GIUNCHI, Giuseppe
Franco Sorice
Nato a Recanati il 16 ag. 1915 da Aleardo e da Lina Ortolani, dopo aver completato gli studi liceali in Ancona si iscrisse al corso di laurea in medicina e chirurgia [...] della Légion d'honneur.
Il G. morì improvvisamente a Roma il 25 luglio 1987.
Fonti e Bibl.: Necr. in Giorn. di malattie infettive e parassitarie, XXXIX (1987), pp. 730 s.; Boll. e atti della Accademia medica di Roma, CXII (1987-88), pp. 69-81, 83 ...
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cervicite
Infiammazione della mucosa del collo dell’utero, che può interessare sia la portio vaginalis (la porzione del collo che sporge in vagina) che il canale cervicale. La c. più comune è da cause [...] infettive: virus (spec. papillomavirus), batteri, funghi (spec. candida), Trichomonas. Le c., e in particolare quelle da virus, accompagnate da mutamenti cromatici della mucosa, devono essere periodicamente controllate: possono infatti diventare sede ...
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Löffler, Friedrich August Johannes
Igienista e batteriologo tedesco (Francoforte sull’Oder 1852 - Berlino 1915). Fu medico nell’esercito, poi prof. d’igiene nell’univ. di Greifswald e infine direttore [...] dell’Istituto per le malattie infettive dell’univ. di Berlino. Ottenne per primo (1884) delle colture del batterio della difterite Corynebacterium diphtheriae (detto anche bacillo di L.), scoperto da E. Klebs nel 1883; scoprì anche numerosi batteri ...
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spondilopatia
Affezione della colonna vertebrale. Le s. si possono suddividere in congenite (anomalie morfologiche dello sviluppo del rachide o per difetti del metabolismo osseo), oppure acquisite: osteopatie [...] demineralizzanti o osteoaddensanti, esiti di traumi, di malattie infettive (spondilite, spondiloartrite), oppure, le forme più frequenti, degenerative (spondiloartrosi). ...
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In ambito agroalimentare, sigla di hazard analysis critical control point, che indica un sistema di indagini e di sorveglianza rivolto a individuare e prevenire, anche sulla base di dati epidemiologici, [...] la diffusione di malattie infettive, parassitologiche e tossiche di natura alimentare; a formulare programmi e interventi mirati, coinvolgendo personale addestrato a espletare compiti di controllo, ricerca e monitoraggio; a valutare i requisiti ...
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Neurodegenerative, malattie
Orso Bugiani
Uno dei maggiori progressi in biomedicina degli ultimi decenni è la comprensione dei meccanismi molecolari che sono alla base della maggior parte delle malattie. [...] neoplastica. Gli sviluppi in farmacologia sono stati la diretta conseguenza di queste scoperte. Il progresso nel campo delle cause infettive e molecolari per le più importanti malattie, però, non è stato seguito da un percorso parallelo di scoperte ...
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Medico, nato a S. Cipirello (Palermo) il 15 maggio 1884. Dal 1922 tenne all'università di Roma la cattedra di clinica pediatrica dalla quale fu allontanato nel 1927. Professore (1929) di ricerche mediche [...] Roma. Nel 1946 fu reintegrato nella cattedra di pediatria di Roma, che tuttora occupa unitamente a quella di malattie infettive. Dal luglio 1944 al marzo 1948 rettore dell'università di Roma. Deputato all'Assemblea costituente (1946) e al Parlamento ...
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Azienda farmaceutica belga, con sede a Beerse, fondata nel 1953 da P. Janseen e confluita nel 1961 nel gruppo statunitense Johnson & Johnson; la sua attività di ricerca è concentrata sulla progettazione [...] Authority (BARDA) del Dipartimento della Sanità statunitense per lo sviluppo di vaccini contro l’influenza e le malattie infettive emergenti. Nel quadro della pandemia da Coronavirus diffusasi dal 2019, l’azienda ha intrapreso nel marzo 2020 lo ...
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Riproduzione, nel medesimo organismo, di un processo morboso, per distacco e migrazione a distanza di agenti morbosi o di elementi cellulari e loro fissazione e moltiplicazione nella nuova sede d’impianto. [...] Le m. possono essere m. infettive (ascessi metastatici, da passaggio in circolo di emboli settici ecc.) o m. tumorali. In quest’ultimo caso le m. si propagano per via linfatica (tumori epiteliali) oppure per via sanguigna (sarcomi). Altre modalità di ...
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QUALITÀ DELLA VITA
Roberto Cipriani
Raffaele CORSO
Silvestro BAGLIONI
Il concetto di q. della v. trae la sua origine e diventa centrale soprattutto in società che non sono afflitte da problemi di [...] il numero dei medici e dei farmacisti, il numero dei morti al primo anno di vita, le principali malattie infettive, nonché il numero medio annuo dei suicidi. Vi sono, infine, indicatori generali non direttamente assimilabili a un contesto (economico ...
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infettare
v. tr. [dal lat. infectare «avvelenare, intorbidare», der. di infectus (v. infetto)] (io infètto, ecc.). – Rendere infetto, trasmettere un’infezione (a un ambiente, a una persona, a un oggetto), o provocarla (in una persona): il...