Ecclesiastico (Meyrueis, Lozère, 1805 - Parigi 1884), prof. di dogmatica alla Sorbona; cattolico liberale, fu collaboratore della politica ecclesiastica di Napoleone III, si batté per le libertà gallicane [...] parte della Santa Sede delle facoltà teologiche istituite dal governo, e al concilio Vaticano I si oppose alla proclamazione dell'infallibilità papale (scrisse allora: Du concile général et de la paix religieuse e Le Pape et les évêques, 1869). Tra ...
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Prelato cattolico (Dublino 1806 - Saint Louis 1896); emigrato negli USA (1833), fu vicario generale a Filadelfia, quindi coadiutore (1841) e successore (1847) del vescovo Rosati in Saint Louis, di cui [...] ottenne l'elevazione a sede metropolitana, organizzando quell'importante provincia ecclesiastica. Nel concilio Vaticano I fece parte della minoranza contraria alla proclamazione della infallibilità, poi si sottomise; scrisse su varî argomenti. ...
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Prelato e scrittore (Staffelstein 1811 - Augusta 1894). Vescovo di Augusta (1858), fu il rinnovatore della diocesi sotto l'aspetto disciplinare, liturgico e culturale. I suoi scritti (Epistel- und Evangelienhomilien, [...] 1848-53; Betrachtungen auf alle Sonntage und Feste des Herrn, 1854) si distinguono per profondità di meditazione. Nel concilio Vaticano I, fu tra gli oppositori dell'infallibilità pontificia. ...
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Prelato (Inzing, Tirolo, 1809 - Bressanone 1879), prof. di studî biblici nel seminario di Bressanone (1836-49), dal 1857 vescovo di questa città. Dottissimo teologo, partecipò attivamente al concilio Vaticano [...] I e come relatore della sezione dogmatica e della commissione per la disciplina ecclesiastica ebbe parte importante nella stesura della costituzione de fide catholica e nella dichiarazione dell'infallibilità pontificia. ...
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Prelato cattolico (Brooklyn, New York, 1810 - New York 1885). Studiò (1835-37) a Roma, all'università Gregoriana; ricoprì poi, in patria, varie cariche ecclesiastiche. Vescovo di Albany (1847), nel 1864 [...] iniziò un ventennio di abile amministrazione. Nel corso del concilio Vaticano I, dichiarò di ritenere inopportuna la dichiarazione d'infallibilità, dato che il papa disponeva di fatto di quel potere. Fu il primo cardinale statunitense (1875), e come ...
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Ecclesiastico (Vigone, Torino, 1793 - Torino 1873). Vicario apostolico in Aleppo e delegato al Monte Libano, svolse per incarico di Leone XII varie missioni in Asia Minore e in Egitto. Tornato in Italia, [...] di Biella (1833) e si prodigò in attività benefiche, appoggiando la politica liberale del governo piemontese. Al concilio Vaticano I si schierò contro la definizione dell'infallibilità pontificia, sottomettendosi però dopo la proclamazione del dogma. ...
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Storico (Napoli 1834 - Tegernsee, Baviera, 1902); allievo a Monaco del Döllinger, partecipò alla vita politica della Gran Bretagna come deputato liberale, e fu tra i consiglieri più ascoltati dal Gladstone. [...] The Rambler poi estinta (1864) per volere del cardinal Wiseman. Riluttante ad ammettere il Sillabo, nonché il dogma dell'infallibilità papale, per cui Pio IX convocò il Concilio vaticano, si trasferì a Roma e, fiancheggiando l'azione del Döllinger ...
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Prelato (Szécsény 1816 - Kalocsa 1891). Sacerdote (1839), successo al vescovo N. Kovács in Transilvania si dedicò alla riorganizzazione delle istituzioni cattoliche; per essersi opposto al diploma imperiale [...] e Básc che resse fino alla morte. Al concilio Vaticano I fu uno dei principali oppositori della definizione dell'infallibilità pontificia; cardinale dal 1879. Nei primi anni della sua carriera religiosa si occupò attivamente di studî botanici e ...
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Ecclesiastico (Totteridge, Hertfordshire, 1808 - Londra 1892). Entrato (1833) negli ordini anglicani, ebbe una viva crisi di coscienza attraverso la partecipazione al movimento puseysta (v. Pusey), e nel [...] cardinale. Durante il concilio Vaticano del 1870 fu il più valido difensore (con I. von Semestry) del dogma dell'infallibilità. Notevolissima la sua azione sociale. Tra le sue opere si ricordano: The grounds of faith (1852); The eternal priesthood ...
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Ecclesiastico (Vienna 1809 - ivi 1885), fratello di Felix; sacerdote (1833), arcivescovo di Salisburgo (1836), cardinale del titolo di S. Agostino (1842), poi trasferito (1850) all'arcivescovato di Praga. [...] parlamentare delle leggi sul matrimonio; richiamò in vita il tribunale ecclesiastico, la cui giurisdizione era stata impedita dalle restrizioni giuseppine. Nel concilio Vaticano I (1870) si pronunciò contro il dogma dell'infallibilità pontificia. ...
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infallibilita
infallibilità s. f. [der. di infallibile]. – Carattere, condizione, privilegio di persona o cosa che è o si ritiene infallibile; impossibilità di sbagliare, d’ingannarsi, o d’indurre in errore: l’i. di Dio; i. di un oracolo,...
infallibilista
s. m. e f. [der. di infallibile] (pl. m. -i). – Fautore, assertore dell’infallibilità del papa; il termine, oggi disusato, nacque durante le polemiche che nel sec. 19° precedettero la definizione dogmatica dell’infallibilità...