fuoco (foco)
Domenico Consoli
‛ Foco ' costantemente in poesia, salvo che in If XXX 110 dove si legge ‛ fuoco '; quest'ultima forma nel Fiore. Ciò per il singolare; al plurale troviamo senza eccezione [...] del tormento, il f. è fra i mezzi di pena dell'Inferno (cfr. Ep XI 7) e coopera a fissarne l'allucinante verità il f. si trova in un unico luogo del secondo regno dantesco, vale a dire nella cornice settima destinata ai peccatori di lussuria, ...
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ebraico
Angelo Penna
Pier Vincenzo Mengaldo
Lingua del gruppo semitico. Nella Bibbia è chiamata " lingua di Canaan " (Is. 19, 18) oppure " lingua giudaica " (Il Reg. 18, 26), ma già nel Nuovo Testamento [...] si leggono nella Commedia. Non è e. il verso iniziale del VII dell'Inferno; tutt'al più si può scorgere il nome della prima lettera dell'alfabeto sia contraria alla dogmatica cristiana, in L'ultimo volume dantesco, Roma 1926, 356 ss.; P. Rotta, La ...
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visione mistica
Vincent Truijen **
Nelle opere di D. ci s'imbatte spesso in sogni che presagiscono il futuro e in visioni che, per il modo in cui sono descritte, hanno il carattere di fenomeni mistici. [...] cui [D.] finge di essere stato condotto a vedere l'Inferno, il Purgatorio e il Paradiso ", e svolse una sua teoria e Roma, Firenze 1965, 283-314; B. Nardi, Saggi e note di critica dantesca, Milano-Napoli 1966, 176 ss. (ma anche 120, 136-138, 144-146); ...
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WILCOCK, Juan Rodolfo. –
Paolo Puppa
Nacque a Buenos Aires il 17 aprile del 1919 da padre inglese, Charles Leonard, macchinista delle ferrovie, e da Aida Romegialli, argentina ma di origine ticinese. [...] con Fantasia siglò poi un’operetta demenziale, Le nozze di Hitler e Maria Antonietta nell’inferno (edita postuma nel 1990), al di là dantesco trasformato in salotto delirante, dove cadevano gerarchie etiche e giudizi di valore tra continue intrusioni ...
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Bracciolini, Jacopo
Francesco Bausi
Umanista italiano (Firenze 1442 - ivi 1478), terzo figlio di Poggio, dedicò molte delle sue energie alla valorizzazione dell’eredità culturale del padre, tenendone [...] riscontro nel Commento di B. (Bausi 2011, p. 192), ma che più plausibilmente M. desume dal commento dantesco di Cristoforo Landino (Inferno XXXI 100), il quale la ricava, come B., dalle boccacciane Genealogie deorum gentilium I xiii (Bausi 1998, pp ...
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tu (tue; ti; ten)
Riccardo Ambrosini
1. Del pronome di II singolare le forme toniche sono tu, tue (con epitesi, in rima, in Pg XVI 26 se tue / partissi, e XXIX 95, con enjambement; Pd I 19) e te (sia [...] s'tu, pur in testi toscani del primo Trecento, non sembra dantesco.
1.3. Ti è spesso anteposto all'imperativo, sia negativo te ne pensi, scandito su tu e te.
Ten - 6 volte nell'Inferno e 2 in ciascuna delle altre cantiche - è commutabile con ti con ‛ ...
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MARAMALDO (Maramauro), Guglielmo
Arianna Terzi
Nacque a Napoli da Landolfo di Guglielmo intorno al 1317: questa data, come molte altre notizie intorno alla sua vita, si può desumere da un riferimento [...] 19, 19.41).
In una chiosa al canto X dell'Inferno il M. asserisce di aver frequentato a Bologna Fazio degli su Dante da restituire al napoletano G. M., in Bibliologia e critica dantesca. Saggi dedicati a Enzo Esposito, a cura di V. De Gregorio, ...
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suicidi
Emilio Bigi
A questa categoria di peccatori D. accenna per la prima volta in If XI 40-45, precisandone la collocazione etica e topografica nel secondo girone dei violenti, dove essi si trovano [...] Milano 1898 (rist. in Freschi e minii del Dugento, ibid. 1925, 55-81); A. Monti, in Lect. D. Genovese II 37-70; A. Medin, Il c. XIII dell'" Inferno ", in Due letture dantesche, Padova 1906; F. D'ovidio, Il canto di Pier delle Vigne, in Nuovi studii ...
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transumptio
Francesco Tateo
Termine diffuso nella retorica medievale per indicare genericamente quello schema che nella retorica classica è denominato translatio (t. traduce invece per Quintiliano il [...] non è altro, nell'impostazione del canto I dell'Inferno, che una serie di tropologie da ricondursi all'uso in questo caso, è spesso, ovviamente, all'origine della t. dantesca, non solo dove essa direttamente attinge al linguaggio biblico o ne amplia ...
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vile
Alessandro Niccoli
Compare in prevalenza nel Convivio, dov'è attestato 66 volte, mentre per le altre opere si hanno 20 occorrenze, di cui nessuna nell'Inferno.
Le ragioni di questa difformità rilevabile [...] da una lunga tradizione poetica. Per dimostrarlo, sarà sufficiente ricordare alcuni fra gli echi di poeti precedenti rinvenibili nel corpus dantesco. L'accoppiamento di v. con ‛ misero ' e con ‛ noioso ' (v.), attestato in Rime LXXXIII 10 e Cv II XV ...
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inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...
antinferno
antinfèrno (o antiinfèrno) s. m. [comp. di anti-2 e inferno]. – Nome con cui viene spesso indicato il vestibolo dell’inferno dantesco cioè la parte che va dalla porta al fiume Acheronte e che è sede degli ignavi.