tutto
Alessandro Niccoli
Vocabolo ad altissima frequenza, con oltre 1060 presenze complessive, distribuite in tutte le opere, compresi il Fiore e il Detto.
L'elisione della vocale finale è attestata [...] sono documento significativo della duttile ricchezza del linguaggio dantesco.
Gli esempi cui si è alluso sono i la terra nel suo complesso (Cv IV IX 2 [seconda occorrenza]), l'Inferno nella sua struttura fisica e in coloro che lo abitano (If XXXIV 69 ...
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ritmo
Gian Luigi Beccaria
111. Con accezione metaforica del termìne si è episodicamente parlato per D. come per altri poeti di ritmo (mentale), riguardo all'alternarsi dei personaggi, ricorrere d'immagini [...] un qualche rapporto. L'insistere, poniamo, in un verso dantesco, sulle i o sulle u toniche, non esprimerà di ), rimembriti di Pier da Medicina (If XXVIII 73); oppure Luogo è in inferno detto Malebolge (XVIII 1), Loco è nel mezzo là dove 'l Trentino ...
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volere
Alessandro Niccoli
Le presenze di v. nell'opera dantesca assommano a 694 (Vita Nuova 60; Rime 53; Rime dubbie 13; Convivio 182; Inferno 79, Purgatorio 84, Paradiso 75; Fiore 131; Detto 17), distribuite [...] lessico del Convivio (fuori del quale è attestato una volta nell'Inferno) l'uso di v. per alludere a una dottrina o verbo; inoltre assume accezioni estensive che, almeno nel linguaggio dantesco, sono proprie soltanto di questa forma.
Come sinonimo di ...
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GIROLAMI, Remigio de'
Sonia Gentili
Nacque a Firenze da Chiaro in un anno compreso nell'arco del quarto decennio del Duecento.
Dei natali remigiani conosciamo invece piuttosto bene, grazie all'immenso [...] tratti peggiori, identica a se stessa: "un inferno economico, nemico della buona coscienza" (Delcorno, p 1967), pp. 8-43, 90-113; O. Capitani, R. de' G., in Enc. dantesca, III, Roma 1971, pp. 208 s.; A. Sarubbi, Chiesa e Stato comunale nel pensiero di ...
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similitudine
Lucia Onder
Antonino Pagliaro
Il termine compare 26 volte nel Convivio, una volta nel Paradiso e una nella Vita Nuova.
Il valore più comune di " somiglianza " si registra in Cv IV XII [...] rendere l'intensità del fumo, in Pg XVI 1 ss. Buio d'inferno e di notte privata / d'ogne pianeto, sotto pover cielo, / quant alla qualifica di nero.
Una funzione, per la quale la s. dantesca più si lega e fa corpo con il tessuto narrativo, è quella ...
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Stazio, Publio Papinio
Ettore Paratore
D. ricorda S. già in Cv IV XXV 6 come lo dolce poeta. Si sarebbe tentati di pensare che così definendolo egli alludesse alle Silvae. Ma del poeta egli ignorava [...] in " Cultura e Scuola " 13-14 (1965) 455 ss.; U. Bosco, Il canto XIV dell'Inferno, in Nuove Lett. Il 47 ss.; F. Matarrese, Capaneo, in Interpretazioni dantesche, Bari 1957, 281 ss.; F. Fergusson, Canto XXI: A Ghostly Scene of Recognition, in Dante's ...
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metafora
Francesco Tateo
Figura retorica consistente nell'usare in luogo del vocabolo proprio un vocabolo diverso attinto ad altro campo semantico. Il trasferimento del vocabolo da un campo a un altro [...] monte vestite dei raggi del sole (If I 16-17), o dell'Inferno che assanna i dannati (XVIII 99) o che divora / Lucifero con (XVIII 16-17).
La maggior parte delle m. dantesche riguarda la rappresentazione sensibile della vita psicologica o spirituale. ...
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CAVALCANTI, Guido
Mario Marti
Nacque a Firenze, come risulta dalle attestazioni dantesche nel De Vulgari Eloquentia (“Guidonis de Florentia”, II, xii, 3; e cfr. anche I, xiii, 3); ma si ignora in quale [...] 1 s. (e cfr. E. G. Parodi, in Bull. della Soc. dantesca ital., VI [1898], pp. 1-19); F. D’Ovidio, Il disdegno 17-18 (1946), pp. 20-31; M. Luzi, Sulla poesia di G. C., in L’Inferno e il Limbo, Firenze 1949, pp. 45-52; M. Corti, Il dualismo e la morte ...
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Classica, Cultura
Manlio Pastore Stocchi
. Nella Firenze ancor priva di uno Studium generale (che ebbe solo nel 1349) D. non poté seguire un corso regolare di studi superiori. D'altra parte affiora [...] agli antichi illustri nominati nel IV dell'Inferno i personaggi di cui avrebbe acquisito . di fronte all'umanesimo letterario, in Atti del Congresso internazionale di studi danteschi, II, Firenze 1966, 377-400; E. Paratore, L'eredità classica ...
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Stil nuovo
Mario Marti
Con questa formula scolastica la moderna storiografia della letteratura italiana significa i temi e i modi espressivi di un gruppo di giovani poeti toscani vissuti a cavallo dei [...] un sospiro messaggier del core (e l'altro sonetto probabilmente dantesco Amore e monna Lagia e Guido ed io, che con Beatrice (e nei discussi episodi di XIX 8 27 che dirà ne lo inferno, e di XLII 1 apparve a me una mirabile visione); all'apparizione ...
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inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...
antinferno
antinfèrno (o antiinfèrno) s. m. [comp. di anti-2 e inferno]. – Nome con cui viene spesso indicato il vestibolo dell’inferno dantesco cioè la parte che va dalla porta al fiume Acheronte e che è sede degli ignavi.