ULISSE ('Οδυσσεύς, Ulixes)
Gaetano DE SANCTIS
Paolino MINGAZZINI
Mario PRAZ
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Uno dei più noti eroi greci. Del suo nome si diedero varie etimologie: la più comune è quella da ὀδύσσασϑαι, che risale [...] , che, per il famoso episodio nel XXVI canto dell'Inferno attinse in parte alle tradizioni che volevano che l'eroe passo di Cicerone (De Off., III, 26) influì sulla concezione dantesca, che rappresentò l'eroe non trattenuto da dolcezza di figlio, né ...
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MANTOVA (A. T., 24-25-26)
Clinio COTTAFAVI
Arturo SOLARI
Romolo QUAZZA
Adelmo DAMERINI
Leone Andrea MAGGIOROTTO
Tammaro DE MARINIS
Manfredo VANNI
Importante città della Lombardia, capoluogo di [...] fondatrice eponima della città: cfr. il noto episodio di Dante, Inferno, XX, vv. 52-99), l'antica Mantua fece parte musicale. - Mantova entra nella storia musicale con il ricordo dantesco del trovatore "Sordello mantovano" e poi con l'istituzione ...
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SANGUINETI, Edoardo
Alessandra Briganti
(App. IV, III, p. 263)
Poeta, romanziere, critico italiano. La produzione poetica di S. si è svolta coerentemente sulla linea inaugurata dalla serie Reisebilder, [...] , l'avanspettacolo, la tragedia e l'operetta). Nella stessa direzione si pone la Commedia dell'Inferno. Un travestimento dantesco (1989), rivisitazione della prima cantica, in cui l'acceso plurilinguismo, la fruizione delle tecniche scenografiche ...
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Figlio d'Ipponoo e di Astinome o Laodice. Poco si può afferrare la sua personalità quale dovette apparire nei poemi ciclici: chiara ci risulta invece quella rappresentata dai tre grandi tragici. Presso [...] riproducono di C. la figura fissatane dai tragici, la quale, attraverso la Tebaide di Stazio, ha ispirato il famoso episodio dantesco (Inferno, XVI, 43-72).
Nobilissima la figura della sposa di lui Evadne, figlia d'Ifi, la quale dal dolore di averlo ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] in cui la più triste realtà negava ogni speranza di bene, e la grande anima dantesca, avida di bene, si struggeva in un'angoscia drammatica, l'Inferno è popolato di figure umane dominate da forti passioni, di grandi caratteri, di taglienti profili ...
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ROMANIA (A. T., 79-80)
Emmanuel DE MARTONNE
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Ramiro ORTIZ
Anna Maria RATTI
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Walter [...] Niculae Gane (1835-1916), che appartenne anch'esso alla Junimea e tradusse l'Inferno in terzine irregolari, troppo spesso allontanandosi dal testo dantesco.
Ion Ghica (1816-1897), nelle sue interessanti Scrisori către Vasile Alecsandri (Lettere a ...
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TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] per L. Ronconi l'Orlando furioso) prepara per F. Tiezzi regista e S. Lombardi primattore la Commedia dell'Inferno. Un travestimento dantesco, che va in scena al Fabbricone di Prato nel giugno 1989. Seguono, nel 1990, Purgatorio, la notte lava ...
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Fu già definita (Aristot., Poet., 21; Cicer., Orat, 94; Quintil., IX, 2, 46) una metafora continuata; e veramente, a considerarla nei termini stretti, ha una fondamentale attinenza con l'espressione metaforica [...] la figura della Sibilla e la discesa di Enea all'Inferno. Già nel commento di Donato si nota qualche traccia d sur la littérature contemporaine, Parigi 1865); A. Borgognoni, Scelta di scritti danteschi, a cura di R. Truffi, Città di Castello 1897, pp. ...
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INTERMEDIALITA
Massimo Fusillo
Roberto Terrosi
INTERMEDIALITÀ. – Origini e antecedenti. Teorie e tipologie. La mediasfera e la ri-mediazione. Il cinema e gli adattamenti. La videoarte. La regia lirica. [...] 1989), le cui prime otto puntate visualizzano i primi otto canti dell’Inferno e sono dirette da Peter Greenaway e Tom Philipps (seguiranno altri sei ampio la potenza immaginifica dello stile dantesco, sfruttando molteplici serbatoi iconografici anche ...
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. Famiglia magnatizia fiorentina, venuta da un castello del contado in città nel sec. XI. Nel canto XVI del Paradiso, vv. 115-120, Dante dice di loro: "l'oltracotata schiatta che s'indraca dietro a chi [...] Adimari, e richiamando l'iracondia per cui condannò all'Inferno (VIII, v. 31 segg.) lo "spirito bizzarro" oltre a messer Forese, il condottiero di Benevento, si hanno il dantesco Tegghiaio Aldobrandi, bollato nel girone di Brunetto Latini (Inf., XVI ...
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inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...
antinferno
antinfèrno (o antiinfèrno) s. m. [comp. di anti-2 e inferno]. – Nome con cui viene spesso indicato il vestibolo dell’inferno dantesco cioè la parte che va dalla porta al fiume Acheronte e che è sede degli ignavi.