(XII, p. 798)
Fenomeno biologico durante il quale le cellule vanno incontro a cambiamenti morfologici, biochimici e strutturali, e acquistano la capacità di compiere specifiche attività funzionali. Durante [...] geni, in cellule diverse, in uno stesso organismo e in tempi diversi. Grazie alle tecniche di biologia molecolare e d'ingegneriagenetica, come l'ibridizzazione in situ, l'utilizzo di enzimi di restrizione e la ricombinazione genica, è ora possibile ...
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ROBERTS, Richard John
Luciana Migliore
Biologo molecolare britannico, nato a Derby il 6 settembre 1943. Conseguito il Ph. D. in chimica (1968) presso l'università di Sheffield vi proseguì gli studi [...] e all'applicazione delle endonucleasi di restrizione per determinare la sequenza del DNA e in altre applicazioni d'ingegneriagenetica, come lo splicing del l'RNA e l'applicazione delle metodiche informatiche alla biologia molecolare. Nel 1977, con ...
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TONEGAWA, Susumu
Claudio Massenti
Biologo giapponese, nato a Nagoya il 5 settembre 1939. Ha conseguito il B.S. nell'università di Kyoto e il Ph.D. in quella di San Diego in California. Sempre a San [...] stato conferito il premio Nobel per la medicina o la fisiologia.
Nell'Istituto di Basilea, facendo ricorso alle tecniche d'ingegneriagenetica, svolse un'originale e tenace attività di ricerca che gli ha permesso di dimostrare come, sulla base di un ...
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KHORANA, Gobind Har
Luciana Fratini
Biochimico indiano, nato a Raipur il 9 gennaio 1922. Laureato all'università di Punjab nel 1945, nel 1948 conseguì il dottorato in chimica organica all'università [...] a inserire tale gene in una cellula batterica e a farlo funzionare normalmente. Queste ricerche rappresentano uno degli aspetti più avanzati della genetica, nel campo della manipolazione dei geni (v. genetica: Ingegneriagenetica, in questa App.). ...
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Microbiologo svizzero, nato a Granichen il 6 gennaio 1929. È professore di Biologia molecolare all'università di Basilea. Nel 1978 ha ottenuto il premio Nobel per la medicina e la fi siologia, con D. Nathans [...] riconoscere sequenze specifiche di basi lungo la molecola di DNA e di tagliarla in corrispondenza di punti particolari all'interno della sequenza stessa. Questi studi hanno costituito la base di tutto lo sviluppo più recente dell'ingegneriagenetica. ...
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Sostanza che, introdotta nell’organismo animale, sopperisce al suo dispendio energetico, fornisce i materiali di reintegrazione, quelli necessari per l’eventuale accrescimento e quegli elementi (vitamine, [...] è invece generalmente usato per indicare a. di natura vegetale nei quali siano stati effettuati interventi di ingegneriagenetica, al fine di ottenere che sia la pianta stessa a produrre una concentrazione maggiore di quelle sostanze fitochimiche ...
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Elemento chimico, simbolo H, peso atomico 1,008, scoperto da H. Cavendish nel 1766. Il suo nome deriva dal fr. hydrogène, termine coniato come aggettivo («che genera l’acqua») dal chimico francese G. de [...] previsto che un sostanziale miglioramento del processo biotecnologico possa discendere dall’applicazione delle tecniche dell’ingegneriagenetica.
Purificazione dell’idrogeno
L’i. prodotto deve subire, per la maggior parte delle applicazioni, una ...
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In biologia molecolare, qualsiasi traccia di DNA proveniente da organismi estinti o estratto da resti scheletrici fossili, per il cui studio a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta l'impiego della [...] , fossero essi di origine umana, animale o vegetale, incontravano notevoli difficoltà operando con le tecniche dell’ingegneriagenetica allora disponibili, in quanto il DNA risultava degradato, cioè ridotto a minuscoli frammenti e presente solo in ...
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somatotropina In fisiologia, ormone polipeptidico, spesso contrassegnato con le sigle GH (Growth Hormone, ormone dell’accrescimento) o STH (somato-tropic hormone), secreto dal lobo anteriore dell’ipofisi, [...] ). La s. ha un’emivita plasmatica breve ed è metabolizzata a livello epatico e renale. Grazie alle tecniche di ingegneriagenetica, è stata posta in commercio la s. umana, il cui impiego terapeutico è rivolto al trattamento farmacologico del nanismo ...
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Chimico e biologo italiano (Napoli 1923 - Roma 2006), dal 1969 professore di biologia molecolare nell'università di Roma "La Sapienza", della quale è stato rettore dal 1988 al 1997. Dopo essersi occupato [...] innovativi della ricerca, T. ha presieduto la Società italiana di biotecnologie, battendosi per l'applicazione dell'ingegneriagenetica all'agricoltura, nella convinzione che la scienza potesse dare un insostituibile apporto alla lotta contro la fame ...
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ingegneria
ingegnerìa s. f. [der. di ingegnere]. – 1. Gli studî, la tecnica e la professione dell’ingegnere: lavori d’i.; Scuola Superiore d’i.; facoltà d’i., o assol. ingegneria, la facoltà universitaria che prepara a tale professione: studente...
genetico
genètico agg. [der. di genesi; il gr. aveva γενητικός, come variante di γεννητικός, der. di γεννάω «generare»] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’origine, la formazione, la riproduzione, l’eredità biologica: caratteri g., contrapposti...