varicella Malattia infettiva da virus, acuta ed epidemica, caratterizzata da un esantema vescicoloso. L’agente eziologico è Herpesvirus varicellae (o virus v.-zoster). La v., il cui periodo di incubazione [...] . Talora, però, il virus permane allo stato latente nei gangli dei nervi sensitivi, rendendo possibile una riattivazione dell’infezione in forma di Herpes zoster. Il contagio avviene generalmente per via respiratoria o, più raramente, per via cutanea ...
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zoonosi Malattie che possono essere trasmesse naturalmente dagli animali vertebrati all’Uomo e viceversa. Accanto a questo termine, onnicomprensivo, ne esistono altri, usati a volte in sinonimia, aventi [...] di diversi agenti patogeni, tra cui alcuni di natura zoonotica. In aumento anche il numero delle zecche, nonché delle infezioni animali (per es., piroplasmosi) e delle z. (per es., febbre bottonosa, morbo di Lyme) da queste trasmesse.
Z. emergenti ...
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In patologia, essudato più o meno denso, di solito cremoso, talora semisolido, per lo più giallastro o di diverso colore, che si forma nel corso di alcuni processi flogistici (flogosi purulente). Il p. [...] piogenica). I caratteri del p. (colore, densità ecc.) variano, entro certi limiti, a seconda dei microbi che determinano l’infezione: così, di solito il p. giallastro e incolore è dovuto a stafilococchi, il p. verdastro è dovuto a pneumococchi e ...
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Terapia genica
Alessandro Aiuti
In biologia e medicina, è la terapia che prevede l'introduzione nel paziente di frammenti di DNA contenenti geni per la cura o la prevenzione di patologie a determinazione [...] strati di pelle che sono stati reimpiantati nei pazienti con risultati incoraggianti.
Gli approcci di t. g. per l'infezione da HIV mirano a interferire con la capacità di replicazione o l'attività del virus attraverso molecole inibitorie (dominanti ...
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UREDINEE
Cesare SIBILLA
. Ordine di funghi Basidiomiceti che comprende quei parassiti che determinano le ruggini delle piante. Tali funghi presentano un parassitismo molto elevato, tanto che non si [...] delle Uredinee è settato, intercellulare, di rado intracellulare e si limita a una piccola zona attorno al punto d'infezione in chi determina clorosi o necrosi. Spesso il metabolismo del fungo dà luogo a particolari sostanze eccitanti le cellule ...
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Candida
Genere di funghi della classe Saccaromiceti (o lieviti), con circa 80 specie, di cui alcune patogene per l’uomo. La specie C. albicans vive normalmente nel cavo orale e nell’apparato digerente [...] e sull’epidermide. In particolari condizioni il fungo prolifera in modo eccessivo, formando colonie di colore biancastro che provocano l’infezione nota come candidosi. Alcune specie di C. sono utilizzate per la produzione industriale di bioproteine. ...
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pseudocisti
Cavità scavata nell’interno di un tessuto o di un organo, vuota o a vario contenuto (emorragico, necrotico, ecc.), che differisce da una vera cisti per la mancanza di una parete propria. [...] e di tessuti di sfaldamento che origina da aree necrotiche come possibile complicanza di una pancreatite. Le p. pancreatiche sono suscettibili di rottura, infezione o emorragia. Il drenaggio del contenuto della p. è richiesto soprattutto nel caso di ...
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Patologo (Vienna 1868 - New York 1943), svolse attività di ricerca a Vienna e, dal 1922, nel Rockefeller institute for medical research di New York. Nel 1930 fu insignito del premio Nobel per la medicina. [...] di un'ampia serie di ricerche, di fondamentale importanza, di patologia sperimentale, sulla emoglobinuria da freddo, sull'infezione luetica, sulla poliomielite, di immunologia sugli antigeni, sugli apteni o antigeni incompleti di L. e sulla reazione ...
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RESPIRATORIO, APPARATO
Vittorio Grassi
(XXIX, p. 99; App. II, II, p. 695)
Il panorama offerto dalla medicina respiratoria nell'immediato dopoguerra era, come, e più, di quello di altri settori della [...] poi un'efficace profilassi (con isoniazide: per 6÷12 mesi) dei pazienti a rischio: quelli che hanno avuto un'infezione tubercolare (positività della reazione cutanea alla tubercolina) senza evidenza di malattia in fase attiva; i soggetti HIV-positivi ...
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È la soluzione di continuo dei tessuti determinata da un corpo vulnerante. La divisione dei tessuti può farsi in modo puntiforme o lineare o irregolare, sicché si hanno le ferite da punta, da taglio e [...] sempre anch'essi la sede di suppurazioni tardive per impianto ivi di batterî circolanti o quando si sviluppi nell'organismo un'infezione che va in tal punto a localizzarsi.
Il processo di guarigione d'una ferita varia a seconda della natura di essa ...
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infezione
infezióne s. f. [der. di infettare; cfr. lat. tardo infectio -onis «tintura», der. di inficĕre «tingere», part. pass. infectus]. – Propriam., ogni processo morboso provocato da microrganismi patogeni unicellulari (batterî, protozoi,...
immunita ibrida
immunità ibrida loc. s.le f. La risposta immunitaria generata dalla combinazione degli effetti di un’infezione virale e dalla successiva vaccinazione contro la malattia provocata dal virus; detta anche super-immunità. ♦ La...