Società Dantesche
Dario Puccini
Giuliano Bertuccioli
Francesco Mazzoni
Giuseppe Francescato
In vari Paesi sono sorte Società intese a promuovere gli studi su D.: vedi oltre.
Sociedad Argentina De [...] . L'Artefice, Milano 1965, sono raccolte due note: Inferno - I, 32 e Paradiso - XXI, 108). Ma . e le due Società italiane intitolate da lui, in Almae luces malae cruces. Studii danteschi, Bologna 1941, 89-98 (e cfr. le notizie addotte in nota, alle pp ...
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vedere
Domenico Consoli
Verbo ad altissima frequenza, presente in tutte le opere dantesche, con funzioni espressive di particolare rilievo.
Quanto alle forme, notiamo: vedestù per " vedesti tu " (Vn [...] ; Pg XXVII 128 Il temporal foco e l'etterno / veduto hai, figlio, con forte pregnanza, alludendosi al viaggio dantesco per l'Inferno e il Purgatorio.
Il vocabolo dà luogo ad altra sezione semantica quando viene assunto nel linguaggio amoroso, sia ...
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India
Adolfo Cecilia
Ghan Shyam Singh
– Il nome I. è oggi comunemente usato per indicare la vasta regione che è limitata a N dalla catena imalaiana e che si protende a S nell'Oceano Indiano, a guisa [...] . è questo: " Dante, quando disse che a creare l'eterno Inferno è stato il perfetto amore di Dio, scrisse qualcosa di più profondo e scritto dei drammi in versi compreso quello sul tema dantesco di Francesca da Rimini. Nella sua prefazione alle ...
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piacere (sost.; piacire)
Ugo Vignuzzi
Sostantivo attestato in tutto il D. canonico, nel Fiore e nel Detto, ma che si trova impiegato con particolare frequenza nelle opere in poesia, soprattutto nelle [...] nella terza cantica della Commedia, mentre è quasi del tutto assente dall'Inferno (un solo caso, e quel che si può già da ora questo versante, un hapax nell'insieme degli usi danteschi (neppure commensurabile, sotto questo aspetto, sia pure assai ...
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vista
Domenico Consoli
Vocabolo di uso assai esteso, presente in tutte le opere canoniche di D. e nel Fiore; non figura invece nel Detto.
Si collega in tutti i casi con l'atto del vedere, specificandosi [...] l'affinamento e il potenziamento della facoltà intellettiva dantesca in ordine alla conquista della verità divina, e senso, a D. che si affaccia sui tre cerchi del basso Inferno Virgilio annuncia: Tutti son pien di spirti maladetti; / ma perché ...
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sicilianismi
Ghino Ghinassi
Il linguaggio della lirica duecentesca, e non solo della lirica, fu profondamente segnato dalla koinè creata dalla prima scuola poetica italiana, la cosiddetta scuola siciliana. [...] ia, penetrati nel linguaggio poetico attraverso i siciliani e presenti nelle liriche dantesche, il primo parcamente solo in rima (Vn XXIII 18 8, XXIV figure retoriche che, nel canto XIII dell'Inferno, punteggiano la confessione di Pier della Vigna. ...
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colore
Domenico Consoli
. Per la dottrina dei c. D. si rifà principalmente al De Anima e al De Sensu et sensato aristotelici, oltre che al De Anima e al De Intellectu et intelligibili di Alberto Magno.
Il [...] .
La ricchissima gamma di c. di cui dispone la tavolozza dantesca al servizio di una prodigiosa fantasia figurativa (cfr. il significativo Virgilio (ivi mi fece tutto discoverto / quel color che l'inferno mi nascose, Pg I 129), o ancora al pallore di ...
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LAMBERTAZZI, Fabruzzo
Armando Antonelli
Nacque a Bologna intorno agli anni '40 del Duecento da Tommasino. Il L. non è quindi da confondere con il contemporaneo Fabruzzo di Guiduccio Lambertazzi, di [...] di Tebaldello Zambrasi, relegato perciò nell'Antenora (Inferno, XXXII, 122). A causa dell'allontanamento il cui incipit compare in questi due luoghi del trattato dantesco; Fabruzzo Lambertazzi è autore inoltre del sonetto di argomento morale ...
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tornare
Alessandro Niccoli
Lo spettro d'azione del verbo è ampiamente documentato dalle sue numerosissime occorrenze, distribuite in tutte le opere, compresi il Fiore e il Detto, in misura abbastanza [...] 65 tu, figliuol... per lo mortal pondo / ancor giù tornerai (e si noti la puntuale precisione del lessico dantesco: il tornare in terra dall'Inferno è un tornar sù, " un risalire "; al contrario, dall'alto dei cieli, D. ‛ tornerà giù ', " discenderà ...
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GAZZOTTO, Vincenzo
Francesca Castellani
Figlio di Isidoro, di professione oste, nacque a Padova il 10 ag. 1807. Nonostante l'origine modesta e la scarsità di mezzi economici, sin da giovanissimo il [...] civico e collezione privata) eseguiti per Antonio Sacchetto su soggetto dantesco, già praticato dal G. in villa Marchiori a Lendinara, sulla Padova. Nel 1854 (Fanzago, 1855) erano ultimati Inferno e Purgatorio mentre una seconda versione delle due ...
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inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...
antinferno
antinfèrno (o antiinfèrno) s. m. [comp. di anti-2 e inferno]. – Nome con cui viene spesso indicato il vestibolo dell’inferno dantesco cioè la parte che va dalla porta al fiume Acheronte e che è sede degli ignavi.