SICOSI (dal gr. σῦκον "fico, escrescenza")
Agostino Palmerini
Termine della dermatologia, il quale indica affezioni cutanee che possono avere origine diversa. La sicosi semplice (detta anche vera o non [...] stafilococco aureo), migliorando in pari tempo le condizioni generali, e in casi particolari sopprimendo il focolaio d'origine dell'infezione piogenica (p. es., la corizza cronica nel caso della sicosi dei baffi).
La sicosi tricofitica della barba è ...
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Nato a Rosignano Marittima (Livorno) il 26 ottobre 1860, morì il 3 maggio 1927 a Siena. Si laureò a Pisa nel 1882, e nel 1894 fu incaricato dell'insegnamento dell'anatomia patologica a Siena, e occupò [...] , XXXII (1890); Grossa cisti linfatica della milza, in Lo Sperimentale, XII (1892); Sulle lesioni istologiche della milza nella infezione difterica, in Atti della R. Accademia dei fisiocritici in Siena, 16 maggio 1894; I tumori, 2ª ed., Milano ...
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MAL DELL'INCHIOSTRO
Mario CURZI
È la malattia più grave del castagno, la quale si manifesta con un languore generale della pianta, con l'ingiallimento e il seccume delle foglie e dei rametti terminali [...] , mentre sono resistenti i castagni asiatici, tanto che la ricostruzione dei castagneti, nelle zone dove infierisce l'infezione, viene fatta col castagno gìapponese (Castanea crenata).
Bibl.: L. Petri, Studi nella malattia del castagno detta "dell ...
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Patologo inglese, nato a Londra il 18 maggio 1921. Ha svolto a Bristol (1968-82) un'attività di primaria importanza nel campo della patologia, sia come docente di questa disciplina nella locale università, [...] di E.-Barr, che è causa della mononucleosi infettiva, ma che può provocare nell'uomo particolari tumori: il linfoma di Burkitt e un carcinoma naso-faringeo (v. tumore, App. IV, iii, p. 694, e virus: Patogenesi dell'infezione virale, pp. 833 e 836). ...
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Robert A. Freitas
Nanotecnologie
Nell'infinitamente piccolo la nuova sfida scientifica e tecnologica
I progressi dell'elettronica molecolare
di Robert A. Freitas
21 dicembre 2001
La rivista Science (vol. [...] trattamento medico tradizionale. Il microbivoro lo divorerebbe in ogni caso, ottenendo la sparizione completa anche della più grave infezione setticemica nel giro di alcuni minuti o al massimo di poche ore rispetto alle settimane o addirittura ai ...
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DI MATTEI, Eugenio
Giuseppina Bock Berti
Nato a Messina da Pietro e Anna Rapisarda il 23 genn. 1859, si laureò in medicina all'università di Catania nel 1883 e in tale sede iniziò la sua carriera accademica [...] malarica sperimentale nell'uomo, in Giornale della Soc. ital. d'igiene, XVII [1895], pp. 217-258; L'infezione malarica sperimentale negli animali e gli emoparassiti degli uccelli, ibid., pp. 329-390), accanto ad altri più specificamente interessanti ...
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zoonosi
Malattia che si trasmette dagli animali all’uomo. Le z. conosciute sono molto numerose (oltre 150) e il loro studio costituisce uno dei settori di maggior interesse della medicina umana e veterinaria. [...] caso sono interessati soprattutto coloro che vivono accanto agli animali. Solo raramente gli animali sono direttamente fonte di infezione: solitamente i germi sono trasmessi all’uomo da acqua, cibi e terreni contaminati dalle deiezioni animali. Un ...
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ascesso cerebrale
Focolaio suppurativo che si forma all’interno dell’encefalo. L’a. c. è solitamente secondario a un altro ascesso situato in una parte del corpo diversa, anatomicamente più o meno vicina [...] tessuto necrotico intracerebrale; si forma, in un paio di settimane, un tessuto di granulazione che tende a delimitare l’infezione ma, non essendo esso di uniforme spessore, ove è più sottile tende a diffondersi profondamente nella sostanza bianca e ...
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oncovirus
Virus correlato ad alcune forme tumorali della specie umana. I virus non sono sufficienti a sviluppare un cancro, ma costituiscono spesso un fattore oncogenetico. È stato dimostrato che alcuni [...] un oncogene cellulare e attivarlo, oppure incorporare nel DNA virale l’oncogene cellulare, appropriandosene. La successiva infezione virale di altre cellule può portare all’espressione in esse dell’oncogene, e provocare altre modificazioni cellulari ...
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cutireazione
Prova clinica per individuare un eventuale stato di immunoreattività (➔ immunoreazione). Consiste nel porre la sostanza in causa a intimo contatto della cute, previa sua scarificazione: [...] questi con l’allergene specifico determina la liberazione di sostanze vasoattive. Le c. trovano applicazione per svelare anche infezioni latenti. In questo caso si tratta di una reazione immunitaria di tipo IV (a mediazione cellulare), cioè prodotta ...
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infezione
infezióne s. f. [der. di infettare; cfr. lat. tardo infectio -onis «tintura», der. di inficĕre «tingere», part. pass. infectus]. – Propriam., ogni processo morboso provocato da microrganismi patogeni unicellulari (batterî, protozoi,...
immunita ibrida
immunità ibrida loc. s.le f. La risposta immunitaria generata dalla combinazione degli effetti di un’infezione virale e dalla successiva vaccinazione contro la malattia provocata dal virus; detta anche super-immunità. ♦ La...