Averroè (Averoìs)
Cesare Vasoli
Nome usato da D. (v. il latino Averrois) e dagli autori occidentali del suo tempo, per indicare Abū l-Walīd Muhammad ibn Abmad ibn Muhammad ibn Rushd, filosofo arabo nato [...] castello degli spiriti magni nel Limbo o primo cerchio dell'Inferno (If Iv 144 Averoìs che 'l gran comento feo); , 46-48, 59-60, 80-90; 140-141, 195; ID., Saggi e note di critica dantesca, Milano-Napoli 1966, 5-6, 20-25, 28-31, 32-35, 58-59, 76, 239 ...
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D'ARRIGO, Stefano
Mauro Bilotta
D’ARRIGO, Stefano (Fortunato Stefano)
Nacque il 15 ottobre 1919 ad Alì Marina (od. Alì Terme), da Giuseppe e Agata Miracolo.
I primi anni
Ad Alì Marina, piccolo borgo [...] romanzo, hanno fatto delle parole «il paradiso e l’inferno delle cose» (Lanuzza, 1985, p. 136). Primo Levi – in patria del re di Itaca, ma il «folle volo» dell’Ulisse dantesco, che in D’Arrigo trasfigura nel navigare disadorno dell’Uomo tra le ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] (Inf. XIII, 72): «ingiusto fece me contra me giusto» (e dantesco è anche il costrutto «scindere da sé»), in passi come «Ma il modella su quello con Brunetto Latini nel XV canto dell’Inferno. Il dantismo e il medievalismo sono in definitiva sottratti ...
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Lucano, Anneo
Ettore Paratore
Il poeta latino è in If IV 90, collocato nel Limbo accanto a Omero, Orazio, Ovidio e, implicitamente, a Virgilio; in Cv IV XXVIII 13 è definito quello grande poeta Lucano. [...] Cesare con Amiclate; inoltre si consideri nel c. XXXI dell'Inferno l'episodio di Anteo (già ripreso in Cv III III 7 20; M. Marti, Aspetti stilistici di D. traduttore, in Realismo dantesco ed altri studi, Milano 1956, 123 (per una poco considerata ...
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Germania
Filippo Brancucci
W. Theodor Elwert
Dell'odierna G., detta da lui Lamagna o Alamania (If XX 62; VE I XVIII 5), D. ha scarse notizie e poco chiare, di gran lunga inferiori a quelle che dimostra [...] , fu il Gerstenberg, ma notevole ostacolo a un giudizio concreto era l'assenza di conoscenza diretta dell'opera dantesca. Se la prima stampa dell'Inferno in G. appare nel 1755 (a Lipsia), le prime due stampe dell'intero poema uscirono solo nel 1788 ...
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Giovenale (Iuvenale)
Ettore Paratore
Sulla base di quanto molti ritengono per Persio (cioè una conoscenza indiretta attraverso citazioni del poeta satirico esistenti in testi molto più tardi e sicuramente [...] da parte di Dante. Ma nella ‛ lectura ' del XIV dell'Inferno (ora in Tradizione e struttura in D., Firenze 1968, 241 e cfr. almeno: P. Chistoni, La seconda fase del pensiero dantesco: periodo degli studi sui classici e filosofi antichi e sugli ...
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Filosofia
Vincenzo Placella
. Il concetto di f. in Dante. Per f., ai tempi di D., s'intendeva tutto l'ambito del sapere compreso nelle opere di Aristotele, il Filosofo per antonomasia. Anzi, negli ultimi [...] cristianesimo: per D. l'immortalità dell'anima, l'Inferno, il Paradiso non erano altrettanti miti per tenere a bada c. di G. Pasquali, I, ibid 1955; A. Vallone, Interpretazione del Virgilio dantesco, in " L'Alighieri " X (1969) 14-40; A. DI Giovanni, ...
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Croce, Benedetto
Mario Fubini
Alla personalità e alla poesia di D., a situazioni e immagini della Commedia, ai suoi critici e in particolare al De Sanctis il C. fa più di un riferimento nel corso della [...] un tema essenziale del poema, e in particolare dell'Inferno, a cui lo schema teologico offre poco più di un ma a un tempo apre prospettive nuove per la comprensione anche della poesia dantesca. Avrebbe il C. scritto il libro sulla Poesia di D. dopo ...
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Veneto
Ettore Caccia
Non ragioni critiche intrinseche giustificano la presente voce, e neppure ragioni storiche, se il V. come regione non esisteva ai tempi di D., e se la Marca Trevigiana che ad esso [...] C., in " Studi d. " XIII (1928) 5-29; G. Petrocchi, Intorno alla pubblicazione dell'Inferno e Purgatorio, in " Convivium " XXV (1957) 652-669 (rist. in Itinerari danteschi, Bari 1969, 83-118). Opere specifiche: N. Barozzi, Accenni a cose venete nel ...
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Orosio, Paolo
Antonio Martina
L'autore degli Historiarum adversus paganos libri VII (nato a Tarragona, Spagna, verso la fine del sec. IV, e morto in data sconosciuta nell'Africa del nord), opera che [...] Orosio.
Il nome dello scrittore latino ricorre altre sei volte nel corpus dantesco. In Cv III XI 3 D. lo chiama a testimone per di FERE).
O. è forse presente in un altro passo dell'Inferno (XXVII 7-12) dove si parla del bue cicilian costruito da ...
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inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...
antinferno
antinfèrno (o antiinfèrno) s. m. [comp. di anti-2 e inferno]. – Nome con cui viene spesso indicato il vestibolo dell’inferno dantesco cioè la parte che va dalla porta al fiume Acheronte e che è sede degli ignavi.