MILTON, John
Gian Napoleone Giordano Orsini
Poeta inglese, nato il 9 dicembre 1608 a Londra, dove suo padre, John Milton (v.), era stato costretto ad emigrare e ad esercitare una professione, quella [...] con le medesime parole della celebre invettiva del Paradiso dantesco, il M. così mostra già di prendere vivo degli angeli ribelli, precipitati dal Signore nel più profondo abisso dell'inferno per la loro rivolta contro l'autorità di Cristo, il figlio ...
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PARADISO (dal persiano pairidaeza, da cui anche l'ebraico pardeš, attraverso il greco παράδεισος, con il significato primitivo di "giardino recinto", "verziere", "parco")
Giuseppe RICCIOTTI
Mas. S.
È, [...] , e rappresenta quindi il contrapposto al luogo di pene, o inferno, destinato ai malvagi. La scelta di questo termine per tale in vita. Questa concezione del "paradiso terrestre" dantesco dipende specialmente dall'idea suaccennata di un Eden situato ...
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PAGLIARO, Antonino (App. II, 11, p. 484)
Ha continuato a insegnare glottologia nell'università di Roma fino al fuori ruolo, nel 1968; dal 1965 socio nazionale dell'Accademia dei Lincei; è morto a Mistretta [...] cospicua traccia nella critica e fin nella costituzione del testo dantesco (gran parte dei saggi danteschi sono raccolti nei due volumi di Ulisse, 1966): si pensi alla lezione ibornio in Inferno XXVI, 14.
Bibl.: N. Sapegno, in Giorn. stor. lett. ital ...
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SATANA
Giuseppe RICCIOTTI
Paolo ARCARI
Carlo BRICARELLI
. È un vocabolo d' origine ebraica, passato attraverso la Bibbia (oltre che in altre lingue semitiche, siriaco, ecc.) anche nelle lingue europee.
Il [...] del S. autentico.
Altra cosa è la reazione estetica. Al capovolgimento dantesco - egli è ora sì brutto, come fu bello (Inf., XXXIV tentazione in genere, e il castigo del peccato, cioè l'inferno.
Nella Tentazione di Cristo e nella Discesa al Limbo l' ...
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IACOPO della Lana
Mario Pelaez
Bolognese, di famiglia forse originaria di Firenze, nato verso il 1290, morto intorno al 1365. Probabilmente dimorò a lungo a Venezia e forse quivi compose il commento [...] contemporaneo di I., e forse anche, ma per il solo Inferno, Guglielmo de Bernardis (1349). Ebbe due edizioni nel sec. F. Filippini, L'origine fiorentina di I. d. L., in Giorn. Dantesco, XXV, p. 51; L. Rocca, Di alcuni commenti della Divina Commedia ...
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FLAMINI, Francesco
Lucia Strappini
Nacque a Bergamo, ultimo di dieci figli, il 24 maggio 1868 da Adele Siepi e Giulio, di origine romana. Nel 1870, per esigenze di servizio. il padre, fanzionario del [...] e studi che spaziavano fondamentalmente sui primi secoli della storia letteraria italiana, con nuovi saggi danteschi (L'ordinamento morale dell'Inferno di Dante; La Beatrice di Dante), e sulla lirica tre-quattrocentesca, ma allargando anche l ...
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RICCOBALDO da Ferrara
Massimo Giansante
RICCOBALDO da Ferrara. – Nacque a Ferrara verso il 1245, nulla si sa della famiglia di origine, eccetto il nome del padre, Bonmercato, forse un notaio ferrarese [...] Azzo, la responsabilità dell’assassinio di Obizzo, scagionando appunto Aldobrandino e ispirando in questo senso anche il racconto dantesco di Inferno, XII, 110-112 (Zanella, 1991, p. 166).
In ogni caso, dal 1297 Riccobaldo fu stabilmente a Ravenna ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] bruttezza", è pacifico che questa sia anzitutto di pertinenza dell'inferno, come la bellezza lo è del paradiso. Niente più tutta prima "oscuro", una volta "chiaro" pareggi quello "dantesco". Costui è quel Toldo Costantini che, nativo di Serravalle ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] che non vuoisi soffrire ne' poeti ...». Si può pensare alla dantesca sentenza del magnanimo che sempre si magnifica in suo cuore e del i due sonetti su Rodomonte e Mandricardo all'Inferno: una pittura grossolana e involontariamente parodistica, con ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] di scendere integralmente agli inferi e di vivere la propria ‟stagione all'inferno". Non a caso nel suo grande libro Axel's Castle (1931 portavoce di tutte le corde del vivere. Scrittore dantesco e poeta della tenera e demonica passionalità del corpo ...
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inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...
antinferno
antinfèrno (o antiinfèrno) s. m. [comp. di anti-2 e inferno]. – Nome con cui viene spesso indicato il vestibolo dell’inferno dantesco cioè la parte che va dalla porta al fiume Acheronte e che è sede degli ignavi.