Bayle, Pierre
Remo Ceserani
Filosofo ed erudito francese (Carlat, Ariège, 1647 - Rotterdam 1706). I fatti e le leggende della biografia di D., le principali sue idee in materia di politica e religione, [...] notizia, riporta le discordanti opinioni dei commentatori del passo dantesco e polemizza con coloro che, per scagionare D. del Vellutello (1578) e direttamente conosce il commento all'Inferno del Buonanni (ingiustamente perciò il Farinelli, in D. ...
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Oxford Dante Society
Eric R. Vincent
Dante Society La più antica società dantesca inglese venne fondata il 24 novembre 1876 fra i professori dell'università di Oxford. Dapprima ebbe dieci membri, poi [...] ideale per prendere in considerazione le lezioni dei vari manoscritti danteschi, così che anche il testo del Moore (Tutte le Opere sulla Quaestio, del Reade sull'ordinamento morale dell'Inferno. Per celebrare il settimo centenario della nascita del ...
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Sempronio, Giovan Leone
Mario Scotti
Letterato (Urbino 1603-ivi 1646). Si ricorda qui per la tragedia Il Conte Ugolino (Roma 1724) che, barocca nello spirito e nella struttura, quindi sostanzialmente [...] lontana dal mondo dantesco, pur trasse spunto e più di un particolare dall'episodio del XXXIII canto dell'Inferno. Letta nel 1632 in una tornata dell'Accademia degli Assorditi di Urbino, fu pubblicata postuma, in un mutato clima letterario, e non ...
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adirarsi
. Sempre intransitivo pronominale. Nell'esempio di Pd XVIII 121 si ch'un'altra fïata [la mente di Dio, quindi Dio stesso] ormai s'adiri / del comperare e vender dentro al templo / che si murò [...] soltanto nella forma del participio iratus), anche se nel caso dantesco allo sdegno deve considerarsi misto il dolore (" si corrucci ", " addolorarsi ", " avvilirsi ", nel passo dell'Inferno in cui Virgilio, dopo aver inutilmente tentato di ottenere ...
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Fubini, Mario
Luciana Martinelli
Critico letterario (n. a Torino nel 1900), professore alla Scuola Normale di Pisa. Anche nel campo dantesco è venuto sperimentando le indicazioni del suo importante [...] di Dante " di B. Croce, riapparsi col titolo Il peccato di Ulisse e altri studi danteschi, Milano - Napoli 1966); quella del canto XXVIII dell'Inferno (in Studia philologica et litteraria in honorem L. Spitzer, Bari 1958; poi in Lectura scaligera ...
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Schelling, Friedrich Wilhelm Joseph
Valerio Verra
, Filosofo tedesco (Leonberg, Württemberg, 1775 - Ragaz, Svizzera, 1854), ebbe parte notevole nello sviluppo del Romanticismo e a D. dedicò nel 1802 [...] tutta la sua cultura.
Ora, secondo lo S., il poema dantesco concilia e unisce poesia e religione, poesia e filosofia, è divino, dove si sono attutite le passioni e i lamenti dell'Inferno e già s'intravvede la luminosità del Paradiso, dove infine ...
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Dietaiuve, Mino di Vanni
Vincenzo Presta
Popolano aretino, la cui attività si svolge negli anni 1340-60; poco o nulla di preciso si sa della sua vita. Il cognome, storpiato dal Frati in " Dietavvivi [...] dal Frati e dal De Balzo a 25 suoi sonetti sull'Inferno di D., doveva fare il lanaiolo. Il Crescimbeni lo indica di Mino nella sua raccolta assieme a un'esposizione del poema dantesco in 8 ternari o capitoli (stando allo Zambrini dovevano essere ...
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Archiano
Adolfo Cecilia
Ramo principale del corso d'acqua a carattere torrentizio della Toscana orientale; lungo circa 20 Km, nasce presso Badia Prataglia e rappresenta il più importante affluente casentinese [...] e della sua confluenza nell'Arno è evidente la coincidenza dell'A. dantesco con l'attuale.
Dice Bonconte che l'A. a piè del racconto di Bonconte le idrometeore sono di origine diabolica; quel d'inferno (v. 104) non le crea dal nulla ma dispone dei ...
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Duera, Buoso da
Pietro Mazzamuto
, Duera o Doara (ovvero Dovera o Dovara), era il casato cui appartenne Buoso, signore di Soncino e, dal 1247, quale capo della fazione ghibellina, consignore di Cremona [...] , 51-71; D. Mantovani, Il c. XXXII dell'Inferno, Firenze 1907; B. Barbadoro, Il c. XXXII dell'Inferno, ibid 1931; A. Chiari, Letture dantesche, ibid 1939, 180-182, 191-192; C. Grabher, Il c. XXXII dell'Inferno, ibid 1940 (rist. in Lett. dant. 611-625 ...
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Tempi, Luigi
Berta Maracchi Biagiarelli
Bibliofilo (Firenze 1781 - Lucca 1847). Il marchese Benedetto dei T. da Querceto, ultimo della sua casata, aveva lasciato erede il pronipote Ferdinando Marzi [...] in versi della Commedia e in margine ai primi canti dell'Inferno si osservano note di mano quattrocentesca, forse quella di Giovanni Benci che da lui lo ebbe. Materia d'interesse dantesco si trova in altro famoso manoscritto Laurenziano Tempiano, e ...
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inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...
antinferno
antinfèrno (o antiinfèrno) s. m. [comp. di anti-2 e inferno]. – Nome con cui viene spesso indicato il vestibolo dell’inferno dantesco cioè la parte che va dalla porta al fiume Acheronte e che è sede degli ignavi.