Malattia infettiva e contagiosa dovuta a un microrganismo specifico, Yersinia pestis o cocco-bacillo di A. Yersin e S. Kitasato, dal nome dei ricercatori che lo scoprirono nel 1894.
La p., oltre all’uomo [...] da epizoozie tra i ratti (di chiavica o neri) dapprima e tra i topi comuni delle case poco dopo; e che la trasmissione dell’infezione da animale ad animale e da animale a uomo ha luogo di solito per mezzo delle pulci del genere Xenopsylla e di altri ...
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Patologo (Perugia 1876 - Pavia 1912), allievo di C. Golgi; prof. di microbiologia nell'univ. di Pavia; autore di ricerche particolarmente importanti sulla infezione rabica. n Corpi del N., in istopatologia, [...] inclusioni contenute nelle cellule piramidali del corno d'Ammone, ma anche nelle cellule nervose di varie circonvoluzioni cerebrali, nelle cellule di Purkinje del cervelletto, nelle cellule del ponte e ...
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adenopatia
Affezione di una linfoghiandola. Si parla in genere di a. ilare nella congestione o infiammazione dei linfonodi dell’ilo polmonare nel corso dell’infezione tubercolare, e di a. tracheobronchiale [...] alla trachea e ai grossi bronchi; quest’ultima rappresenta nell’infanzia la localizzazione primitiva più frequente dell’infezione tubercolare e si manifesta con segni clinici e radiologici caratteristici. Non è tuttavia infrequente la forma non ...
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L'epoca moderna è contrassegnata dalla progressiva rarefazione delle pandemie da morbi esotici e delle grandi epidemie che afflissero l'umanità nei secoli scorsi ed è probabile che se non vi fosse stata [...] siano fra 450.000 e 900.000 cardio-reumatici, il che corrisponde a 3,5 ÷ 7 per ogni mille abitanti. In alcune città, ad es. Philadelphia, è stato calcolato che l'infezione reumatica da sola mieta quattro volte più vittime di tutte le altre malattie d ...
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VALLEIX, François-Louis-Isidore
Agostino Palmerini
Medico, nato a Tolosa il 14 gennaio 1807, morto il 12 luglio 1855, vittima di un'infezione difterica contratta da un bambino che egli curava. Studiò [...] a Parigi, dedicandosi particolarmente alla pediatria; fu medico degli ospedali Sainte-Marguerite, Beaujou, La Pitié.
Scrisse: Clinique des maladies des enfants nouveau-nés (Parigi 1838-1840); Traité des ...
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Centro degli Stati Uniti, nello stato di New York.
Nel 1947 G. Dalldorf e G.M. Sickles vi individuarono per la prima volta casi di infezione umana prodotti da virus particolari, detti appunto virus Coxsackie. [...] L’infezione ( coxsackiosi) si contrae essenzialmente per contagio diretto da uomo a uomo. Gli organi più colpiti sono il sistema nervoso (meningiti asettiche, encefaliti, sindromi parkinsoniane ecc.), il cuore (miocarditi e pericarditi), la cute e le ...
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INFETTIVOLOGIA
Giuseppe Visco-Enrico Girardi
In questi ultimi decenni, nel settore della medicina dedicato alle infezioni e in modo particolare alle malattie infettive (v. infezione, XIX, p. 196; infettive, [...] vaccinazioni di massa, per loro conto, soprattutto nei paesi più avanzati, hanno contribuito a ridurre la portata di alcune infezioni che in passato, in un modo o nell'altro, alcune con vere e proprie epidemie, avevano interferito sul benessere dell ...
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RASH
Piero Benedetti
. S'indicano con questo nome le eruzioni cutanee, dette anche esantemi prodromici, che insorgono assai precocemente all'inizio dell'infezione vaiolosa. Compaiono al secondo o terzo [...] giorno di malattia, spesso insieme con la febbre, o poco dopo il suo inizio, e si presentano con aspetto diverso; sotto questo punto di vista si distinguono in morbilliformi, scarlattiniformi e petecchiali. ...
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Patologo, nato a Carbonara Scrivia (Tortona) il 16 luglio 1863, morto a Milano il 6 settembre 1904, vittima di un'infezione di laboratorio. Fu direttore dell'Istituto anatomo-patologico dell'Ospedale Mauriziano [...] sulla natura dell'antitossina difterica e sul valore del siero antistreptococcico (in collaborazione con S. Belfanti), quelli sull'infezione diplococcica e su una nuova specie di immunità, hanno spunti magistrali per il tempo in cui furono eseguiti e ...
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Infiammazione del connettivo cellulare interstiziale e periviscerale. Proviene o da un'infezione diretta, o per propagazione del processo da organi vicini, o per via linfatica, o per continuità, o per [...] metastasi per via sanguigna. Per lo più è data da una causa parassitaria, ma può almeno contribuire al suo sviluppo un'azione traumatica che fissi i batterî in date località o produca stimoli cronici. ...
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infezione
infezióne s. f. [der. di infettare; cfr. lat. tardo infectio -onis «tintura», der. di inficĕre «tingere», part. pass. infectus]. – Propriam., ogni processo morboso provocato da microrganismi patogeni unicellulari (batterî, protozoi,...
immunita ibrida
immunità ibrida loc. s.le f. La risposta immunitaria generata dalla combinazione degli effetti di un’infezione virale e dalla successiva vaccinazione contro la malattia provocata dal virus; detta anche super-immunità. ♦ La...