Letterato francese (Bagnols, Linguadoca, 1753 - Berlino 1801). Figlio di un oste di origine piemontese, studiò in diversi seminarî, dove fu istitutore. Dopo aver tribolato nei mestieri più varî raggiunse [...] francese"). Nemico di Rousseau, fiducioso nel progresso della ragione, non esitò tuttavia a tradurre per i Francesi (1785) quell'Inferno di Dante che Voltaire aveva già condannato come un museo di assurdità. R. conquistò una fama scandalistica con un ...
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SCROVEGNI
Chiara Frugoni
Reinhold C. Mueller
– Resa celebre dalla fortuna letteraria di Rinaldo di Ugolino Scrovegni (collocato da Dante nel settimo cerchio tra gli usurai, Inferno, XVII, 64-75) e [...] membro della famiglia Linguadivacca) e degli esponenti di tre famiglie fiorentine (Gianfigliazzi, Ubriachi e Becchi); i versi dell’Inferno furono scritti ben dopo le consacrazioni (1303, 1305) della chiesa eretta da Enrico, come ha osservato Chiara ...
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misurare [misurrebbe, cond. pres. III singol.; partic. pass. anche mensurato]
Andrea Mariani
Il verbo compare solo nel Convivio e nella Commedia (ma non nell'Inferno), nel costrutto transitivo (più [...] frequente) e intransitivo. Il significato proprio è quello di Pd XXXIII 134, dove D. descrive 'l geomètra che tutto s'affige / per misurar lo cerchio, " trovare la misura ", il rapporto fra il diametro ...
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Quevedo y Villegas, Francisco Gómez de
Joaquín Arce
Scrittore spagnolo (Madrid 1580 - Villanueva de los Infantes 1645). L'accostamento delle fantasie satirico-morali del Q., i Sueños, all'Inferno dantesco [...] che non hanno avuto decisiva importanza sullo scrittore spagnolo, perché sia l'interesse verso D. che la concezione dell'Inferno hanno subito un profondo mutamento dal Quattrocento al secolo d'oro. Resta comunque la radicale differenza tra i due ...
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Frate minore (1a metà sec. 13º); è autore di un poco originale poema latino in circa 1500 esametri rimati, Anticerberus, nel quale, nell'intento di strappare a Cerbero, cioè all'Inferno, le anime pericolanti, [...] tratta delle verità cristiane, della fine del mondo e del giudizio finale, dell'Inferno e del Paradiso. ...
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Descente de Saint Paul
Eugenio Ragni
. - Titolo attribuito da studiosi moderni a un gruppo di composizioni rimate in lingua d'oil trattanti la discesa all'Inferno di s. Paolo accompagnato da s. Michele, [...] che gli mostra le pene colà riservate ai peccatori e le gioie dei beati; e, in particolare, a un poemetto in ottosillabi a rima baciata composto in Inghilterra, in scorretta lingua d'oil, da un anonimo ...
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barattiere
Pietro Mazzamuto
Colui che, avendo un ufficio, si fa corrompere per denaro o altra ricompensa; genericamente, vale anche " truffatore ", " malvivente ".
S'incontra tre volte nella Commedia: [...] . d. " XXXVIII (1937) 61-81; A. Chiari, Il primo canto dei b., in Letture dantesche 1-44; M. Principato, Il c. XXI dell'Inferno, Roma 1951; R. Montano, Lo stile di D. e il canto dei b., in Suggerimenti per una lettura di D., Napoli 1951; L. Spitzer ...
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Malebolge
Pietro Mazzamuto
Nome composto inventato da D. (Serravalle: " ‛ Malibolgie ' est proprie vocabulum Auctoris quia numquam tale vocabulum in aliquo loco, nec in auctoribus poetis, nec in philosophis [...] per indicare le dieci bolge di cui consta l'VIII cerchio e addirittura per indicare l'intero cerchio (Luogo è in inferno detto Malebolge, If XVIII 1; cfr. anche XXI 5). Per il significato di ‛ bolgia ', cfr. sub voce. Quanto alla struttura materiale ...
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lieto
Andrea Mariani
L'aggettivo ha un notevole numero di occorrenze, in grande maggioranza nella Commedia (42 su 51; e si noti che solo sette appartengono all'Inferno). Nel suo uso proprio il termine [...] ), IV 84 (sembianz'avean né trista né lieta; per le diverse interpretazioni della dittologia v. F. MAZZONI, Il c. IV dell'Inferno, in " Studi d. " XLII [1965] 130-136), Pg XIX 86 (lieto cenno), XXVII 136 (Mentre che vegnan lieti li occhi belli ...
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sapere (savere)
Alessandro Niccoli
Le presenze di s. nell'opera, canonica o no, di D. assommano a 541 (Rime 43, Rime dubbie 20, Vita Nuova 46, Convivio 159, Inferno 71, Purgatorio 73, Paradiso 44, Fiore [...] di ciò che gli sta per dire, ricorre con enfasi Virgilio nell'apprestarsi a spiegare a D. quale sia la forma dell'Inferno: Ed elli a me: " Tu sai che 'l loco è tondo... " (XIV 124).
In proposizioni dubitative usate come inciso, ricorre come formula ...
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inferno1
infèrno1 agg. [dal lat. infernus «che si trova in basso; infernale; dell’Averno», der. di infĕrus «che sta sotto, in basso»]. – 1. Che è sotto terra, infernale: Uscendo fuor de la profonda notte Che sempre nera fa la valle i. (Dante);...
inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...