Luria, Salvatore Edoardo
Biologo italiano naturalizzato statunitense (Torino 1912 - Lexington, Massachusetts, 1991). Fu allievo di G. Levi a Torino, poi prof. all’univ. dell’Illinois (1950-58) e al Massachusetts [...] dai batteri contro l’azione dei batteriofagi; dimostrò che le mutazioni responsabili della resistenza batterica sono spontanee e non una risposta adattativa all’infezione, e recò importanti contributi alla genetica batterica (lisogenia, trasduzione). ...
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Morbilità
Mirko D. Grmek
sommario: 1. Concetti e metodi. a) Orientamenti attuali dell'epidemiologia e definizione dei criteri di misura della morbilità. b) La malattia e le malattie: il problema della [...] di persone siano contagiate ogni anno da questa malattia e che ne muoiano più di 500.000.
L'influenza è un'infezione virale che persiste dappertutto nel mondo in modo sporadico e che di tanto in tanto ricompare sotto forma di ondate epidemiche ad ...
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viremia
Presenza di particelle virali nel circolo sanguigno. La via più comune di diffusione sistemica dei virus è quella ematica, che il virus raggiunge nella maggior parte dei casi attraverso i vasi [...] , dei quali, però, vengono definiti arbitrariamente organi bersaglio soltanto quelli in cui la moltiplicazione virale conferisce all’infezione la sintomatologia clinica considerata caratteristica. I test in grado di quantificare la v. sono capaci di ...
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scarlattina Malattia infettiva acuta e contagiosa, causata da uno streptococco emolitico appartenente al gruppo A di Lancefield e caratterizzata da un esantema, tipico per morfologia e distribuzione (maschera [...] , o indiretto, tramite biancheria o altro materiale contaminato da secrezioni o escrezioni di malati o anche di portatori sani. L’infezione avviene di solito attraverso la mucosa faringea e, dopo un breve periodo d’incubazione (2-5 giorni), in genere ...
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Sangue
Giuseppe Maria Gandolfo
Laura Conti
Franco Mandelli
Giovanna Meloni
(XXX, p. 664; App. II, ii, p. 782; III, ii, p. 657; IV, iii, p. 261; V, iv, p. 621)
Nell'Enciclopedia Italiana e nelle Appendici [...] diretti a prevenire e a combattere le complicanze del trattamento antileucemico, rappresentate essenzialmente da emorragie e da infezioni gravi, talvolta mortali.
La probabilità di conseguire la remissione completa dipende dalla varietà di leucemia e ...
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MIOSITI (dal gr. μῦς "muscolo")
Giovanni Boeri
Sono così denominate le affezioni infiammatorie dei muscoli, acute o croniche. Sede del processo infiammatorio è generalmente dapprima il tessuto connettivo [...] , di origine certamente infettiva, ma a germe forse non sempre identico (molto spesso si tratta di forme non comuni d'infezione reumatica) che si svolge col quadro di una grave malattia infettiva febbrile, con edema, tumefazioni, rigidità e dolori ...
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settembre
Domenico Consoli
La somma delle sofferenze (dolore) dei falsari nella decima bolgia è paragonata da D. a quella delle sofferenze che si avrebbe se si mettessero insieme in una fossa tutti [...] l luglio e 'l settembre (If XXIX 47), cioè nel periodo estivo: l'espresso riferimento a zone notoriamente malariche fa pensare che D. menzioni con cognizione di causa la stagione in cui la virulenza dell'anofele, portatore dell'infezione, è maggiore. ...
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In microbiologia, il fenomeno con cui un batteriofago (temperato) stabilisce rapporti continuativi con l’ospite batterico senza lisi cellulare. Il ciclo dei batteriofagi temperati è detto lisogenico (o [...] temperati (λ, NU, ø 105), o come plasmide extracromosomico (P1). Le cellule dell’ospite, in seguito all’infezione, possono presentare talvolta un fenotipo alterato. Tale fenomeno, chiamato conversione fagica, è determinato o dall’espressione dei geni ...
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NÖGGERATH, Emil
Agostino Palmerini
Ostetrico e ginecologo, nato a Bonn il 5 ottobre 1827, morto a Wiesbaden il 3 maggio 1895. Laureatosi a Bonn nel 1853, si dedicò alla ginecologia e all'ostetricia [...] nel 1885 tornò in Germania.
I suoi studî più importanti si riferiscono alle successioni morbose dell'infezione blenorragica nell'apparato genitale femminile; alle applicazioni terapeutiche dell'elettrolisi e dell'elettrocaustica, all'ovariotomia, ecc ...
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BELFANTI, Serafino
Domenico Celestino
Nato il 28 marzo 1860 a Castelletto sopra Ticino (Novara), seguì gli studi di medicina presso l'università di Torino, dove si laureò nel 1886. In tale università, [...] filtrati di sputo pneumonico, ibid., VIII, 2[ 1892], pp. 608 s.).
Il B. diede contributi importanti allo studio dell'infezione tifica e di quella difterica; in relazione a quest'ultima dimostrò, tra i prinù, la possibile persistenza dei germe sulle ...
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infezione
infezióne s. f. [der. di infettare; cfr. lat. tardo infectio -onis «tintura», der. di inficĕre «tingere», part. pass. infectus]. – Propriam., ogni processo morboso provocato da microrganismi patogeni unicellulari (batterî, protozoi,...
immunita ibrida
immunità ibrida loc. s.le f. La risposta immunitaria generata dalla combinazione degli effetti di un’infezione virale e dalla successiva vaccinazione contro la malattia provocata dal virus; detta anche super-immunità. ♦ La...