La composizione è un procedimento morfologico che permette di formare parole nuove (➔ neologismi) combinando insieme due (o più) morfemi lessicali invece che una parola e un affisso (➔ affissi), come accade [...] di parole troncate o anche di elementi formativi (italo-americano, socio-politico, anglo-normanno, franco-canadese, sino-tibetano di origine tecnica (e anche di numerosi prestiti dall’inglese), in cui costituenti dei composti d’origine hanno l’ ...
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Con il termine italoamericano ci si riferisce per lo più alla parlata fortemente mista degli emigrati italiani d’America, descritta fin dagli studi di Livingston (1918) e Menarini (1947). Tale parlata [...] italiani (fra le più note, «Il Progresso Italo-Americano»). Dal 1920 in poi si può notare un Mi redì. Comanne Nik.
Il dialetto napoletano si alterna con una varietà italianizzata d’inglese (Se uar’ iu uante «di’, cosa vuoi»; Come nda «vieni giù»; ...
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grammatica
Franco De Renzo
Le norme che regolano una lingua
Nell'opinione di molti la grammatica rappresenta una parte dello studio della lingua, spesso fatta di faticosi esercizi o di regole da imparare [...] ). In italiano, gli aggettivi hanno sia il genere sia il numero, in inglese sono invariabili: libri rossi si dice red books e sedie rosse red chairs. posizioni analoghe sono state sostenute dal linguista americano Noam Chomsky, che ha elaborato una ...
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Si deve a Bruno Migliorini (Migliorini 1975) l’introduzione nella terminologia linguistica italiana dell’espressione parola d’autore (sul fr. mot d’auteur), per indicare un «termine coniato da una persona [...] film È arrivata la felicità al posto del regionalismo americano pixilated.
Come la motivazione originaria spesso si opacizza l’uno all’insaputa dell’altro (attinio fu coniato dal chimico inglese J.L. Phipson nel 1881 per designare un elemento i cui ...
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La tecnica della stampa a caratteri mobili, nata a Magonza prima dell’agosto 1456 (la data non compare nella Bibbia di Gutenberg, ma si ricava da un’indicazione manoscritta su di un esemplare dei quarantasei [...] Parsons fragment, così chiamato dal nome del proprietario americano E.A. Parsons, che lo aveva acquistato nel recente branca della filologia, denominata, con calco sull’inglese, bibliografia testuale o, più italianamente, filologia dei testi ...
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Si indicano come intercalari quelle sequenze (di varia natura, costituite come sono da parole o espressioni) che il parlante inserisce qua e là nel discorso, come personali forme di routine e in modo per [...] molto comune in Italia per via di un modello anglo-americano diffuso ancora una volta soprattutto dal cinema e dalla televisione. caso di sai e di chiaro per la corrispondenza con l’inglese you know e con lo spagnolo claro. Questi ultimi del resto ...
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I deonomastici (o deonimici; La Stella 1982; Schweickard 2002-) sono lessemi formati a partire da nomi propri. Possono essere di vari tipi secondo la base di derivazione (anche detta eponimo): si chiamano [...] di -iano, è molto diffuso tra gli etnici: africano, americano, friulano, molisano) e da -ino (trentino, parigino, bolzanino luogo di origine (jeans, che risale alla denominazione inglese nel Cinquecento di Genova, da cui proveniva un tessuto ...
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Le vibranti sono ➔ consonanti che si realizzano mediante una rapida alternanza di chiusure e aperture diaframmatiche in un punto del canale fonatorio (➔ fonetica e ➔ nozioni e termini di fonetica articolatoria). [...] molto comune nei dialetti meridionali (➔ siciliani, calabresi e salentini, dialetti), così come in lingue quali l’inglese e l’anglo-americano, è quella della vibrante retroflessa, in cui l’apice della lingua, nel suo movimento oscillatorio contro la ...
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L’espressione parola macedonia, introdotto nella linguistica italiana da Bruno Migliorini (1949: 89), denota formazioni che risultano da «una o più parole maciullate», le quali «sono state messe insieme [...] preferisce adottare il termine proposto da Migliorini, mentre in inglese si parla comunemente di blend, in francese di mot- banana;
(b) nomi riferiti a persone: amerasiatico < americano + asiatico (calco dall’ingl. Amerasian), metalmeccanico < ...
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Lessicografo (Hartford, Connecticut, 1758 - New Haven, Connecticut, 1843). Fu insegnante e giornalista. Nel 1828 pubblicò la prima edizione dell'American dictionary of the English language, in due volumi, [...] in cui accolse, rompendo con gli schemi dell'inglese classico, molto materiale lessicale specificamente americano. L'opera ha avuto diverse rielaborazioni, delle quali l'ultima e più importante è costituita dallo Webster's new international ...
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americano
agg. e s. m. – 1. (f. -a) a. Dell’America, in senso ampio: il continente a.; i popoli a. indigeni (v. amerindio); lingue a., le lingue parlate nelle Americhe, spec. quelle indigene (e cioè, da nord a sud: eschimo, algonchino, irochese,...
americanismo
s. m. [der. di americano]. – 1. Con riferimento ad americano nel sign. più esteso: a. Parola o locuzione propria di una delle lingue parlate nel continente americano, che sia usata nella nostra lingua o in altre lingue europee...