Nella teologia cattolica, le cose ultime (gr. ἔσχατα; lat. novissima), cui l’uomo va incontro al termine della vita: la morte, il giudizio particolare, il paradiso o l’inferno. Il termine escatologia si [...] applica invece soprattutto al destino ultimo dell’umanità intera ...
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mio (meo; plur. anche mia)
Riccardo Ambrosini
1. L'aggettivo e pronome di I singol. indica che una determinata persona, cosa o qualità (‛ mio figlio ', ‛ i miei occhi ', ‛ la mia camera ', ‛ la mia virtù [...] della guida (1 Purgatorio, 1 Paradiso) di Dante.
Con ‛ mio ' i sostantivi più usati sono, nelle prime due cantiche, ‛ duca ' (32 Inferno, 20 Purgatorio) e ‛ maestro ' (21, 14), seguiti da ‛ signore ' (4, 6, 2), ‛ viso ' (2, 3, 4), ‛ padre ' (1, 6, 2 ...
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ospizio
Alessandro Niccoli
Ha significato più generico che non nell'italiano moderno e indica qualsiasi luogo nel quale una persona stabilmente risieda o venga momentaneamente accolta; l'Inferno è il [...] doloroso ospizio (If V 16); la corte imperiale, sia come reggia sia in quanto complesso di persone addette al seguito del sovrano, è l'ospizio / di Cesare (XIII 64); la stalla di Betlemme è quello ospizio ...
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Figlio d'Ipponoo e di Astinome o Laodice. Poco si può afferrare la sua personalità quale dovette apparire nei poemi ciclici: chiara ci risulta invece quella rappresentata dai tre grandi tragici. Presso [...] riproducono di C. la figura fissatane dai tragici, la quale, attraverso la Tebaide di Stazio, ha ispirato il famoso episodio dantesco (Inferno, XVI, 43-72).
Nobilissima la figura della sposa di lui Evadne, figlia d'Ifi, la quale dal dolore di averlo ...
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vile
Alessandro Niccoli
Compare in prevalenza nel Convivio, dov'è attestato 66 volte, mentre per le altre opere si hanno 20 occorrenze, di cui nessuna nell'Inferno.
Le ragioni di questa difformità rilevabile [...] nell'indice di frequenza sono intuibili quando, richiamata la definizione etimologica che di ‛ nobile ' si dà in Cv IV XVI 6 (è falsissimo che ‛ nobile ' vegna da ‛ conoscere ', ma viene da ‛ non vile ...
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Boyd, Henry
Tommaso Pisanti
Traduttore di D., nato in Irlanda nel 1750, morto a Ballintenycla, presso Newry, nel 1832. È l'autore della prima traduzione inglese dell'intera Commedia (Inferno, 1785; [...] and romantic bard, whose genius, ardent, melancholy and sublime was so different from their own... ".
Bibl. - A Translation of the Inferno... in English verse, with historical notes, and the life of D., Londra 1785, voll. 2; Dante's D.C., translated ...
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BUONMATTEI (Buonmattei), Benedetto
Ilio Calabresi
Nacque a Firenze verso la metà di luglio del 1581 da Vincenzo di Benedetto, non ricco discendente di un'antica famiglia cittadina (già detta del Rosso, [...] Divina Commedia che, prima di partire per Pisa, aveva tenuto soprattutto all'Accademia fiorentina e pubblicò la Division morale dell'Inferno di Dante...(Firenze 1638) e la Division morale del Purgatorio di Dante (ibid. 1640).
Si tratta di due tavole ...
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Novella (forse 1518) di N. Michiavelli, il cui titolo nel manoscritto originario era Favola.
Belfagor, inviato sulla Terra per verificare se sia vero che il matrimonio porta supplizi peggiori di quelli [...] dell’inferno, preso l’aspetto di un bello e ricco giovane di nome Roderigo, si sposa con una fanciulla di Firenze, Onesta, ma viene da questa ridotto in rovina. Inseguito dai creditori, viene aiutato a nascondersi da un contadino, Gianmatteo, il ...
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Pape Satàn, pape Satàn aleppe
Ettore Caccia
Satàn, pape Satàn aleppe. Il verso presenta una delle più discusse cruces dantesche: sono le parole di Pluto (If VII 1), nel quarto cerchio, al giungere [...] di D. Pape Satan, in " Fanfulla della domenica " 6 novembre 1892, 122; G. Torquati, Commento al primo verso del canto VII nell'Inferno della D.C. di D.A., Roma 1893; G. Di Cesare, Note a D., Città di Castello 1894; P. Lucchetti, Pape Satan, Milano ...
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serpe (serpente)
Domenico Consoli
Le due forme, anche se di ragione etimologica parzialmente diversa, sono adoperate da D. indifferentemente: basti vedere le occorrenze nel c. XXV dell'Inferno.
Nella [...] rappresentazione delle Furie che serpentelli e ceraste avien per crine (If IX 41) confluiscono certo motivi virgiliani (" tot sese vertit in ora, / tam saevae facies, tot pullulat atra colubris ", Aen. ...
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inferno1
infèrno1 agg. [dal lat. infernus «che si trova in basso; infernale; dell’Averno», der. di infĕrus «che sta sotto, in basso»]. – 1. Che è sotto terra, infernale: Uscendo fuor de la profonda notte Che sempre nera fa la valle i. (Dante);...
inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...