prigione (pregione)
Antonio Lanci
Il senso proprio di " carcere " è documentato in Pg XI 137 per trar l'amico suo di pena, / ch'e' sostenea ne la prigion di Carlo I d'Angiò. Ancora in senso proprio, [...] 13, CXCVIII 14, CCXXXII 12.
In Pg I 41 la pregione etterna indica, figuratamente, l'Inferno (cfr. If X 58 cieco / carcere): " è termine intonato... al concetto dell'Inferno come regno organizzato sulla base di una sua legge; il carcere infatti è un ...
Leggi Tutto
Uomo politico fiorentino (Firenze 1452 - Roma 1522), priore (1481), amico di Piero de' Medici, di cui fu ambasciatore presso Carlo VIII (1493), gonfaloniere di giustizia (1501), poi (1502) gonfaloniere [...] da Machiavelli in un famoso epigramma (La notte che morì Pier Soderini L'anima andò dell'inferno alla bocca; Ma Pluto le gridò: anima sciocca! Che inferno! vanne al limbo coi bambini!), si palesò, quando accettò la richiesta di Luigi XII di Francia ...
Leggi Tutto
Scrittore e giornalista (Voghera 1902 - Torino 1974); collaboratore de La Stampa e di altri giornali e periodici, curò varie rubriche culturali per la radio e la televisione, sempre unendo a interessi [...] dell'antifascismo piemontese) e storici; nel 1968 fu eletto senatore come indipendente di sinistra. Scrisse un libretto d'opera, Lord Inferno (1952), per la musica di G. F. Ghedini, e pubblicò raccolte dei suoi articoli e conversazioni (Il soldato di ...
Leggi Tutto
ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] i due angeli spaventosi incaricati di interrogare il morto nel sepolcro; Riḍwān è il custode del paradiso, Mālik quello dell'inferno. Il diavolo, ossia Iblīs (v.), o ash-Shaiṭān, istigatore degli uomini al male, è rappresentato già nel Corano come un ...
Leggi Tutto
né
Riccardo Ambrosini
1. Della congiunzione coordinante negativa né, le attestazioni, pochissime nella Vita Nuova (10, di cui 2 in poesia: circa lo 0,05% del lessico totale), sono statisticamente più [...] di cui 4 nelle Rime dubbie; circa lo 0,22 %), nel Convivio (120: circa lo 0,17 %) e nella Commedia (171, di cui 67 nell'Inferno, 42 nel Purgatorio e 62 nel Paradiso: circa lo 0,17 %).
La funzione più frequente di né è quella di presentare sotto forma ...
Leggi Tutto
guida
Andrea Mariani
Andrea Ciotti
Sostantivo quasi esclusivo della Commedia; un solo esempio nel Convivio, uno nelle Rime, uno nel Fiore. Per il genere, si veda la nota del Petrocchi a Pg XIX 53, [...] fino alle soglie del mistero. Fin dall'inizio del poema si delinea la presenza di Virgilio che conduce D. fino al fondo dell'Inferno e quindi, nel secondo regno, a quel ritorno a Beatrice che è la forza motrice del viaggio.
Dopo il rito del congedo ...
Leggi Tutto
gola
Lucia Onder
Vittorio Russo
In senso proprio, per la parte anteriore del collo, in If XII 116 una gente che 'nfino a la gola / pareo che di quel bulicame uscisse; XXVIII 64 forata avea la gola [...] : v. le singole voci e soprattutto quelle degli ultimi due personaggi, di grande rilievo nella Commedia.
Bibl. - Sul canto VI dell'Inferno, v. I. Del Lungo, in Lett. dant. 93-112; P. Vannucci, Roma 1959; A. Piromalli, Firenze 1960; A. Vallone, in La ...
Leggi Tutto
tristizia (trestizia)
Vittorio Russo
Il vocabolo ha per lo più il significato di " afflizione dell'animo ": io rimasi in tanta tristizia, che alcuna lagrima talora bagnava la mia faccia (Vn XXII 4); [...] , IV XXVIII 4, If XXII 111 (nel quale esempio tuttavia t. è più vicino al senso di " dolore ", con allusione alle pene dell'Inferno), Pd XXXII 54.
La parola appare all'interno di luoghi figurati in Vn XXIII 23 48 donne andar per via disciolte, / qual ...
Leggi Tutto
Della Torre, Lelio
Giovanni Rinaldi
Ebraista israelita (nato a Cuneo nel 1805, morto a Padova nel 1871), presto iniziato alla conoscenza dell'ebraico, ma studioso anche dei classici italiani e - contro [...] , con la chiara affermazione, tra l'altro, che " un israelita, traducendo Dante in ebraico, fa un atto ostile al Giudaismo " (Sull'Inferno, p. 23). Ma si ha l'impressione che l'autore più che altro si sia compiaciuto dell'occasione che gli si offriva ...
Leggi Tutto
dispetto (sost.; despetto; dispitto, gallicismo: v. Parodi, Lingua 221-222)
Ignazio Baldelli
Vale di solito " disprezzo ", in D. (e v. anche DISPETTO agg. e DISPETTOSO): non solamente è vile, ma vilissimo, [...] altro villano, Cv IV VII 9.
Nell'espressione ‛ avere in d. ', col valore di " disprezzare ": If X 36 com'avesse l'inferno a gran dispitto (" cioè a vile ", Boccaccio), riferito a Farinata (v.); ogn'uomo ebbi in despetto tanto avante, / ch'io ne mori ...
Leggi Tutto
inferno1
infèrno1 agg. [dal lat. infernus «che si trova in basso; infernale; dell’Averno», der. di infĕrus «che sta sotto, in basso»]. – 1. Che è sotto terra, infernale: Uscendo fuor de la profonda notte Che sempre nera fa la valle i. (Dante);...
inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...