Pittore (Belluno 1676 - Venezia 1730), nipote di Sebastiano, con il quale collaborò ripetutamente. Si orientò presto verso il paesaggio, basandosi su Tiziano e sugli esempî di A. Tempesta e J. Eismann, [...] cui derivò una pennellata sempre più rapida e sciolta (Paesaggio con s. Girolamo, Belluno, Museo Civico). Fu (1708-16) in Inghilterra, dove dipinse per lord Manchester scene per l'Opera italiana nel Queen's theatre di Haymarket; rientrò a Venezia nel ...
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Diplomatico e studioso prussiano (Corbach, Waldeck, 1791 - Bonn 1860). Segretario a Roma di B. G. Niebuhr, ambasciatore prussiano presso la S. Sede, nel 1823 gli succedette. Di questo periodo sono gli [...] nazionale di Francoforte, cercò con i Briefe des Germanicus, sul Globe (1850), di avviare un'intesa spirituale tra Inghilterra e Germania; compose varie opere: Hippolytus and his age (1853); Christianity and mankind (1854), ambedue lavori storico ...
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Architetto e incisore (Parigi 1662 circa - L'Aia 1752). Fu allievo del padre Jean (Parigi 1619 - ivi 1679), noto soprattutto per le sue incisioni di architetture e di ornati, e importanti per la sua formazione [...] (1685) emigrò nei Paesi Bassi dove fu al servizio di Guglielmo d'Orange, che seguì anche per breve tempo in Inghilterra. Progettista e decoratore d'interni e giardini, con le sue realizzazioni e le sue incisioni (1703, 1713) contribuì a diffondere ...
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Pittore (Lecce 1639 circa - Hampton Court 1707). Figura problematica tanto da far ipotizzare più personalità sotto lo stesso nome, V. è ricordato da B. De Dominici per gli affreschi perduti del soffitto [...] una decisa componente toscana e una sensibilità tardo caravaggesca. Fu in Francia prima di trasferirsi (dal 1672) in Inghilterra, dove ebbe grande successo introducendovi i modi della decorazione barocca: oltre che nei castelli reali di Windsor e ...
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Termine che dall’originario significato «dei Goti» è stato spesso usato estensivamente come sinonimo di germanico, tedesco.
Arte
Diffuso a partire dal 15°-16° sec. in generico riferimento all’architettura [...] , dando a g. il senso generico di ‘barbarico’, quel tipo di scrittura che, nato nella Francia settentrionale e nell’Inghilterra meridionale all’inizio del 12° sec., si diffuse in tutta l’Europa, sostituendo nell’uso librario le più tarde espressioni ...
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Architetto e scultore (Woodford, Essex, 1714 - Londra 1788), figlio di Robert il Vecchio (m. 1742), scultore. Allievo di H. Cheere, si perfezionò in Italia; eseguì monumenti funebri ma ebbe più successo [...] una ricca clientela di mercanti e banchieri, case di campagna e di città; nel 1764 fu nominato ispettore della Banca d'Inghilterra; le sue realizzazioni sono andate in gran parte distrutte (tra le poche rimaste, Asgil House, Richmond, 1761-64; Stone ...
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Pittore, nato a Lucerna, il 21 febbraio 1909. A 14 anni impiegato presso un geometra e poi presso un architetto, dopo il 1937 andò girovagando per l'Europa (Stoccarda, Parigi, Berlino, Amburgo) e poi in [...] Abstraction création e a Lucerna organizzò una mostra Thèse, Antithèse, Synthèse (1935), con la quale si recò anche in Inghilterra. Per la grande esposizione di Zurigo (1939) venne incaricato di svolgere il tema: Svizzera, paese di vacanza dei popoli ...
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Scrittore e pittore inglese (n. in mare, al largo della Nuova Scozia, 1884 - m. Londra 1957). Esercitò un ruolo innovativo nel campo della pittura fondando nel 1914 il Vorticismo, in cui originariamente [...] sua vena satirica, polemica e pessimista.
Vita
Formatosi a Londra come pittore, viaggiò poi per tre anni in Europa. Tornato in Inghilterra (1909), entrò in contatto con E. Pound (di lui farà un ritratto nel 1939: Londra, Tate Gallery). Partecipò a ...
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Addobbo o decorazione di un ambiente e dei suoi arredi con cortine, tipico degli antichi arredamenti e delle cerimonie religiose (p. liturgico).
Carta da p. Le carte che vengono incollate sulle pareti [...] , al periodo dell’invenzione della carta. In Europa l’uso fu introdotto nel 16° sec., mentre le prime fabbriche sorsero in Inghilterra, Francia e Italia nel 18° secolo. Il concetto, fino al 19° sec., fu quello di riprodurre decorazioni originali di ...
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Architetto inglese (Londra 1839 - Kensington 1922). Ricercò effetti pittoreschi attraverso l'introduzione di forme (frontone gradinato, ecc.) e materiali (mattone, inserti in terracotta, ecc.) ispirati [...] e incisioni. Ottenendo notevoli consensi, costruì spesso con Harold A. Peto (1828-1897) vasti complessi residenziali a Londra (Colligham Gardens, 1881-87; Harrington Gardens, 1882) e residenze campestri (mansions) in varie località dell'Inghilterra. ...
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steampunk s. m. Corrente narrativa che introduce, non di rado con ironia, elementi di fantascienza o fantasy all’interno di scenari storici reali o fittizi, nei quali si immagina che la civiltà tecnologica si sia sviluppata restando esclusivamente...
anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...