In veterinaria, o. dei puledri e dei vitelli, grave infezione infettiva pioemica, talora in forma enzootica, dei neonati bovini ed equini. La malattia trae la sua origine dall’infiammazione purulenta del [...] cordone ombelicale (onfalite), o, più raramente, della sfera genitale, dell’apparato digerente ecc. È caratterizzata da uno stato setticemico e da artriti purulente in tutte o quasi le sedi articolari ...
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Malattia dei pulcini; detta anche diarrea bianca bacillare provocata da Salmonella pullorum. L’infezione si trasmette tramite acqua e alimenti inquinati da feci di individui ammalati e può passare anche [...] dalla madre all’embrione attraverso l’ovario infetto ...
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Prione
Maurizio Pocchiari
Il termine prione identifica un agente infettivo con dimensioni più piccole dei virus e resistente alle procedure impiegate per rimuovere o inattivare virus, batteri, funghi [...] preparazione di mangimi, hanno ridotto significativamente l'epidemia di BSE nel Regno Unito (fig. 1) e il rischio di infezione ad altre specie animali. Tuttavia, poiché le misure preventive sono state adottate in ritardo dagli altri Paesi europei, si ...
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Malattia contagiosa, diffusa in ogni paese, che colpisce specialmente i giovani cani (più raramente il gatto). Il c., cui consegue immunità permanente, è prodotto da un paramixovirus la cui azione è probabilmente [...] complicata dal Bacillus bronchisepticus o bronchicanis. L’attecchimento dell’infezione si verifica per contatto diretto con cani infetti, e indiretto con materiale infettante, attraverso le vie respiratorie o digerenti. Si manifesta, oltre che con ...
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Malattia infettiva e contagiosa dovuta a un microrganismo specifico, Yersinia pestis o cocco-bacillo di A. Yersin e S. Kitasato, dal nome dei ricercatori che lo scoprirono nel 1894.
La p., oltre all’uomo [...] da epizoozie tra i ratti (di chiavica o neri) dapprima e tra i topi comuni delle case poco dopo; e che la trasmissione dell’infezione da animale ad animale e da animale a uomo ha luogo di solito per mezzo delle pulci del genere Xenopsylla e di altri ...
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sifilide Malattia infettiva, a decorso cronico intermittente, detta anche lue; è provocata da un microrganismo, il Treponema pallidum (o Spirochaeta pallida), scoperto da F. Schaudinn ed E. Hoffmann nel [...] curata precocemente; diffusa nell’Africa settentrionale, da qui passò anche in Spagna e nella Francia meridionale. Nei paesi del Nord l’infezione decorre in modo lento, fino a 1-2 anni, mentre in quelli del Sud si evolve con maggiore rapidità (1-2 ...
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Rabbia
Augusto Panà
Maurizio Divizia
La rabbia è una malattia infettiva provocata da un virus neurotropo che determina un'encefalite a esito letale. Viene trasmessa all'uomo da animali infetti: fra [...] e si pensa che tale fenomeno possa essere legato alla presenza di ceppi virali attenuati; nei pipistrelli, invece, l'infezione può progredire sia verso la morte dell'animale sia verso lo stato di portatore cronico. La trasmissione per via alimentare ...
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Processo infiammatorio dell’orecchio a decorso acuto o cronico, determinato da germi patogeni diversi che possono localizzarsi in corrispondenza dell’orecchio sia direttamente sia per il propagarsi di [...] strada all’esterno. Non curata, tende a diventare cronica e dà luogo frequentemente a complicazioni per il propagarsi dell’infezione verso le cellule mastoidee (mastoidite), verso le meningi e il cervello o verso i vasi venosi meningei (tromboflebite ...
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Espulsione o estrazione del feto dei Mammiferi dagli organi genitali. Avviene al termine della gravidanza, quando lo sviluppo prenatale può considerarsi concluso: l’utero contraendosi ritmicamente (travaglio [...] . La percentuale più alta delle psicosi da generazione si osserva nel puerperio: talvolta sono riportabili a intossicazione o infezione (psicosi sintomatiche), altre volte invece il p. non è che il fattore scatenante, essendo già presente nella donna ...
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PALASCIANO, Ferdinando
Maria Conforti
- Nacque il 13 giugno 1815 a Capua da Pietro, segretario comunale proveniente da Monopoli, in Puglia, e da Raffaella Di Cecio.
Compiuti i primi studi presso il [...] contro la sifilide vaccinale, il metodo italiano di eterizzare, le cauterizzazioni successive nella cura dell'antrace e della infezione putrida, e le conseguenze terapeutiche della neutralità dei feriti in tempo di guerra» (Memorie ed Osservazioni, I ...
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infezione
infezióne s. f. [der. di infettare; cfr. lat. tardo infectio -onis «tintura», der. di inficĕre «tingere», part. pass. infectus]. – Propriam., ogni processo morboso provocato da microrganismi patogeni unicellulari (batterî, protozoi,...
immunita ibrida
immunità ibrida loc. s.le f. La risposta immunitaria generata dalla combinazione degli effetti di un’infezione virale e dalla successiva vaccinazione contro la malattia provocata dal virus; detta anche super-immunità. ♦ La...