oc (oco)
Pier Vincenzo Mengaldo.
È in D. che si trovano le prime attestazioni compatte, non solo italiane, di ‛ lingua d'oc ' e simili (oc deriva da hoc è vale in prov. antico " sì ") nel senso di " [...] Bibl. delle Scuole ital. " II [1890] 161 ss., e in " Strenna dantesca " I [1902] 111 ss.; V. Crescivi, in " Giorn. stor. " XXXII Bertram. E altri ha visto pure, nel canto XXVIII dell'Inferno, l'ambizione di realizzare quell'epica delle armi che nel ...
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tempo
Cesare Vasoli
D. usa questo termine in molte occorrenze e diversi sensi, alcuni dei quali propri del linguaggio comune e privi d'intenzioni filosofiche e dottrinali. Ma propone anche una definizione [...] personali.
Più spiccioli e comuni sono, invece, i diversi richiami danteschi all'uso del t. e al ‛ governo ' che relazione alle pene del Purgatorio, che, a differenza di quelle dell'Inferno, non durano sempre, ma hanno solo una ‛ certa durata ', ...
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Cacciaguida
Fiorenzo Forti
. Antenato di D. (Pd XV 28, 88-89), padre di Alighiero bisavo del poeta (vv. 91-97), appare nel cielo di Marte (vv. 19-21). Battezzato in S. Giovanni, nella Firenze della [...] punto del suo poema, certo dopo scritto il canto XV dell'Inferno, D. pensò a un personaggio che, legato a lui da (in Minerva oscura, Livorno 19172, 499 ss., e in Conferenze e studi danteschi, Bologna 1915, 259 ss.), di B. Croce (in La poesia di D ...
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povertà (poverta; povertade; povertate)
Dabney G. Park
Raoul Manselli
Il termine p. e i suoi affini sono usati da D. con valori molteplici.
1. Come figura allegorica designa madonna Povertà (Pd XI 74), [...] Chiesa. A questo riguardo va detto che nella visione dantesca la virtù religiosa della p. è tipica dei francescani , come risulta limpidamente da quanto dice nel c. VII dell'Inferno, ove il tema della ricchezza è affrontato dichiaratamente, mentre è ...
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Fiore, IL
Gianfranco Contini
Poemetto da alcuni critici attribuito a D., mentre la paternità è da altri, e soprattutto era un tempo, energicamente contrastata. E contenuto esclusivamente in un manoscritto [...] D'Ancona, Firenze 1901, 657-692; F. D'Ovidio, ora in Nuovi studi danteschi, II, Napoli 19322, 253-286; A. Farinelli, D. e la Francia, Milano The Syntax of " Il Fiore " and of Dante's " Inferno " as Evidence in the Question of the Authorship of " Il ...
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ELIA d'Assisi (Elia da Cortona, al secolo Buonbarone)
Silvana Vecchio
Nacque probabilmente ad Assisi intorno al 1170-11 80. Le fonti che ci hanno tramandato i suoi dati biografici (quasi tutte francescane, [...] donazione di un terreno denominato Colle dell'Inferno, poi ribattezzato Colle del Paradiso, nel territorio 148 s., n. 172; E. Crivelli, Dante e gli alchimisti, in Giornale dantesco, XXXVIII (1935), pp. 29-32; M. Mazzoni, Sonetti alchemici di Cecco d ...
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Sordello
Marco Boni
Trovatore italiano, citato da D. in VE I XV 2; personaggio dei canti VI, VII e VIII del Purgatorio.
Nato negli ultimi anni del sec. XII o nei primi del sec. XIII a Goito, nel territorio [...] del poemetto che si ritrova nel canto III dell'Inferno (cfr. Ensenhamen 901 ss.; If III 34 ss Palermo 1901 (rist. Caserta 1931) 3 ss.; A. Mazzoleni, S. e l'apostrofe dantesca, Bergamo 1901; A. D'Ancona, Il canto VII del Purgatorio, Firenze 1901 (rist ...
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tuono (trono; truono; 'ntrono)
Giorgio Stabile
Il termine, in D., oltre il suono prodotto dal corrispondente fenomeno atmosferico, ne designa l'effetto materiale, cioè lo squassare dell'aria provocato [...] il t., elevato a significati allegorici dallo stesso commento dantesco: E che è ridere se non una corruscazione de II XXVII 3 e If IX 65).
Le occorrenze di t. nell'Inferno sono, viceversa, inserite in contesti meteorologici di grande rilievo. È il ...
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selva
Mirella Sabbatini
Eugenio Ragni
Il vocabolo, a parte un'occorrenza del Convivio, appare solo nella Commedia.
Il termine ha valore generico in If IX 69 un vento / ... che fier la selva, peraltro [...] della quale è ovvia l'ascendenza virgiliana, che localizza l'inizio del viaggio dantesco a Cuma (si veda per es. la xilografia Sito et forma della valle Inferna incisa per la seconda edizione aldina della Commedia, Venezia 1515, riprodotta in questa ...
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Farinata
Mario Sansone
Appellativo di Manente degli Uberti, capopartito ghibellino, personaggio del C. X dell'Inferno.
Appartenente a nobile, ricca e antica famiglia ghibellina, figlio di Iacopo, nacque [...] . d. " III (1895-96) 475 ss.; E. Proto, Gli eresiarchi, ibid V (1897) 337-369; L. Gatta, Noterelle dantesche, Urbino 1899; F. Romani, Il canto X dell'Inferno, in " Giorn. d. " XIV (1906) 34-37; G.A. Levi, L'episodio di F., in Studi estetici, Città di ...
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inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...
antinferno
antinfèrno (o antiinfèrno) s. m. [comp. di anti-2 e inferno]. – Nome con cui viene spesso indicato il vestibolo dell’inferno dantesco cioè la parte che va dalla porta al fiume Acheronte e che è sede degli ignavi.