latino
Bruno Basile
Giorgio Brugnoli
In funzione sostantivale o aggettivale, la voce ricorre con alta frequenza (specie nel Convivio) e con interessanti variazioni di significato.
Il riferimento alla [...] V 14 lo volgare seguita uso, e lo latino arte). Il pensiero dantesco sul rapporto l.-volgare e sulla maggiore importanza dell'uno o dell'altro ; G. Padoan, Il " Liber Esopi " e due episodi dell'" Inferno ", in " Studi d. " XLII [1964] 75-102), né ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Vita Nuova - Introduzione
Domenico De Robertis
È tra i caratteri certo più significativi dell'opera dantesca, ed elemento costitutivo di essa, la prepotente forza di autoaffermazione [...] a un quadro della tradizione che almeno nel IV dell'Inferno risulta inmutato. Accanto a Cicerone, nel II del Convivio poesia e poesia della propria storia nel XXII della «Vita Nuova» in « Studi danteschi», LI (1978), pp. 153-77·
NOTE
[1] Se lo studio, ...
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sapere (savere)
Alessandro Niccoli
Le presenze di s. nell'opera, canonica o no, di D. assommano a 541 (Rime 43, Rime dubbie 20, Vita Nuova 46, Convivio 159, Inferno 71, Purgatorio 73, Paradiso 44, Fiore [...] spiegabili con il diffuso autobiografismo di tanta parte dell'opera dantesca o con l'importanza che il dialogo fra D. come enfasi Virgilio nell'apprestarsi a spiegare a D. quale sia la forma dell'Inferno: Ed elli a me: " Tu sai che 'l loco è tondo... ...
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Epistole
Manlio Pastore Stocchi
La silloge delle E. dantesche, nella estensione e nella disposizione fissate da E. Pistelli nella sua edizione del 1921 per la Società Dantesca Italiana e tuttora accolte [...] un volgarizzamento dell'Ep VII. All'inferno degli apocrifi sembrarono condannarla sia la conclamata 1899), rist. in Studii sulla D.C., Milano-Palermo 1901; F. Torraca, Studi danteschi, Napoli 1912, 249 ss.; E. Moore, Studies in D., III, Oxford 1903, ...
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Cristo
Kenelm Foster
Descriveremo e analizzeremo la figura e il tema di C. nelle opere di D., disponendole secondo il graduale sviluppo della cristologia dantesca che esse presentano. Un paragrafo conclusivo [...] libro, l'effetto delle quali è di sottolineare la concezione dantesca della vita cristiana: questa vita implica una sorta di martirio in povertà e in umiltà (XIX 90-93). In tutto l'Inferno queste sono le uniche parole dette da un cristiano in stato di ...
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venire
Alessandro Niccoli
Verbo ad alta frequenza, con oltre 670 occorrenze distribuite in modo uniforme in tutte le opere, compreso il Fiore (nel Detto compare una sola volta). L'ampiezza della documentazione [...] / che recherà la tasca con tre becchi (e s'intende " venga all'Inferno ", " sia dannato "; altri esempi dello stesso uso in XIX 77 e 82); 'uso non è però mai attestato con sicurezza nel lessico dantesco. L'esempio più perspicuo è quello di Pd XII 78 ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, METRICA
CCostanzo Di Girolamo
Se appare a tutt'oggi accettabile un'idea dei Siciliani come "colonia italiana della poesia occitanica, parallela, con qualche decennio di ritardo, [...] e noi: rime simili compaiono ancora diverse volte in Dante (per esempio, Inferno, V, 95, 97, 99 voi : fui : sui) e una volta in tre), ad esempio: ~; ccd, ccd (i termini sono danteschi, ma Dante parla nel De vulgari eloquentia di fronte e sirma solo ...
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anima
Efrem Gettoni
Il termine ricorre assai di frequente nelle opere di D., nella Commedia innanzi tutto, e nel Convivio, più raramente nelle altre. Spesso è inteso in senso rigorosamente filosofico [...] If XIII 88 l'a. ‛ legata ' in vita al corpo si lega, nell'Inferno, ai nocchi, ai tronchi nodosi; in Pd II 133 alma è in correlazione con cui deve ricorrere il Busnelli per far quadrare la teoria dantesca con quella di s. Tommaso: l'ha già fatto ...
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diritto romano in Dante
Filippo Cancelli
Tra le tesi opposte, entrambe esagerate, di chi vede in D. un giurista e di chi lo fa ignaro affatto delle fonti giuridiche - naturalmente per cognizione diretta, [...] degli uomini e non per loro guadagno.
Lo stesso ordinamento morale dell'Inferno, se non può dirsi derivi o s'ispiri al d. r Negroni, D.A. e Bartolo da Sassoferrato, in " Riv. di cose dantesche " 1890: v. a questa voce); e altri pur grandi giuristi lo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La discussione intorno alle fonti filosofiche di Dante è tanto vasta e articolata che non [...] di cui si riscontra l’apporto in tal proposito nella poesia dantesca sono diverse, dal De Amore di Andrea Cappellano all’amore di Inf. IV 94) si trova nel Limbo, nell’anti-inferno dove sono riuniti i sapienti pagani ai quali non fu possibile ...
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inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...
antinferno
antinfèrno (o antiinfèrno) s. m. [comp. di anti-2 e inferno]. – Nome con cui viene spesso indicato il vestibolo dell’inferno dantesco cioè la parte che va dalla porta al fiume Acheronte e che è sede degli ignavi.