Pittore, scultore, fotografo e scrittore d'arte ungherese (Bácsborsód, Bacs-Kiskun, 1895 - Chicago 1946). Sotto l'influenza delle esperienze russe di N. Gabo e A. Pevsner, fondò la rivista Ma ("Oggi"); [...] nel 1919 si trasferì a Vienna e poi a Berlino. Nel 1921 a Düsseldorf conobbe Lissitzky ed eseguì i primi quadri astratti, che espose per la prima volta a Berlino, e che risentono decisamente dell'influsso ...
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Pittore (n. Mantova 1489 - m. dopo il 1537). Formatosi nell'ambiente di A. Mantegna, subì poi l'influenza di L. Costa e di Giulio Romano. Inviato per studio a Firenze da Isabella d'Este (1512), nel 1521 [...] fu anche a Roma. Delle sue opere documentate restano gli affreschi (1523) nella scalcheria del Palazzo Ducale di Mantova ...
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Scultore italiano (Milano 1926 - ivi 2003). Studiò a Bologna e a Milano con M. Marini, la cui influenza è avvertibile, insieme a quella fondamentale di A. Martini, nella decorazione della facciata di S. [...] Marcellina a Milano (1956). Si orientò poi verso modi non figurativi organico-simbolici (Struttura vegetale, 1968, Milano, Galleria d'arte moderna) e verso una semplificazione strutturale di forme che ...
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OPHOIS (egiziano Wep-wawet "Batti-strada")
S. Donadoni
Divinità a carattere guerriero che solo in seguito, per influenza di un altro dio canino, Anubis, assunse carattere funerario. È rappresentato come [...] un cane, o lupo o sciacallo che sia, ritto (e non mai accucciato come Anubis) su uno stendardo, davanti al quale è un oggetto non identificato, che in seguito fu inteso come un ureo. Spesso il dio è sdoppiato, ...
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Pittore francese (Fresnay-sur-Sarthe 1899 - Parigi 1979). Dipinse soprattutto paesaggi, ritratti e nature morte, elaborando l'iniziale influenza di P. Bonnard in un approccio poetico, quasi ingenuo, con [...] la realtà. Realizzò anche decorazioni murali e scenografie ...
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Architetto toscano (m. Oporto 1773), attivo in Portogallo tra il 1732 e il 1773, dove esercitò una notevole influenza. Stabilitosi a Porto costruì, tra l'altro, la chiesa e la torre di São Pedro dos Clérigos [...] (1732-63) e formò molti allievi ...
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Pittore (Firenze 1503 - ivi 1577), scolaro di Lorenzo di Credi, fu poi aiuto di Ridolfo del Ghirlandaio. L'influenza del Salviati si coglie in opere quali Leda e Lucrezia (Roma, galleria Borghese), mentre [...] l'influsso di Michelangelo è prevalente nel Martirio della legione tebana (Firenze, Accademia) e nelle tavole della badia di Passignano ...
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Architetto (Montevideo 1894 - ivi 1948), uno dei pionieri dell'architettura moderna nell'America Latina, che ha avuto notevole influenza sulla formazione della più giovane generazione di architetti. La [...] facoltà di ingegneria dell'università di Montevideo (1937-38) è espressione del suo specifico e funzionale programma di ricerca nell'impostazione dei volumi e nell'articolazione degli spazî. Le opere successive, ...
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Poeta e pittore polacco (Cracovia 1869 - ivi 1907). Salvo un soggiorno a Parigi (1890-94), dove risentì l'influenza dell'arte di Puvis de Chavannes e di Gauguin, che conobbe personalmente, visse a Cracovia. [...] Dapprima si dedicò prevalentemente alla pittura: allievo di J. Matejko, collaborò con lui agli affreschi della chiesa di S. Maria (1889-90), lavorò poi alle policromie del presbiterio e alle vetrate della ...
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Pittore (Venezia 1711 - Bergamo 1784), il più personale discepolo di G. B. Piazzetta. Nelle opere della maturità risentì l'influenza del Tiepolo. Dal 1757 sì stabilì a Bergamo e lavorò per le chiese della [...] città e della provincia ...
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influenza
inflüènza (ant. inflüènzia) s. f. [dal lat. mediev. influentia, der. di influĕre «scorrere dentro»: v. influire]. – 1. ant. Il fluire dentro, e in genere lo scorrere, di liquidi: veggono certo giallore venir giù per le calze, e dicono:...
influenzabile
influenzàbile agg. [der. di influenzare]. – Che si fa influenzare: una persona facilmente (o difficilmente) i.; un ragazzo di carattere debole e influenzabile.