tradimento
È l'azione fraudolenta diretta contro chi si fida, e importa, come suo ‛ proprio ', il venir meno alla fede data; è un crimine che per D. è il peccato più grave: nell'ordinamento morale dell'Inferno, [...] il poeta confina i traditori (v.) nel cerchio più profondo (v. TRADIRE).
Il termine è in Cv I XII 10: la giustizia è la ‛ più umana ' delle virtù nell'uomo, è a lui ‛ più propria ', e perciò è tanto amabile, ...
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Letterato (Bologna 1291 circa - m. prima del 1343). Notaio, ebbe cariche pubbliche (fino a quella di primo cancelliere, 1321-34) a Bologna, poi, esiliato dalla sua città per motivi politici (1334), a Napoli. [...] Scrisse un commento in latino all'Inferno dantesco (1324), e un Trattato delle volgari sentenze sopra le virtù morali in cento rubriche. G. Vernani gli dedicò (1329) il suo De reprobatione Monarchiae compositae a Dante. ...
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Astrologo (n. Forlì, intorno al 1223 - m. prima del 1300), autore di un Liber astronomicus, trattato astrologico che ebbe larga fortuna. Visse alle corti di Federico II, Ezzelino da Romano, Guido Novello [...] e Guido da Montefeltro. Dante lo nomina nell'Inferno (XX, 118) tra gli indovini. ...
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Pietro della Vigna (o Vigne; Petrus De Vinea o De Vineis)
Emilio Bigi
Nato certamente a Capua, intorno al 1190, di famiglia disagiata (il padre fu giudice, ma non è certo che lo fosse anche prima che [...] Con D. e per D., Milano 1898; poi in Freschi e mini del Dugento, ibid. 1925, 55-81; L. Pietrobono, Il canto XIII dell'Inferno, in " Rassegna Nazionale " 1 settembre 1902, 29-46; N. Vaccalluzzo, Boezio e P. delle V. nella D.C., in Miscellanea di studi ...
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Messo celeste
Silvio Pasquazi
celeste. Con questa denominazione si suole correntemente indicare il misterioso personaggio che viene ad aprire a D. e a Virgilio la porta di Dite, dopo che i demoni con [...] Limbo. Virgilio non dispera né vuole che D. disperi: sa che ci sarà un aiuto superiore: anzi, già di qua dalla porta dell'Inferno sta discendendo l'erta, / passando per li cerchi sanza scorta, / tal che per lui ne fia la terra aperta (If VIII 128-130 ...
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invidia
Fernando Salsano
È il sentimento di cruccio nascente dal considerare il bene altrui come lesivo del proprio, e nel secondo girone del Purgatorio (il cinghio che sfera / la colpa de la invidia, [...] per il bene altrui, e si rivolge contro l'uomo sollecitandolo al peccato (fin che l'avrà rimessa [la lupa-cupidigia] ne lo inferno, / là onde 'nvidia prima dipartilla, If I 111; di colui è pianta / che pria volse le spalle al suo fattore / e di cui ...
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Gerione
Fernando Salsano
Mostro demoniaco che D. assume dalla mitologia classica come Caronte, Minosse, Cerbero e altri. Figlio di Crisaore (figlio di Medusa) e della ninfa oceanina Calliroe, appare [...] .C., in " Italica " XL 2 (1963) 108-131; S. Pasquazi, All'eterno dal tempo, Firenze 1966; F. Lanza, Il canto XVII dell'Inferno, in Nuove Lett. II 117-135; F. Salsano, La coda di Minosse e altri saggi danteschi, Milano 1968; Lectura Dantis Mystica. Il ...
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Filippo Argenti
Fiorenzo Forti
Fiorentino (If VIII 62) della consorteria degli Adimari (Iacopo, Pietro), detto A. perché " equum ferris argenti ferrari fecit " (Chiose Cassinesi). " Cavaliere di grande [...] , secondo lui, essa viene a dire: " tu dee esser un grande scelerato, poi che in corpo e anima e vivo sei mandato all'Inferno ". Fra i moderni, il Pietrobono pensa che l'A. abbia riconosciuto in D. " una delle anime più nere, di quelle che cadono in ...
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Monaco (n. Settefrati, Frosinone, inizio sec. 12º - m. dopo il 1146). Nel 1127 mise in versi - in collaborazione con Pietro Diacono - la visione, che affermava di aver avuto da fanciullo durante una grave [...] malattia, d'un viaggio ultramondano attraverso l'inferno, il purgatorio e il paradiso, dietro la guida di s. Pietro e di due angeli. Alcuni studiosi hanno voluto vedere in essa una delle fonti della Commedia di Dante. ...
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Nato a Firenze nel 1579 e morto ivi nel 1649. Fu della stessa antica famiglia fiorentina alla quale appartenne Filippo Argenti, e, pur dolendosi che questo suo antenato fosse stato posto da Dante all'Inferno, [...] riconobbe ch'è sempre una gloria l'essere ricordato da tanto poeta. Celebrò in cinquanta sonetti, corredati di note erudite, i più famosi personaggi della sua stirpe. Intitolò quest'opera Clio (1639), ...
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inferno1
infèrno1 agg. [dal lat. infernus «che si trova in basso; infernale; dell’Averno», der. di infĕrus «che sta sotto, in basso»]. – 1. Che è sotto terra, infernale: Uscendo fuor de la profonda notte Che sempre nera fa la valle i. (Dante);...
inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...