Purgatorio
Marcello Aurigemma
La struttura topografica, morale, narrativa del P. (termine che compare due volte nell'opera dantesca, in Pg VII 39 là dove purgatorio ha dritto inizio, e IX 49 Tu se' [...] (anch'essi con apparizione del tre e del sette). D'altra parte anche nella logica del racconto allegorico-morale dantesco l'Inferno e il P. sono sia narrativamente legati tra loro, sia razionalmente consecutivi, poiché dopo la vista del peccato che ...
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profetismo
Raoul Manselli
Il p. di D., che si addensa, soprattutto, come tensione profetica nella Commedia, non è certo atteggiamento isolato dello spirito del poeta, ma va, piuttosto, considerato come [...] mostra il parallelismo evidentissimo che lega il VI canto dell'Inferno a quelli corrispondenti del Purgatorio e del Paradiso; e già nel Trecento venne ritenuto appunto il veltro dantesco, sembrerebbe avere buone probabilità d'incarnare il Redentore ...
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endecasillabo
Ignazio Baldelli
Il verso dantesco, e in particolare l'e., ha attirato fortemente l'attenzione degli studiosi fino a spingerli a una serie d'importanti considerazioni sui rapporti più [...] della canzone del De vulg. Eloq., Firenze 1967; ID, Note sulla metrica delle prime canzoni dantesche, ín " Lingua e stile " III (1968) 319-331; I. Baldelli, Il canto XIII dell'Inferno, in Nuove lett. II 33-45; ID, D. e i poeti fiorentini del Duecento ...
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Pia
Giorgio Varanini
D. fa di una P. senese la protagonista del terzo episodio del celebre trittico di Pg V (vv. 130-136), tanto breve quanto intenso, assurto a straordinaria celebrità e fortuna anche [...] che si susseguono nel canto XXXII dell'Inferno. Opportunamente, pertanto, il Sapegno parla XVI [1908] 139, 244-245); A. Scolari, Un nuovo documento a illustrazione di un passo dantesco, Ravenna 1920; P. Rossi, D. e Siena, in " Bull. Soc. Senese St. ...
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PACINI, Giovanni
Saverio Lamacchia
PACINI, Giovanni. – Nacque a Catania l’11 febbraio 1796, come attesta l’atto di battesimo custodito nella parrocchia della Madonna dell’Aiuto (Adabbo, 1875, p. IX), [...] su consiglio di Wagner, fu articolata in due tempi, Inferno e Purgatorio), Pacini varcò la soglia, mise in musica eseguita il 15 maggio 1865 a Firenze per il sesto centenario dantesco. Pacini, che nel 1863 aveva aderito alla Società del Quartetto ...
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barattiere
Pietro Mazzamuto
Colui che, avendo un ufficio, si fa corrompere per denaro o altra ricompensa; genericamente, vale anche " truffatore ", " malvivente ".
S'incontra tre volte nella Commedia: [...] i b., i diavoli, in " Giorn. d. " XXXVIII (1937) 61-81; A. Chiari, Il primo canto dei b., in Letture dantesche 1-44; M. Principato, Il c. XXI dell'Inferno, Roma 1951; R. Montano, Lo stile di D. e il canto dei b., in Suggerimenti per una lettura di D ...
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veltro
Antonietta Bufano
Charles T. Davis
Cane da caccia, di cui è peculiare la velocità (ogni bontade propria in alcuna cosa, è amabile in quella: sì come... nel bracco bene odorare, e sì come nel [...] di scienze morali, storiche e filologiche s. 8, VIII (1953) 230-237; G. Ungaretti, Il c. I dell'Inferno, in Lett. dant. 5-23; A. Vallone, Del V. dantesco, Alcamo 1955; E. Von Richthofen, V. und Diana, Tubinga 1956; ID., The Twins of Latona, in The ...
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allotropia
Francesco Tateo
Si designa con questo termine il fenomeno della presenza, nella lingua italiana, di voci diverse nella forma, ma risalenti a una medesima voce originaria. Esso può designarsi [...] al di- (= dis-): il Flegetonte si diriva verso l'Inferno movendo dall'unica sorgente di Creta (If XIV 122), Eunoè c'è dubbio che la rima abbia favorito l'introduzione nel poema dantesco di una serie di forme latineggianti e di gallicismi, e che ...
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amico
Emilio Pasquini
1. Come sostantivo, nel valore fondamentale di " persona legata a un'altra da vincoli d'amicizia ", si riconnette all'excursus e alle digressioni del Convivio, che esaminano il [...] traviato: l'amico mio, e non de la ventura (II 61). Siamo fuori sia dell'Inferno vero e proprio sia del presente del viaggio: è il ‛ Prolog in Himmel ' dell'oltretomba dantesco. Alla spiegazione più comune, " colui che mi ama ed è riamato da me, ma ...
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salvezza
Giovanni Fallani
Nel senso teologico s. significa la liberazione dal peccato e il conseguimento del bene ultimo nell'al di là, per opera della grazia. La soteriologia, problema fondamentale [...] né osservarono la legge naturale, vi è la condanna nell'Inferno. Per i pargoli innocenti ebrei vi è la s. in " Studi d. " XXIX (1950) 41-60; A. Camilli, La teologia del limbo dantesco, in " Studi d. " XXX (1951) 209-214; G. Toffanin, L'Umanesimo ...
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inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...
antinferno
antinfèrno (o antiinfèrno) s. m. [comp. di anti-2 e inferno]. – Nome con cui viene spesso indicato il vestibolo dell’inferno dantesco cioè la parte che va dalla porta al fiume Acheronte e che è sede degli ignavi.