Medico e batteriologo tedesco (Hannover 1850 - ivi 1918); direttore dell'Istituto di igiene dell'univ. di Giessen e poi dell'ospedale per le malattie infettive di Berlino, succedendo a R. Koch. Autore [...] di importanti studî sul carbonchio, la peste, il colera, ecc. Nel 1884, coltivò per primo il bacillo del tifo, già isolato nel 1880 da K. J. Eberth, che è pertanto detto bacillo di G.-Eberth ...
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TRIPANOSOMIASI (da tripanosoma; sin. Castellanosi, da A. Castellani)
Aldo Castellani
Filippo Rho
Nno Baboni
Le tripanosomiasi o, più brevemente, le tripanosi sono malattie infettive causate da tripanosomi [...] sua estensione è in stretto rapporto con l'area di diffusione della mosca tsè-tsè. Questa mosca con il sangue di animali infetti assume anche il virus, il quale nell'intestino del nuovo ospite si moltiplica attivamente. Gli esseri che ne derivano si ...
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Bruce, Sir David
Medico britannico (Melbourne, Australia, 1855 - Londra 1931). Medico della Royal Army, fece parte delle commissioni per lo studio di alcune malattie infettive tra cui la febbre di Malta, [...] della quale scoprì l’agente patogeno, chiamato Brucella melitensis (➔ brucellosi). Condusse inoltre studi sulla malattia del sonno e dimostrò che il protozoo responsabile (Trypanosoma) viene trasmesso ...
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atrepsia
Grave stato di malnutrizione del lattante che si verifica nei primi 4 mesi di vita, soprattutto a seguito di serie malattie gastroenteriche o infettive; conferisce un caratteristico aspetto [...] senile, con cute secca e rugosa (scomparsa del tessuto adiposo sottocutaneo), eritemi, ulcerazioni, talora edemi degli arti inferiori. Il peso diminuisce progressivamente e la temperatura è sotto la norma ...
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predisposizione
Condizione individuale di facilità a contrarre determinate patologie, per fattori sia genetici, sia familiari, sia sociali, sia individuali. In partic., p. alle malattie infettive è quella [...] legata a compromissione del sistema immunitario; p. alle patologie repiratorie è l’esposizione a gas o fumi tossici; p. alle patologie oncologiche è l’alta percentuale in una stessa famiglia di neoplasie ...
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quarantena
Periodo di isolamento e di osservazione al quale vengono sottoposte persone in grado di portare con sé o trattenere i germi di malattie infettive, spec. esotiche. La q. è così detta dalla [...] durata originaria di quaranta giorni, che in passato si applicava rigorosamente soprattutto a chi proveniva dal mare. Oggi tale termine di tempo è stato ridotto a seconda delle varie malattie, in rapporto ...
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. Fu proposta da L. Sivori e U. Rebaudi (in Ann. dell'Ist. Maragliano, X, 1922) e applicata alla diagnosi di malattie infettive (tubercolosi, sifilide, tifo, difterite, rabbia, dermatomicosi); di alterazioni [...] e di disfunzioni d'organi; di tumori; della capacità reattiva dell'organismo di fronte a infezioni; dell'attività digestiva di fronte a differenti alimenti.
Il concetto su cui si fonda la reazione è il ...
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sieroterapia
Somministrazione parenterale di siero contenente anticorpi specifici al fine di indurre (sieroprofilassi) uno stato di immunità passiva che permette di curare determinate malattie infettive [...] oppure di neutralizzare sostanze tossiche di varia origine (batteriche, ofidiche, ecc.). I sieri più usati a scopo terapeutico sono quello antidifterico, antitetanico, antibotulinico e quello contro il ...
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Ramo della medicina che mira alla salvaguardia dello stato di salute e al miglioramento delle condizioni somatiche e psichiche, mediante lo studio e il suggerimento delle misure di protezione sanitaria [...] , vaiolo e, in tempi più recenti, poliomielite anteriore acuta, morbillo, parotite, rosolia.
La prevenzione contro le malattie infettive e parassitarie ha registrato successi ma anche delusioni. Tra i grandi obiettivi condotti a termine dopo la ...
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Medico (n. Ludwigslust, Meclemburgo, 1878 - m. 1947). Svolse la sua attività professionale e di ricerca soprattutto a Berlino, orientando i proprî studî prevalentemente sulle malattie infettive acute. [...] n Reazione di S.-Charlton: prova diagnostica rivolta a confermare la natura scarlattinosa di un esantema. Consiste nell'inoculazione intradermica di una piccola dose di siero di soggetto convalescente ...
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infettare
v. tr. [dal lat. infectare «avvelenare, intorbidare», der. di infectus (v. infetto)] (io infètto, ecc.). – Rendere infetto, trasmettere un’infezione (a un ambiente, a una persona, a un oggetto), o provocarla (in una persona): il...