Pietro della Vigna (o Vigne; Petrus De Vinea o De Vineis)
Emilio Bigi
Nato certamente a Capua, intorno al 1190, di famiglia disagiata (il padre fu giudice, ma non è certo che lo fosse anche prima che [...] critici in onore di A. Graf, Bergamo 1903, 222-233; A. Monti, in Lect. Genovese u 37-70; A. Medin, Il canto XIII dell'Inferno, in Due letture dantesche, Padova 1906 (ristampato da solo a Firenze, s.d.); G. Cavazzuti, Esposizione del canto XIII dell ...
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sentire [indic. imperf. I e III singol. anche sentia; pass. rem. I e III singol. anche sentio; pass. rem. III plur. anche sentier]
Alessandro Niccoli
Verbo di notevole frequenza, con circa 230 presenze [...] sinteticamente ne la sua presenza; a diversa spiegazione sembra condurre lo stesso testo dantesco al § 4 non sanza cagione dico: là 'v'ella mi senta, fosse pentito a tempo, sarebbe stato condannato all'Inferno, tra i prodighi, a voltolar pesi e ...
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Cinquecento diece e cinque
Pietro Mazzamuto
. Numero col quale D. in Pg XXXIII 43 indica o propriamente un'epoca, o simbolicamente un personaggio che avrebbe dovuto liberare la società di tutto quanto [...] 229; ID., Il canto trentesimoterzo del Purgatorio [1904], in Cònferenze e studi danteschi, Bologna 1915, 228-229; E.G. Parodi, La data della composizione e le teorie politiche dell'Inferno e del Purgatorio, in Poesia e storia della D.C., Napoli 1921 ...
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vita
Alessandro Niccoli
Il termine occorre in tutte le opere, con oltre 280 presenze complessive e indici di frequenza uniformi nelle varie opere, in stretta connessione con alcuni fra i temi più significativi [...] decimo de l'Etica (IV XVII 9). Il discorso dantesco riprende così la distinzione classica tra i due ideali che , a seconda che per lacuna (v.) s'intenda tutto l'Inferno o la sola ghiacciaia di Cocito, nelle vite spiritali dovranno essere comprese ...
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Floro, L. Anneo (O Annio O Giulio)
Antonio Martina
Maestro di retorica oriundo dell'Africa, scrisse sotto Adriano una storia di Roma dalle origini sino ad Augusto, la Epitome de Tito Livio o Bellorum [...] indotto lo Schück (p. 269) a supporre che l'espressione dantesca stia per " Florus und Verfasser von Sagen " e ad , / come Livïo scrive, che non erra. Il passo dell'Inferno non desterebbe sospetti e si sarebbe propensi a spiegare alte spoglie con ...
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vendetta
Alessandro Niccoli
Giovanni Diurni
Oltre che nella Commedia, compare una volta nelle Rime e tre nel Fiore, in accezioni, e spesso anche in passi, strettamente connessi con quelli in cui è [...] F. D'Ovidio, Il guelfismo di D. nel secondo canto dell'Inferno e la cronologia delle tre cantiche, Roma 1923; P. Enriquez, La 1900, 41 n. 73; L. Valli, La struttura morale dell'universo dantesco, Roma 1931; L. Vento, Le idee penali di D. e il canto ...
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grazia [plur. anche graze, nel Detto]
Domenico Consoli
Andrea Ciotti
Quando non è termine dottrinale (v. oltre), il vocabolo indica precipuamente un complesso di qualità e di virtù - attinenti in particolare [...] condiziona (Pd XIV 48).
Si può comunque dire che il concetto dantesco della g., dalla Vita Nuova alla Commedia, s'iscrive all' fondo di natura teologica) dall'esperienza negativa dell'Inferno, che evidenzia gli effetti deformanti e perversi nella ...
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angelo (angiolo; agnolo)
Fernando Salsano
Attilio Mellone
Pier Vincenzo Mengaldo
Significa, quasi sempre al plurale, le Intelligenze celesti, che sono sostanze separate dalla materia: Cv II II 7 intendo [...] 1 e 2, XXVII 6), o gli altri chiamati a singole operazioni, i quali o sono d'invenzione dantesca - come in Pg V 104 l'angel di Dio mi prese, e quel d'inferno / gridava; vili 26 e 107, XXX 82, Pd XXXII 103 - o appartengono alla tradizione scritturale ...
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vero
Alessandro Niccoll
Ha numerose occorrenze, e copre un campo semantico assai vasto, contrapponendosi spesso a ‛ falso '. È adoperato più frequentemente come attributo che non come predicato; compare [...] 122) usata a proposito dei dannati dell'Inferno, proprio perché essi sono definitivamente esclusi dalla 54, XXIX 40. Altre volte la potenza creatrice del linguaggio dantesco imprime vigorosa efficacia innovativa all'espressione: If XVI 124 Sempre ...
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via (sost.)
Eugenio Ragni
È vocabolo di buona frequenza in tutta l'opera dantesca, nella quale ricorre praticamente in ogni accezione del linguaggio proprio e figurato, spesso peraltro compresenti, particolarmente [...] , che sulla barca di Caronte varcano l'Acheronte ed entrano nell'Inferno. Riferito a corpi celesti, indica il percorso che essi compiono nello la compresenza del sovrasenso - l'intero viaggio dantesco, la via di salvazione smarrita e ritrovata, ...
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inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...
antinferno
antinfèrno (o antiinfèrno) s. m. [comp. di anti-2 e inferno]. – Nome con cui viene spesso indicato il vestibolo dell’inferno dantesco cioè la parte che va dalla porta al fiume Acheronte e che è sede degli ignavi.