Nel caso dell'e. i. questa interazione è [...] 1988).
Alla fine del secondo conflitto mondiale l'e. i., o meglio quella che raccoglieva l'insieme dei paesi industrializzati, era entrata in una fase di ricostruzione e di sviluppo nella stabilità che non aveva conosciuto eguali nelle esperienze ...
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protezionismo
Gaia Seller
La tutela dei produttori nazionali contro le importazioni
Il protezionismo è l’intervento in campo economico di uno Stato che ostacola l’ingresso nel paese di beni o servizi [...] di rotta si ebbe con la rivoluzione industriale: la Gran Bretagna (l’unico paese coinvolto in questa prima industrializzazione) voleva esportare i suoi manufatti e importare le materie prime: era favorevole, quindi, a liberalizzare gli scambi.
Alla ...
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ROMANIA
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Martina Teodoli
Alexander Niculescu
Luca Bianchi
Maurizio Caperna
Nicola Balata
Angela Prudenzi-Manuela Cernat
(XXX, p. 1; App. I, p. 981; II, II, p. 740; III, II, p. 631; IV, III, p. [...] che segnarono la crisi del modello di sviluppo perseguito dal paese nei decenni precedenti. La tradizionale politica d'industrializzazione forzata aveva portato a un forte aumento del consumo interno di energia, costringendo la R. a divenire paese ...
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industrializzazione
industrialiżżazióne s. f. [der. di industrializzare]. – In senso assol., ogni forma di intensificazione della produzione di beni e servizî, soprattutto mediante un forte incremento delle industrie, che comporta anche in...
industrializzare
industrialiżżare v. tr. [der. di industriale]. – 1. Rendere industriale, cioè trasformare in senso industriale l’economia di uno stato, di una regione: i. il paese. 2. Applicare a un’attività economica, o a una determinata...