Teologo domenicano (Vitoria, o Burgos, tra il 1483 e il 1493 - Salamanca 1546), considerato il restauratore della teologia tomistica spagnola e uno dei fondatori del diritto internazionale. Allievo a Parigi [...] al 1546. F. de Vitoria è il fondatore della scuola tomistica spagnola e a lui si ricollegano i grandi teologi Melchior Cano, il Medina, Domenico Soto, ecc., che ebbero grande influenza sul Concilio di Trento. Il suo insegnamento si coglie soprattutto ...
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Uomo politico spagnolo (Madrid 1534 - Parigi 1611), figlio naturale di Gonzalo P., che era stato segretario di Carlo V e di Filippo II; entrato nella segreteria di stato spagnola presso Ruy Gómez de Silva, [...] Italia e poi (1568) a capo della segreteria di stato. Intelligente e abile, ottenne la fiducia di Filippo II e larghissima influenza. Nel 1579 fu arrestato perché sospettato insieme ad Ana de Mendoza de la Cerda di aver ucciso J. Escobedo. Rimesso in ...
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Poeta spagnolo (Cordova 1411 - Torrelaguna, Madrid, 1456). Nella giovinezza visse qualche tempo a Roma; fu epistolografo e cronista del re Giovanni II. Nel 1444 dedicava al re un poema, il Laberinto de [...] una enciclopedia storica, con particolare riferimento alla tradizione spagnola, riuscendo a rievocare figure nazionali con grande Homero romanceado. J. de M. fu il primo poeta spagnolo a porsi il problema di una lingua letteraria. Nelle sue opere ...
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Saggista e filosofo spagnolo (Urrea de Gaén, Teruel, 1908 - Madrid 2001), prof. di storia della medicina nell'univ. di Madrid. Oltre a essersi occupato di medicina e psicologia in una serie di studî storici [...] importanza, si affermò come pensatore e saggista sotto l'influenza di J. Ortega y Gasset e di X. Zubiri, contribuendo a ricostruire la genesi e i caratteri della cultura spagnola contemporanea in numerosi studî (De la cultura española, 1942 ...
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Dama castigliana (m. Coimbra 1355), figlia naturale di Don Fernández de Castro, cugina di Costanza moglie del principe Pietro erede al trono portoghese (poi Pietro I). Divenne l'amante di Pietro, ma invisa [...] al padre di questo, Alfonso IV, a causa della pericolosa influenza che la potente famiglia dei Castro poteva esercitare sull'erede, fu regina. Divenuta materia di leggenda, comune alle letterature spagnola e portoghese, la vicenda di I. de C. ...
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Scultore (Porto 1588 - Madrid 1683), può essere considerato il tramite tra la grande tradizione scultoria di Valladolid, dove probabilmente studiò, e quella della capitale spagnola, dove si stabilì nel [...] 1638. Sensibile all'influenza di J. M. Montañés e di A. Cano, nelle opere più mature P. manifestò un pacato equilibrio tra vigoroso realismo e sobrietà di forme classiche. La prima opera datata (1624) è un S. Ignazio per i gesuiti di Alcalá de ...
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Generale e statista inglese (n. 1658 circa - m. Lisbona 1735). Entrato nella vita politica con i whigs, fu nel 1689 creato conte di Monmouth, primo lord del Tesoro. Ma i suoi sforzi di compromettere, senza [...] la sua prigionia. Divenuto nel 1697 conte di P., riacquistò influenza politica, con l'ascesa al trono della regina Anna, nel 1702. Fu generale delle forze alleate nella guerra di successione spagnola e ammiraglio nel 1705; venuto in disaccordo con l' ...
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Regista cinematografico spagnolo (Madrid 1922 - ivi 2002). Ha debuttato come regista nel 1951 con Esa pareja feliz, in collab. con Luis Berlanga, per il quale scrisse anche sceneggiature. Insieme a Berlanga, [...] un ciclista (Gli egoisti, 1955), in cui è avvertibile l'influenza di Antonioni; Calle Mayor (1956), la sua opera più ucciderti, 1957), una parabola sugli ultimi anni della storia spagnola; Sonatas (L'avventuriero dei due mondi, 1959); Nunca ...
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Storico spagnolo del diritto (Alhama, Granada, 1852 - Madrid 1919), prof. di storia del diritto e poi di storia antica e medievale spagnola all'univ. di Madrid. Si è occupato particolarmente di diritto [...] las más recientes investigaciones, 1880; El régimen municipal de los romanos, 1882) e di diritto spagnolo, con speciale attenzione per le opere del padre Vitoria, per l'influenza di filosofi e teologi nei secc. 16º e 17º sul diritto pubblico, per le ...
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Pittore (n. fra il 1600 e il 1615 - m. prima del 1670), attivo a Napoli. Legato all'ambiente di A. Falcone, fu rinomato pittore di nature morte. Le sue composizioni con fiori e frutta (Roma, galleria Corsini; [...] Napoli, Museo nazionale di Capodimonte; Bologna, collezione Molinari Pradelli, ecc.), partendo da una elaborazione di motivi caravaggeschi, divengono più complesse anche per l'influenza della pittura spagnola. ...
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udienza
udiènza (letter. ant. udiènzia) s. f. [dal lat. audientia, der. di audire, rifatto su udire]. – 1. Il fatto di udire qualcuno, di dargli ascolto per rispondere e provvedere a quanto chiede o per prendere atto di quanto dice. È ormai...
grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti a s impura e z, si tronca spesso in gran...