fotofobia
Fastidio doloroso per la luce, causato da stati irritativi a carico del bulbo o degli annessi oculari; è un fenomeno riflesso al quale prendono parte la retina e il trigemino. È frequente anche [...] in certe malattie infettive (morbillo). ...
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Medico (n. Odessa 1870 - m. 1940), direttore dell'Istituto Pasteur di Parigi. A lui si devono, tra l'altro, fondamentali contributi in campo immunologico e la proposta di sfruttare la via orale per la [...] vaccinazione contro alcune malattie infettive (soprattutto tifo). Ha scritto Anaphylaxie et antianaphylaxie (1917). ...
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sisomicina
Antibiotico ottenuto dal batterio Micromonospora inyoensis, con ampio spettro d’azione antibatterica in vitro con particolare riferimento ai batteri gram-negativi. La s. ha quindi ampie possibilità [...] d’impiego clinico per la terapia di numerose malattie infettive, specie per quelle causate da enterobatteri e da Pseudomonas aeruginosa. La sua velocità di battericida è molto elevata anche a concentrazioni modeste. ...
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Microbiologo e patologo francese (St. Brice 1901 - New York 1982) naturalizzato statunitense. Prof. al Rockefeller Institute di New York fino al 1971, autore di ricerche sul metabolismo dei batterî e sull'immunità [...] e la resistenza contro le malattie infettive: The bacterial cell (1945); The white plague: Tuberculosis man and society (1952); The unseen world (1962); So human an animal (1968); A God within (1972); Celebration of life (1981). ...
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In patologia generale, ogni processo caratterizzato da penetrazione e moltiplicazione, nei tessuti viventi, di microrganismi patogeni unicellulari (agenti infettivi: batteri, miceti, protozoi) o da virus.
Il [...] per inadeguate modalità di conservazione sono responsabili di circa l’85% di tutti i nuovi focolai di malattie infettive. L’i. alimentare implica generalmente l’ingestione del patogeno seguita dalla sua proliferazione con invasione e/o liberazione ...
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Igienista e batteriologo (Confolens, Charente, 1853 - Parigi 1933), direttore dell'istituto Pasteur dal 1904; socio straniero dei Lincei (1918). Autore di fondamentali ricerche in batteriologia (sulle [...] tossine difteriche, sulla inoculazione sperimentale della sifilide nelle scimmie, sugli agenti causali di molte malattie infettive, ecc.) e di importanti contributi in immunologia, che favorirono l'avvento della sieroterapia. ...
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Il tessuto cellulo-adiposo che a guisa di capsula circonda il rene.
Perinefrite Processo flogistico acuto o cronico della capsula fibrosa e del connettivo adiposo perineale. La forma acuta, conseguente [...] dell’apparato urinario o a malattie infettive generali, evolve in genere verso la fluidificazione purulenta (flemmone perinefritico). La forma cronica è invece secondaria a forme infiammatorie subacute o croniche del rene e dell’uretere, e determina ...
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Medico (n. Philippeville, Algeria, 1876 - m. 1969), "chef de laboratoire" all'Istituto Pasteur di Parigi (1906), poi direttore dell'Istituto Pasteur di Algeri (dal 1910). A lui si devono fondamentali contributi [...] di ordine microbiologico ed epidemiologico, nel campo delle malattie infettive dell'uomo (melitense, tracoma, tifo petecchiale, ecc.) e degli animali (tripanosomiasi del dromedario, malaria degli uccelli, piroplasmosi). ...
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Antibiotico, C37H67NO13, ottenuto da filtrati di colture di Streptomyces erythraeus; risulta costituita da uno zucchero e da un amminozucchero uniti all’aglicone ciclico. Utilizzata come tale o sotto forma [...] di sali (glicoeptonato, stearato, lattobionato, estolato), nella terapia di numerose malattie infettive causate da germi gram-positivi (stafilococchi, streptococchi ecc.). ...
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enterite
Malattia infiammatoria dell’intestino tenue. Se è interessato anche l’intestino crasso, si parla di enterocolite; se lo stomaco, di gastroenterite; se tutti e tre i segmenti, di gastroenterocolite. [...] (chemioterapia, avvelenamenti), sia endogeni (uremia, acidosi). Le cause locali enteriche sono alimenti guasti o infetti (tossinfezioni alimentari), oppure germi della normale flora batterica divenuti virulenti per varie cause. Sintomo caratteristico ...
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infettare
v. tr. [dal lat. infectare «avvelenare, intorbidare», der. di infectus (v. infetto)] (io infètto, ecc.). – Rendere infetto, trasmettere un’infezione (a un ambiente, a una persona, a un oggetto), o provocarla (in una persona): il...