piangere (piagnere; solo in poesia, accanto ai più diffusi pianga, piange, piangi, e salvo in un caso sempre in rima, si hanno piagna di Pg XV 48, piagne (per es. in Pg VI 112) e piagni, per es. in Rime [...] casi il pianto sembra ancora segno di una superstite sensibilità umana, capace d'insinuare una nota pietosa nell'orrore dell'Inferno e tentare l'animo dantesco (cfr. XX 25 e XXIX 3). Ma il p. si trasforma a sua volta in strumento di tortura per i ...
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Donne ch'avete intelletto d'amore
Mario Pallaglia
Canzone della Vita Nuova (XIX; Rime XIV), tutta di endecasillabi, di 5 stanze (l'ultima costituisce il congedo), con piedi e volte, concatenatio e combinatio, [...] 'v'è alcun che perder lei s'attende / e che dirà ne lo inferno: O mal nati, / io vidi la speranza de' beati. Il Balbo, 70; ID., D. e Cavalcanti, ora in Saggi e note di critica dantesca, Milano-Napoli 1966, 190-219 (soprattutto 193-199); U. Bosco, Il ...
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Tenzone con Forese
Eugenio Chiarini
I sei sonetti della T., tre di D. (LXXIII, LXXV, LXXVII) e tre, responsivi, di Forese Donati (LXXIV, LXXVI, LXXVIII), ci sono giunti smembrati in due gruppi di codici [...] della terzina dantesca, dello " stile comico in senso aristotelico dei canti dell'Inferno " ( Napoli 1931, 335-351 (e cfr. II 424-425 e l'aggiunta omonima in Nuovi studi danteschi, II, Napoli 1932, 245-252); F. Maggini, recens. a L. Fassò, D., la ...
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teatro
Giovanni Antonucci
La fortuna dell'opera dantesca e dello stesso personaggio di D. in teatro è fenomeno tipicamente ottocentesco, generato dalla più ampia riscoperta dei valori morali e civili [...] Solo una noiosa e qualche volta incomprensibile parafrasi dell'Inferno è, dal canto suo, Il viaggio di Dante " Nuova Antologia " 1 giugno 1903, 389-415; I. Del Lungo, Medio Evo dantesco sul teatro, ibid., 1 marzo 1902, 23-31; C. Levi, Le sfortune di ...
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latinismi
Bruno Migliorini
Non c'è bisogno di ricordare quale importanza abbia avuto durante i secoli l'arricchimento del lessico italiano (come del resto quello delle altre lingue europee occidentali) [...] più sottolineato dalla rima gene.
Parecchie volte i latinismi danteschi poggiano direttamente sul ricordo di un passo classico, boce e voce: la prima più frequente in alcuni passi dell'Inferno, l'altra in luoghi di tono più elevato. Il criterio della ...
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Omero
Guido Martellotti
O. si fa incontro a D. in quella parte del Limbo che appare fiammeggiante di luce, sede privilegiata di gente degna di grandissimo onore; e Virgilio lo presenta con parole che [...] di Darete (cap. 39) è citata talvolta nei commenti dell'Inferno per il tradimento di Antenore, donde il nome dell'Antenora; ma in quanto causata dall'amore di Polissena, a spiegazione del passo dantesco: 'l grande Achille, / che con amore al fine ...
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passione
Antonio Lanci**
Il termine, usato soprattutto nel Convivio, vale " sofferenza ", sia in senso fisico che psichico, ma vale più spesso " qualità o moto dell'animo ".
La dottrina dantesca della [...] da natura date: IV XIX 5; v. DISPOSIZIONE).
Questo discorso dantesco s'inserisce in quello più generale sulla ‛ buona natura ' ; il Torraca; il Porena; il Caccia, Il canto XX dell'Inferno, Firenze 1961, 18-22), riferiscono la condanna di Virgilio a " ...
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incontinenza (incontenenza) e incontinenti
Andrea Ciotti
Nella prospettiva etica della Commedia, e in particolare nell'ordinamento della prima e della seconda cantica, trova posto la trattazione relativa [...] caso, nel primo come nel secondo regno dell'oltretomba dantesco, i peccatori d'i. recano una presenza di D.-Storia della " Commedia ", Milano 1945²; B. Nardi, Il c. XI dell'Inferno, con note aggiuntive di S.A. Chimenz, Roma 1955; L. Pietrobono, Dal ...
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cesura
Gian Luigi Beccaria
. La struttura ritmica del verso, com'è noto, non è fondata unicamente sul numero delle sillabe e sugli accenti; il verso presenta delle pause interne. A parte le pause grammaticali [...] carattere dicotomico nel verso italiano delle origini, tanto meno nel dantesco: lo esclude la sua sempre maggiore complessità di sintassi. Ci infine le più marcate scansioni nei primissimi canti dell'Inferno). Ma già nelle Rime si è spesso incerti ...
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MONTE, Andrea
Marco Berisso
MONTE, Andrea. – Rimatore fiorentino vissuto nella seconda metà del secolo XIII.
Di lui rimangono 11 canzoni e un centinaio circa di sonetti, quasi tutti conservati esclusivamente [...] di una tenzone politica del secolo XIII, in Il Giornale dantesco, XXIII (1915), pp. 191-196; F. F. J. Steinberg, Bankers in hell: the poetry of M. A. in Dante’s Inferno between historicism and historicity, in Italian Studies, LVIII (2003), pp. 5-30; ...
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inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...
antinferno
antinfèrno (o antiinfèrno) s. m. [comp. di anti-2 e inferno]. – Nome con cui viene spesso indicato il vestibolo dell’inferno dantesco cioè la parte che va dalla porta al fiume Acheronte e che è sede degli ignavi.